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Teatro Argentina
dal 4 al 6 novembre 2012

Gian Maria Cervo, Marius von Mayenburg, Albert Ostermaier, Rafael Spregelburd

Call me God


Call me God

In CALL ME GOD si affiancano quattro drammaturghi in una scrittura a più voci per affrontare uno dei temi più urgenti dei nostri tempi: il rapporto tra la sicurezza e la libertà degli individui. Il punto di incontro per Gian Maria Cervo, Marius von Mayenburg, Albert Ostermaier, Rafael Spregelburd, autori diversi per origine geografica e culturale, stile e percorso teatrale, sono i Beltway sniper attacks, gli attacchi dei cecchini della circonvallazione, che nell’ottobre 2002 tra Washington D.C., il Maryland e la Virginia causarono dieci vittime. Un fatto di cronaca che ha causato molto scalpore negli Usa, ma deliberatamente scelto per questo lavoro perché poco noto in Europa. Da qui parte un inedito esperimento di scrittura multipla: ognuno dei quattro drammaturghi infatti scriverà un testo autonomo, condividendo però le sue impressioni con gli altri: alla fine sarà von Mayenburg a montare la stesura definitiva, senza omologare i diversi stili ma piuttosto esaltando le differenze e i contrasti, come si trattasse di un quadro cubista.
Voci diverse per altrettanti approcci, domande inquietanti come le sabbie mobili del titolo del progetto: oggi serve maggiore controllo in nome della sicurezza oppure le vittime degli attentati sono il prezzo da pagare alla libertà? Controllo, sicurezza, crisi economica, vittimismo occidentale fanno parte di uno stesso fenomeno? In prima mondiale sullo Sperone del Teatro Argentina, lo spettacolo si baserà su un allestimento-installazione e vedrà protagonista gli attori dell’ensemble del Residenztheater di Monaco di Baviera.

Autori Gian Maria Cervo, Marius von Mayenburg, Albert Ostermaier, Rafael Spregelburd
Regia Marius von Mayenburg
Scene e costumi Nina Wetzel
Musica Malte Beckenbach
Luci Uwe Grünewald
Drammaturgia Laura Olivi
Video Sebastien Dupouey
Tecnologia video Stefan Muhle
Suono Matthias Reisinger
Assistente alla regia Robert Gerloff
Assistente scenografo Bärbel Kober
Direttore di scena Johanna Scriba
Soufflage Angelika Ehrlich
Secondo assistente scenografo Maria Jose Gomez Espinosa

Traduzione e sovratitoli  Monica Marotta (Kita)

UNA COPRODUZIONE TRA IL RESIDENZTHEATER, IL TEATRO DI ROMA, IL ROMAEUROPA FESTIVAL E IL FESTIVAL QUARTIERI DELL’ARTE

Gian Maria Cervo è nato a Napoli nel 1970. Drammaturgo, direttore artistico del Festival Quartieri dell’Arte, traduttore e docente al CSC, le sue opere (tra le più recenti L’uomo più crudele, 2006, Tra il naso e il cielo da Pirandello, 2009, e la serie teatrale Il tempo libero, 2008-2011), sono state rappresentate in teatri come il Burgtheater di Vienna, il Piccolo di Milano, la Deutsches Schauspielhaus di Amburgo, il GunaGu di Bratislava, lo Schauspiel Essen,il Teatro Ershov di Tobolsk (Russia), il Warehouse Theatre di Londra, il Teatro India di Roma.

Marius von Mayenburg è nato a Monaco di Baviera nel 1972. Drammaturgo, traduttore e regista, nel 1998 è entrato a far parte del team curatoriale della Baracke, il teatro studio del Deutsches Theater di Berlino. Nel 1999 ha iniziato a occuparsi con Thomas Ostermeier della direzione artistica della Schaübuehne am Lehniner Platz di cui è diventato autore in residenza. Tra le sue opere Faccia di Fuoco e Brutto rappresentate al Royal Court Theatre di Londra nel 2000 e nel 2007. Alla Schaubühne ha messo in scena due suoi testi Perplex e Märtyrer e l’opera di David Gieselmann Die Tauben.

Albert Ostermaier è nato a Monaco di Baviera nel 1967. Drammaturgo, romanziere, poeta e librettista, è stato autore
in residenza al Nationaltheater di Mannheim e alla Bayerisches Staatsschauspiel. Albert Ostermaier ha ricevuto vari riconoscimenti per le sue opere e ad oggi ha pubblicato più di 20 libri e 28 lavori teatrali. Tra i suoi testi teatrali Death Valley Junction (Deutsches Schauspielhaus di Amburgo, 2000), Katakomben (Schauspiel Frankfurt 2001/2002), la versione teatrale del film Le vite degli altri di Florian Henckel von Donnersmarck (Theatre des Capucins, Lussemburgo 2009) e Halali (Residenztheater 2011).

Rafael Spregelburd è nato a Buenos Aires nel 1970. Ha al suo attivo più di trenta opere andate in scena e un centinaio di premi nazionali e internazionali. Tra i suoi testi Lucido, Heptalogia de Hieronymus Bosch e Bizzarra. Fondatore della compagnia El Patrón Vázquez, ha lavorato come drammaturgo e regista per importanti teatri: Deutsches Shauspielhaus di Amburgo, Schaübuehne e Hebbel Theater di Berlino, Akademie Schloss Solitude e Staatstheater di Stoccarda, Royal Court Theatre e National Theatre Studio di Londra, Chapter Arts Centre di Cardiff
e Shauspiel Frankfurt.

INTERVISTE

Gian Maria Cervo