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Teatro India - Sala B
7 Novembre 2015

Jan Martens

ODE TO THE ATTEMPT (a solo for meself)


Osservatore attento e curioso del proprio tempo, Jan Martens è un coreografo belga/olandese, che nel 2014 crea un solo per se stesso, “ODE TO THE ATTEMPT”, un tentativo fresco e nostalgico di aprire il suo mondo allo sguardo esteriore. Dopo la sua ultima creazione “The dog days are over” (2013), un pezzo quasi dogmatico con otto persone in scena, tornare alla forma del solo è per lui come un ritorno a casa. Un luogo dove guardare a sé e alla società in cui si vive. Martens procede per tentativi attraverso i quali crea una sorta di autoritratto-collage della sua vita privata e lavorativa, portando in scena la generazione di ragazzi, ai quali appartiene, che hanno nel computer e nello smartphone un prolungamento del loro corpo e del loro modo di comunicare. Le informazioni, le conoscenze, le immagini generate da questo mondo virtuale, arrivano alla platea che è in costante relazione con uno Jan Martens alla ricerca di una fusione dei suoi bisogni comunicativi con quelli del pubblico. “ODE TO THE ATTEMPT” non è solo un pezzo 2.0, dove tutto vive e passa attraverso la manipolazione virtuale, ma è anche un’ode al movimento, alla malinconia e all’umorismo estremi, entro il quale l’interprete si muove in maniera semplice e lucida. Jan Martens si forma alla Fontys Dance Academy di Tilburg e, nel 2006, si diploma all’Artesis Conservatory for Dance di Anversa. Dal 2013 a oggi, grazie alla sua lucidità e intelligenza corporea, è artista in residenza a ICKamsterdam e alla tanzhaus nrw di Düsseldorf, dove lavora per superare una ricerca fondata su nuovi movimenti, ma incentrata su quelli che sappiano far emergere le sue idee.

 

Crediti

Ideazione, Danza, Tecnica Jan Martens
Foto © Phile Deprez

Prodotto da Grip vzw Distribuito da Line Rousseau / A propic Con il sostegno di B-project European network In partnership con Jheronimus Bosch 500 (NL), Comune di Bassano del Grappa (IT), Dance Umbrella London (UK), La Briqueterie/CDC du Val de Marne (FR), D.ID Dance Identity (AT), Festival CEMENT (NL), Dansateliers Rotterdam (NL) Con il supporto di Dutch Performing Arts Fund Ringraziamenti Jeroen Bosch, Kristin de Groot, Michel Spang, Joris van Oosterwijk

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