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Nuovo sabato = nuovo racconto dal REf2021


ITA/ENG

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Dopo esserci meravigliati e innamorati insieme; dopo essere rimasti numerosi e immobili sotto la pioggia ad osservare l’eleganza di Compagnie XY e Rachid Ouramdane,  mentre è ancora in scena al Teatro Argentina fino a domenica Pieces of a Woman scritto da Kata Wéber e diretto da Kornél Mundruczó con la compagnia del TR Warszawa, chiudiamo la settimana inaugurale di questa trentaseiesima edizione del REf ancora in Cavea, questa volta scoprendo l’energia vulcanica di Israel Galván e Nino De Elche.

Se legassimo solo al flamenco queste due icone della creazione contemporanea spagnola saremmo nel torto, così come sbaglieremmo ad estrarle totalmente dalla tradizione. Mellizo Doble è infatti un processo di trasformazione, ricostruzione, reinvenzione delle forme canoniche di questa danza, un duello, una sfida, un passo a due tra musica e danza, dove si annullano passato, presente e futuro per affermare il corpo e il suono, il sudore e la passione. «Israel Galván e Nin?o de Elche, scuotono un’arte di cui conoscono perfettamente i codici per superare tutti i luoghi comuni, gli orpelli e le cianfrusaglie. Qui si sostengono a vicenda per rischiare sempre oltre le loro aspettative, giocano con i loro corpi come fossero casse di risonanza, cancellano suoni, li calpestano uno con la voce, l’altro con i piedi. Mellizo Doble galoppa verso regioni aspre e incredibili che garantiscono uno spettacolo contemporaneo, profondamente libero e vulcanico» ha scritto la critica Rosita Boisseau su Le Monde.

E ancora con un’icona questa volta della musica contemporanea riparte la seconda settimana del festival, inaugurata dallo straordinario live di Max Richter al fianco del suo Ensemble per l’esecuzione di The Blue Notebooks e della Finnish Baroque Orchestra per Recomposed: Vivaldi’s – The Four Seasons. E mentre a Villa Medici inaugurano i dialoghi tra musiciste e musicisti, scrittrici e scrittori de “Le parole delle Canzoni” (ve ne abbiamo parlato in una precedente newsletter), Emanuel Gat approda al Teatro Argentina con il suo LOVETRAIN2020 costruito interamente sui brani di successo dei Tears For Fears.

Questo percorso nel pop, nel rock, nei linguaggi urban ci conduce alla sezione Digitalive, il cuore nativo digitale del festival che a partire da Così è (o mi pare). Pirandello in VR di Elio Germano (in corealizzazione con VRE – Virtual Reality Experience) ci accompagna in una esplorazione delle Digital Culture con performance live e online based e le istallazioni dell’olandese Coralie Vogelaar. Trovate tutto il programma qui.

Appuntamento sabato pomeriggio con una speciale anteprima di Ref Kids & Family firmata dalla Akram Khan Dance Company che porta in scena Chotto Xenos. Ricostruito da Sue Buckmaster, già creatrice del fortunatissimo Chotto Desh, Chotto Xenos intreccia splendide coreografie di Akram Khan, luci di Guy Hoare, costumi di Kimie Nakano e le evocative immagini di Lucy Cash sul paesaggio sonoro di Domenico Angarano ispirato alla colonna sonora originale di Vincenzo Lamagna. In scena a turno per ogni replica due straordinari danzatori, Guilhem Chatir o Kennedy Junior Muntanga, accompagnano il giovane pubblico in un viaggio nel tempo per esplorare le storie spesso dimenticate e non raccontate dei soldati coloniali della prima guerra mondiale in un percorso che porta nuova luce sul nostro presente e sulla speranza per il nostro futuro.


Abbiamo anche altre novità:
da oggi il nostro Temporary Box Office al Mattatoio si sposta nei padiglioni de La Pelanda (seguite le indicazioni entrando da Piazza Orazio Giustiniani) che trasformeremo nel nostro head-quarter e nella sede delle differenti sezioni del festival. Vi aspettiamo qui fino al 21 novembre!

Oggi trovate in edicola con uno speciale di DOMANI interamente dedicato alle artiste del festival e al tema identità femminili e post-femminismi. Se non avete tempo di passare in edicola potete leggerlo anche qui.


ENG

After we marveled and fell in love together; after having remained numerous and motionless in the rain to observe the elegance of Compagnie XY and Rachid Ouramdane, we close the inaugural week of this thirty-sixth edition of the REf again in Cavea, this time discovering the volcanic energy of Israel Gàlvan and Nino De Elche. If we linked these two icons of contemporary Spanish creation only to flamenco, we would be wrong, just as we would be wrong to extract them totally from tradition. Mellizo Doble is in fact a process of transformation, reconstruction, reinvention of the canonical forms of this dance, a duel, a challenge, a two-step between music and dance, where past, present and future cancel each other to affirm the body and sound, sweat and passion. “Israel Galvan and Niño de Elche, shake up an art whose codes they perfectly know to overcome all clichés, trappings and junk. Here they support each other in order to always take risks beyond their expectations, they play with their bodies as if they were sounding boxes, cancel sounds, trample them one with their voice, the other with their feet. Mellizo Doble gallops towards rugged and incredible regions that guarantee a contemporary, profoundly free and volcanic spectacle»wrote critic Rosita Boisseau in Le Monde.

And with another icon, this time from contemporary music, we start the second week of the festival inaugurated by the extraordinary live of Max Richter alongside his Ensemble for the performance of The Blue Notebooks and the Finnish Baroque Orchestra for Recomposed: Vivaldi’s – The Four Seasons. And while at Villa Medici the dialogues between musician and writers of “Le parole delle Canzoni” (we talked about it in a previous newsletter) inaugurate, Emanuel Gat arrives at the Teatro Argentina with his LOVETRAIN2020 built entirely on successful songs by Tears For Fears. This path into pop, rock, urban languages leads us to the Digitalive section, the digital native heart of the festival which, starting from Così è (O mi pare). Pirandello in VR by Elio Germano (in co-realization with VRE – Virtual Reality Experience) accompanies us in an exploration of Digital Cultures with live and online based performances and installations by Dutch Coralie Vogelaar.

Appointment on Saturday afternoon with a special preview of Ref Kids & Family signed by Akram Khan Dance Company which brings Chotto Xenos to the stage. Rebuilt by Sue Buckmaster, former creator of the very successful Chotto Desh, Chotto Xenos intertwines splendid choreography by Akram Khan, lighting by Guy Hoare, costumes by Kimie Nakano and the evocative images of Lucy Cash on Domenico Angarano‘s soundscape inspired by Vincenzo’s original soundtrack Lamagna. On stage for each replica two extraordinary dancers, Guilhem Chatir or Kennedy Junior Muntanga, accompany the young audience on a journey through time to explore the often forgotten and untold stories of the colonial soldiers of the First World War in a path that brings new light. on our present and on the hope for our future.