Programma Libby Heaney / slimeQore / Teatro 2 (Mattatoio)
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Libby Heaney
slimeQore

*fa una pernacchia*
C’era una volta, in una melma oscura, un flusso di coscienza….
Che aveva nel suo Q-ore una gelatina viscosa. Lo slime. Il Qore quantistico di tutta la materia.
La fisica quantistica… Errr una roba notoriamente complicata.
Quindi grazie per essere qui e per aver trovato il tempo di essere appiccicose e appicciosi. Cercherò di usare lo slime per spiegare la fisica quantistica: un paradigma pieno di misteri e stranezze, un modello teorico molto queer… 

Ora, prima di iniziare a esplorare, citerò un punto di riferimento che incontreremo spesso più avanti:

Karen Barad si è formata come fisica quantistica ed è diventata una teorica femminista. Mettendo insieme questi due elementi del suo studio, ha dato una nuova definizione sia alla realtà che all’umanità: secondo Barad, tutti gli esseri umani e non-umani sono originati da relazioni materiali e non esistono al di fuori di queste relazioni. 

Durante questa serata, ritroveremo i giochi di parole della Barad, che permetteranno alla pluralità della materia di dis/sciogliersi.

Spero spero spero spero di essere più melmosa possibile nel proporre, parlare e cercare le non/cose e il non/essere.

Spero di uscire ancora, da una particella quantica, che rende ben distinguibili i componenti di un binomio (corpo E mente, presenza E assenza, dentro E fuori, esistenza E non esistenza) a appiccicare insieme questi due binari….. con lo slime?. [hestitancy]

Strisciando in mezzo a molti luoghi, lo slime distrugge ogni forma di dualismo che trova davanti a sè…

Torniamo all’inizio: il Qore quantico microscopico di tutte le non/cose, il flusso di tutti i non/incontri, a tratti chiari e scuri, vita e morte. Questa è un’alternativa. 

Un’alter-nativa. 

Un modello paradigmatico come lo slime: il sublime quantico.

Capitolo 1: Cos’è il sublime quantico e come si relaziona allo slime?

[story telling – confiding]

C’era un tipo, che non sappiamo se fosse slimy o meno, ma lui diceva che il sublime non è presente in alcun disegno sensibile.

Diceva che il sublime è nelle nostre menti… 

Tipo quando ti trovi davanti a qualcosa di così immenso che proprio non te ne capaciti, non ci riesci. Cioè se cerchiamo di pensare alle dimensioni dell’universo e ci esplode il cervello. 

Il sublime quantico è simile ma diverso: eccoci. Siamo davanti a quel balletto inimmaginabile che costituisce il Qore microscopico di tutte le cose. Rimaniamo a bocca aperta. Ma è per questo che ci aiuta mettere in relazione il sublime quantico, il quantum sublime, con questo slime. 

Capitolo 2: Lo slime si aggira in Qori molto freddi, oscuri e appena percebili

Parla allo slime

Hai freddo, sei vecchio e stanco ([sarcastica] oppure come direbbero gli scienziati “abbiamo ricreato le condizioni atmosferiche dello spazio profondo”).

Senti che il più flebile battito vitale nel tuo non/corpo si arresta. Mentre la temperatura scende, anche il tuo moto Newtoniano e il tuo moto elettronico si affievoliscono fino a interrompersi. Insomma, la causa va in pausa.

Sei momentaneamente congelato, un tipico giorno d’inverno nel vuoto assoluto.

Ma poi il tuo corpo riprende vita, con un piede nella fossa e l’altro nelle stelle. Inizi a luccicare con il tuo moto elettronico viscoso, melmoso, slimoso, slimy- con la tua e-mozione.

Ora sei un quanto, un pacchetto di energia pura, che sta flirtando con le fluttuazioni di un punto zero – il vuoto assoluto.

Ora tu sei un pezzo di slime freddo e quantico.

* Al pubblico *

[critiquing yourself] Non è proprio come trovarsi davanti il sublime…

[confiding, story telling, casual] C’era un tizio, non sappiamo se fosse slimy o meno, ma questo tizio si chiamava Platone e aveva una caverna. 

Ora, questa caverna in realtà aveva dentro un sacco di slime ma le persone riuscivano a vedere solo le ombre dello slime che si aggirava facendo blob blob blob. 

Le persone erano convinte che fossero le ombre la realtà e non lo slime vero e proprio, che se ci pensate comunque è un vero peccato perché è così bello toccare, ficcare le dita e giocare con lo slime. 

*torna a parlare con lo slime*

Slime, tu sei andato oltre al mondo newtoniano fatto di solidi rigidi e immodificabili: cioè, non sei comunque un sasso, un super santos, un’astronave, un proiettile, una bomba. 

Tu, slime, ora sei un non/essere che cambia forma e il tuo Qore si è espanso per tutto lo spazio-tempo.

Smette di parlare allo slime

[Essay style] Barad dice che la teoria sul quanto dimostra che “il sé si trova disperso tra il tempo e l’essere”

Parla al pubblico

[Asking audience] Ma cosa rappresenta per noi questo non/essere così slimy al Qore di tutta la materia? 

Come influisce sulle nostre vite l’onnipresente slime?

***

[Factual] Secondo la cibernetica, una scatola nera è un sistema o un oggetto che fornisce informazioni utili senza rivelare il suo sistema di funzionamento interno.

Murakami  scrisse “Tutte le persone sono ordinarie ma non sono normali”. E noi vedremo che la posta in gioco qui è quella stranezza, quella queerness, che appartiene a ogni (non)esistenza, compresa la nostra.

[Speaking to audience] Noi siamo la scatola nera. 

[Invite audience and open black box with them – pause a bit to let people have time to open their boxes]

Ora, togliamo gli adesivi e vediamo insieme, una volta aperte le scatole nere, che dentro ci sono il nulla e l’infinito.

Gestures to audience 

[instruction] Prendete il vostro amico slime, un paradigma quantico.

Slime play…

Nella teoria quantistica, anche il vuoto (che si considera essere il niente) è come lo slime. e’ un essere e non-essere che vive, che cammina,  indefinito paradosso, errore del sistema.

To audience

[Confiding, story telling] Ora torniamo nella caverna di Platone: stiamo cercando di raccogliere tutto lo slime, ma ogni volta che cerchiamo di afferrarlo, sparisce nell’aria.

Ci siete?

Il pavimento sotto ai nostri piedi è scivoloso perché è pieno di slime che si muove e la lucerna produce un calore che non si sopporta.

***

[Sarcastic, critical of text] E a dir la verità qui non c’è niente di affascinante, è solo tipo slime per ragazzini tipo quello dei video ASMR.

Però questo ci porta qualcosa di concreto e reale come il tatto.

[Factual] Riprendendo Barad, nel parlare dei sensi dice “ La teoria quantistica sul toccare è radicalmente diversa da quella classica. Anzi, come vedremo è radicalmente queer.”

“Il toccare per sua stessa natura, altro non è che un costante invitare, invogliare, inviluppare, in modo consapevole o non consapevole lo sconosciuto che vive dentro di noi”

L’identità, secondo la quantistica, diventa queer. 

Speak to slime

[performative] Slime, mentre la temperatura scende, senti che il flebile battito vitale nel tuo non/corpo si arresta.

Ti congeli momentaneamente, ma poi con semplicità, ti spalmi piano piano e appari ovunque”. 

Tiri fuori i tuoi tentacoli fatti di slime e inizi a toccarti, toccarti, toccarti [repetition can on for a while and build up]…

Tocchi portali di slime. Tocchi all’ennesima potenza. Tocchi l’ultima perversione.

(stops speaking to slime)

Secondo la  teoria quantistica, Barad dice che “il toccare ha sempre a che fare con un’infinita alterità, quindi toccare ha sempre a che fare con l’altro e l’altro siamo anche noi stessi, lo sconosciuto che che ci abita.” 

Il non umano melmoso che vive dentro di noi, l’animale che si fonde con l’uomo.

Tutto ciò che ha a che fare con lo slime non è mai risolto.

*rub slime over face*

[More like stream of consciousness] 

Capitolo 3: Lo slime in natura

Lo slime primordiale, il principio della vita: lo possiamo immaginare come una gelatina molla come quella delle uova di rana, o una zuppa calda bella ricca di cose buone, o tante croste infette e putride con il pus che fuoriesce. C’è sempre della potenzialità che pulsa fuori, ci sono delle molecole che si riconfigurano, che balzano, si proiettano, si tuffano nel vuoto.

Sadie Plant scrive:

“Quelli sì che erano bei tempi. Quando eravamo tutti nel mare. Sembra ieri. Specie, razza, sesso, classe: in quei tempi nessuna di queste parole aveva un significato. Non c’erano genitori, figli, c’eravamo solo noi. Eravamo corde sorelle, inseparabili, calde e bagnate, non distinguibili le une dalle altre, gloriosamente fuse assieme e  promiscue. Senza generazioni. Senza futuro, senza passato. Una pianura infinita di quanti pulsanti, di quanti microscopici che si uniscono. Una pianura infinita fatta di unioni, secrezioni, perdite che si intrecciano a noi, ci ruotano attorno senza cura, misura, paura, tracciatura, censura. Fuori controllo.”

Secondo la teoria della sovrapposizione quantistica, tutte le possibili configurazioni esistono e non-esistono tutte insieme. Fino a che non c’è un collasso improvviso che porta a un rilascio che proietta fuori la vita -è ora che inizia a ritirarsi le acque slimy del mondo quantico? 

L’elaborazione di informazioni biologiche, i raggi solari, l’RNA, il DNA, le vie aeree, i compleanni: ecco che l’evoluzione inizia qui sulla Terra.

Ma nella teoria quantistica ci sono molteplici mondi, e -in alcuni di questi mondi- la Terra non esiste……

E anche in questo caso l’universo ha sempre un Qore molto slimy.

Borge’s scrive:

“A differenza di ciò che dicevano Newton e Schopenhaur, i nostri  antenati non credevano nel tempo come qualcosa di assoluto e uniforme. Credevano in una serie infinita di tempi, tempi che crescevano a dismisura, si spandevano, divergendo e poi convergendo in tempi paralleli. Questa ragnatela di temporalità -i cui fili si uniscono, biforcano, intersecano o ignorano attraverso i secoli- contiene OGNI possibilità. In molte di queste noi non esistiamo. In alcune esistete voi e non io, in altre io e non voi, eppure in altre ancora esistiamo sia io che voi.”

Il nostro universo è fatto di slime che si spalma sulle superfici, si diffonde e spande in uno spazio e tempo a noi inaccessibile. 

Lungo alcuni fili di questa grande ragnatela che non contengono il ramo “terrestre”, sono nate specie diverse, forme aliene  intrecciate a noi che insieme a loro proveniamo gloriosamente da quell’antico mare.

In gran parte di questi mondi, gli esseri umani non esistono. Ci pensate a un pianeta senza di noi?! In cui regnano i non umani?!

Eppure, in altri fili, la terra è vuota, la vita non c’è, lo slime si è ritirato tutto, qualcosa che possiamo anche immaginare possa succedere tra 100 anni. 

*slime play*

Capitolo 3: Lo slime in natura

*blows raspberry*

Lo slime come interfaccia corporea, come secrezione, come copertura di orifizi, generatore di aperture, lo slime come qualcosa che  sceglie, seleziona, protegge, intrappola, collabora. 

Lo slime come dimostrazione della fluidità e sconfinatezza delle cosiddette entità individuali.  Delle non/identità.

Lo slime: mucosa che esplode, dischiude, si distende, si apre, si infiamma, si gonfia.

Eccolo lo slime tra la vita e la morte. Un gatto di schrodinger.

Slime – un esperimento biforcuto, che prende due strade allo stesso momento, che si relaziona con più fili di una grande ragnatela, che tocca insieme spazi e i tempi apparentemente inarrivabili: la cavità nasale E il fuori, la vagina E il fuori, le nostre bocche E quelle degli altri, questa realtà  E la successiva.

*blows raspberry*

Capitolo 3: Slime in natura

Lo Slime è un grande matrix di tutte le possibili non/relazioni, 

Nel bene e nel male,  patogeni e nutrienti, disgusto e intrigo, vita e morte, in salute e malattia.

E’ Un matrix di intrecci appiccicosi: due o più entità chiamate “entità individuali”  rinunciano alla loro rigidità, frigidità, validità e si fondono per cupidigia.

Hold two slimes together mix them – speak to the slime

Inizi a scioglierti, sei una medusa che si sta dissolvendo sulla spiaggia in una zuppa di liquidi salati. Il tuo corpo si fonde in questa zuppa in maniera estremamente strana, estremamente queer.

Perdi la concezione del tempo e tu e la tua zuppa amica iniziate a divertirvi e divertirvi e divertirvi…. davanti, di dietro (tutto… insieme)

L’energia collettiva raggiunge il picco e poi precipita. 

Siete fusi insieme, vi toccate, c’è attrito. c’è slime. Eccolo. Lubrifica i corpi. Si muove in mezzo a voi e va in tutte le direzioni e lo fa tutto insieme.

C’è ibridazione c’è indeterminatezza c’è indistinguibilità c’è non essere.

*back to audience*

Citando Barad: “un infinito numero di ALTRI -altri esseri, altri spazi, altri tempi- si ritrovano ad essere eccitati”

La caldo abbraccio dello slime quantico – questa forma quantistica di sublime- avvolge anche il sè, il dentro e il fuori, il con e il senza. 

Il tempo vola quando lo slime cola.

*throws slime at the audience*

Capitolo 4: Il collasso quantistico – Lo Slime non aspetta nessuno

Speaks to slime

[horror section] Mentre il tuo Qore si riscalda, la tua energia speciale evapora e il tuo moto newtoniano si dissolve nuovamente.

Tu ti prosciughi ma il tuo Qore rimane. I tuoi tentacoli di slime si raggrinziscono e muoiono.

[repetion glitching] Tutti gli intrecci che c’erano si ritirano. Il tuo tocco, il tuo toccarti e toccarti e toccarti e toccarti si sfalda sfalda sfalda e distacca e distacca e distacca e distacca. La tua materia diventa rigida. 

Il calore ti porta ad uno stato di aridità, sei appassito. Sei slime secco e screpolato. Hai la sensazione di essere respinto e escluso.

Ti senti infetto e malato, ti accorgi che, tu, lo slime, la melma, sei visto dalla cultura pop come un oggetto disgustoso.

Un divertimento per i bambini… i nostri che giocano con qualcosa di apparentemente disgustoso… che strana cosa (ironica).

Ti ricordi dello slime nei film degli anni 80 e 90. 

Alien e la sua tagline: “Nello spazio nessuno può sentirti urlare.” 

The Matrix, nella scena in cui si dice “Gli esseri umani un’infezione estesa, un cancro per questo pianeta.”

E di recente è tornato lo slime anche nelle serie televisive. Severance “Ogni volta che ti ritrovi qui, significa che hai deciso di tornare” 

                      (stops speaking to slime)

Lo slime come icona dei nostri tempi. Lo slime come un personaggio macchiettistico che distrugge a colpi di meloni ogni forma di complessità.

La politica è slimy, arcore è slimy, il pregiudizio è slimy: slimy è quando si va a votare quando si sceglie quali paesi proteggere e a quali tendere trappole.

Slimy sono alcune questioni taboo: segnali digitali che provengono da reti non protette, le polarizzazioni, le proteste, erigere muri.

Ora una strana inquietudine è strisciata dai vostri piedi, per tutto il vostro corpo, fino alla punta della vostra testa. Avete la sensazione di essere ricoperti di slime, intrappolati dallo slime, tremate.

Lo slime è lo specchio oscuro e distopico del patriarcato capitalistico.

Dottor Jekyll e mr slime.

Noi temiamo la nostra parte animale, e anche i suoi desideri e i modi slimy in cui questi si rivelano quando le nostre menti razionali si sentono deboli.

Ed è quell’idea di superiorità che abbiamo nei confronti degli animali a darci il senso del disgusto. 

Martha Nussbaum scrive: 

“Gli esseri umani sono programmati sia per considerare le tracce della loro stessa mortalità e animalità disgustose sia per sottrarsi da contaminazioni che si verificano per mezzo di liquidi corporei e sangue.

Ma in ogni cultura succede qualcosa di peggio: la proiezione da parte del gruppo dominante di caratteristiche disgustose e spaventose su gruppi di persone più vulnerabili”

Metà della popolazione mondiale (ma anche qualcosa di più): le donne, gli altri, con le loro diramazioni femminili, i loro tentacoli curvilinei, sono il sesso più slimy. L’essere umano disgustoso, imbellettato sotto forma di divina Venere per l’occhio maschile.

“È un’azione morbida, cedevole, una suzione umida e femminile” diceva Sartre della melma.

 La lumaca: rappresentazione della sessualità trasgressiva della donna.

Ma lo slime della lumaca ( simbolo di tutte le debolezze umane e gli impulsi animali: è l’inumano che abbiamo dentro) si è prosciugato, e’ 

secco: il quanto è collassato.

Insomma, sarà per la prossima polta. 

*Slime play* [more angry]

Capitolo 5: Un passo indietro

[less dark now]

Tuttavia, Barad scrive: E se fosse solo dall’incontro con l’inumano -con la misteriosa non/essenza- in tutta la sua vitalità che può sorgere un’etica votata all’indifferenza?

“L’etica implica sempre un trattamento ospitale verso lo straniero che attraversa noi e ogni altro essere e non-essere.” 

Tentacoli teneri che accarezzano, soffici, la nostra carnalità.

Noi recuperiamo la compassione abbracciando la nostra natura slimy.

Capitolo 6: Chi combatte contro la nostra natura slimy?

L’eroe, lo scienziato, il militare (probabilmente slimy) si trovano davanti al letale slime cosmico, un esercito di alieni provenienti da universi paralleli – bestie feroci che incarnano tutte le nostre paure. 

La tracotanza di questo eroe, rivela i segreti più oscuri della natura: la dominazione, lo sterminio, la disumanizzazione, la bomba atomica. La sua hubris eroe annienta il vuoto quantico. Surriscalda la scatola nera.

Ed è attraverso la violenza, e non la compassione, che il nostro eroe (probabilmente slimy) sprigiona cose orribili che dovrebbero rimanere nascoste.

***

E questo succede di volta in… polta. 

Capitolo 7: Lo slime è denaro (slime is money)

[More factual] Immaginate fare programmazione utilizzando lo slime.

Vi mettete a usare questo elemento paradossale e scivoloso fatto di essere e non-essere, mettete insieme tutti i video di ASMR su youtube fino a quando l’impossibile diventa possibile. Il vuoto assoluto si ribalta completamente. 

MMMM l’informatica quantistica- il sogno erotico del nostro eroe slimy.

Speak to slime

*Grrrr*

[SHOUT] ALL’IMPROVVISO!!! Puoi dominare la natura tutta. [SHOUT] La natura tutta (tutte le nature): il nostro bisogno di toccare, accarezzare, le nostre perversioni, la nostra disumanità. 

[SHOUT]  ALL’IMPROVVISO!!! Puoi simulare ogni tocco, toccare, toccante, tocco toccante, toccante tocco toccante…. [SHOUT] Troppo!!

[Angry] *Grrrr*

To the audience

Ci vuole slime per dominare slime. 

L’appropriazione capitalistica e slimy di un Qore radicalmente queer.

To the slime

SHOUT “ahhhh”

Sei caduto in un buco nero e ti sei fatto in tanti spaghetti, sei ancora un quanto ma sei al limite. Ti trovi addosso la camicia di forza del determinismo che ti allontana, secondo un soluzionismo lineare, da quella lussuosa giungla dell’indeterminato. 

I tuoi moti newtoniani e le tue e-mozioni (e la ricerca per i mega profitti!) fanno rinsavire il tuo groviglio di tentacoli e così tu li strusci insieme allegramente in un modo che fa pensare che sei un poco di buono, e poi li getti nel vuoto più profondo.

*grrrr*

Ora sei un burattinaio. La tecnologia non ha fatto grandi passi avanti, non ci è ancora arrivata -ma i tuoi affari sì che hanno fatto grandi passi avanti, ora puoi trarre guadagni enormi dai tuoi cari amici queer

Back to audience

Certo, la tecnologia di un certo livello sta colonizzando le alter-native. Questo lo fa racchiudendo il tempo e lo spazio che sono al Qore di tutte le cose ([Confiding] sì siamo tornati al dualismo dell’inizio).

Quando parlava della teoria dei quanti, Einstein diceva che Dio non gioca a dadi. Ma la realtà ha rivelato che Dio era un giocatore d’azzardo esperto, uno che di slot machine ne ha viste, uno che a ogni turno faceva rotolare quei dadi.

Ma ora quei dadi hanno smesso di rotolare.

[factual] L’informatica quantistica può garantire certezze a quelle imprese e a quei governi che gestiscono la tecnologia ( imprese e governi che si trovano principalmente in occidente e in cina, continuando a favorire lo sviluppo del nord del mondo).

Nel frattempo, nei computer quantistici, strati di onde fluttuanti sovrastano tutto questo.

Imprenditori tech, investitori informali e scienziati quantistici si imbarcano.

La violenza mista alla delicatezza degli impulsi elettrici, si sfidano i venti, ci sono la schiuma e le mutazioni atomiche. 

Si fa surf in alto mare, in mezzo ai quanti, alla ricerca di [STATEMENT] RISPOSTE VERE VERE VERE, dell’assoluta prevedibilità.

Si mette fine agli incontri casuali, si soffoca ogni tipo di indeterminatezza.

E il servizio per cui pagano questi signori offre loro: serbatoi a immersione, candelabri a forma di polpi, il manifesto per una politica che segua la tecnica della scatola nera.

Le mura rigide che confinano i nostri eroi tengono queste questioni delicate lontane dal popolo fastidioso. Non ci sono sconosciuti qui. Le barriere geopolitiche son ben salde e, anzi, vengono rinforzate.

[PARTICIPTION – RITUAL]

Capitolo 8: Ricetta semplice e veloce per programmare con lo slime

Abbiamo a che fare con il quanto quindi per favore fatevi piccoli piccoli. mettetevi vicini, in linea gli uni con gli altri… scuotetevi affianco al vostro vicino. potrei chiedervi di toccarvi. 

  1. Number one: Mettete lo slime davanti a voi. [You do this and wait for the audience  to join you] QUANTUM BIT Bit quantistico.
  1. Number 2: Allungate lo slime in modo che occupi entrambe le vostre mani.  Quantum Superposition. Sovrapposizione quantistica.
  1. Number 3: Tenete la mano destra verso l’alto con il suo slime. Fate allungare lo slime nella vostra sinistra verso la mano destra della persona alla vostra sinistra. Se siete alla fine di una fila, fatelo con chi vi sta davanti o dietro. Quantum entanglement. correlazione quantistica. 
  1. Number 4: Massaggiate i vostri slime insieme, trovate il vostro ritmo. Quantum algorithm. Algoritmo quantistico. 

State ridendo, state scherzando.

[More serious again] Ma ricordatevi che stiamo facendo tutto questo per capire come funziona la caccia al denaro della quantistica.

Cosa c’entrano le vostre carezze slimy con l’informatica quantistica?

Se questo fosse realmente slime quantico, allora man mano che massaggiamo con un certo groove-ritmo avvicinandoci sempre più a una forma di armonia coerente, tutto lo slime in questa stanza improvvisamente (!!!) e magicamente apparirebbe nelle mani di una sola coppia. Queste due persone avrebbero ottenuto la risposta esatta e io gli avrei dato un miliardo di euro. 

Ma qui fa troppo caldo. L’informatica quantistica ha bisogno del freddo e del gelo.

E l’informatica quantistica ha bisogno di una formula magica veloce veloce e noi umani non sappiamo massaggiare così velocemente.

***

[A bit Angry] L’informatica quantistica: strumentalizzare il toccare.  testare ogni possibilità fino a quando esce fuori la risposta esatta…

L’informatica quantistica: Una presa di potere pianificata attraverso una gamma immensa di particelle, milioni di palle di slime che toccano ogni forma altra, compresa quella che loro stesse rappresentano.

L’informatica quantistica….

*grrrr*

*Could throw slime again*

Capitolo 9: Il quanto sta arrivando

Le cose che l’umanità arriverebbe a comprendere tra 10,000 anni sono raggiunte in poche ore.

Se tu ora chiedessi al miglior supercomputer digitale attualmente sul mercato di fargli simulare una nuova droga su una scala molecolare, il tuo 140esimo bisnipote avrebbe la risposta. Un passaparola nei secoli, attraverso i millenni…

I media: all’inizio, gli scienziati la chiamavano supremazia quantistica, fingendo che la parola supremazia aveva anche altre *sigh* connotazioni. 

 Ora lo chiamano il vantaggio quantistico. Almeno sono onesti in questo, considerando tutte le gerarchie a cui daranno vita. Forse 

Forse. Alcune ipotesi acclamate sostengono che l’informatica quantistica risolverà il cambiamento climatico. Di nuovi materiali eco farà una modellazione, dell’energia perfezionerà la conservazione e della fotosintesi arriverà a una riproduzione.

O forse contraffazione?

Nuove società si sono formate, la Qlimate  [Sarcastic] BUILDING PARTNERSHIPS THAT DEVELOP AND SCALE END-TO-END BREAKTHROUGH CLIMATE TECHNOLOGIES ENABLED BY QUANTUM COMPUTING.

COSTRUIAMO PARTNERSHIPS CHE SVILUPPANO E ELABORANO IN TOTO TECNOLOGIE CLIMATICHE RIVOLUZIONARIE CREATE CON L’INFORMATICA QUANTISTICA.

Speriamo veramente che i computer quantistici siano usati per risolvere la crisi climatica.

Nascosto dietro tutto questo,  con grande ipocrisia, c’è una linea di accordi tra l’industria petrolifera e la Big Tech. “L’informatica quantistica per il miglioramento delle rotte del gas e del petrolio” dicono alcuni signori in giacca e cravatta. 

“Ottimizziamo i metodi di perforazione” dicono le nazioni più ricche, a discapito dei loro vicini più poveri.

Ma “l’ottimizzazione risparmierà energia” dicono. 

Comunque, possiamo prevedere le intenzioni future analizzando quelle passate ed è tutto a carte scoperte: le aziende private seguono i soldi. La ricchezza viene prima della salute. Questa mentalità porta, sì, a maggiori profitti ma anche a maggiori stasi: è un grande circolo vizioso. Una corsa contro il tempo, time, e lo slime.

Perché non ottimizzare invece il posizionamento dei pannelli solari?

*grrr*

Capitolo 10: Il capitalismo quantistico della sorveglianza o catturare il nostro slimeQore

Una volta che saranno pienamente sviluppati, i computer quantistici scopriranno ogni forma di crittografia, le attuali blockchains saranno rotte. Verranno scoperchiati tutti gli archivi storici crittografati, non ci sarà più niente di privato. I dati saranno tutti a scatola… aperta.

Dalla cibernetica, sappiamo che una scatola nera è un sistema o un oggetto che fornisce informazioni utili senza rivelare il suo sistema di funzionamento interno.

Le scatole nere così sono aperte.

[To the audience] Noi siamo la scatola nera. 

I tentacoli slimy della big tech sbirceranno nella vostra intimità più… queer.

Sulle attuali tecnologie digitali e sul capitalismo della sorveglianza, Zuboff scrive “Google si manifesta in forme molteplici, ma ogni forma ha lo stesso obiettivo: di trovare e catturare materiale nudo e crudo. Amore, mi guidi la macchina? Parli al telefono per me? Indossi la mia maglietta? Usi la mia mappa? In tutti questi casi, la pluralità di forme è solo un personaggio secondario in questo grande spettacolo che ha al centro l’obiettivo di dare a costosi processi di produzione le informazioni necessarie per attirare e mantenere più e più clienti”

E continua “Non è più sufficiente automatizzare le informazioni che forniamo noi; l’obiettivo ora è automatizzare noi”

“In mancanza di libertà, il futuro precipita in un infinito presente legato esclusivamente al comportamento, in cui non ci possono essere né soggetti né progetti ma solo oggetti”.
Nel 2019, Google è stato il primo ad ottenere la cosiddetta supremazia quantistica, o comunque è riuscito a realizzare un computer quantistico in grado di risolvere un problema specifico che nessun computer digitale era mai riuscito a risolvere. Queste sono armi quantistiche. 

Il feticismo dei profitti: non è così azzardato immaginare che la Big Tech possa usare l’informatica quantistica per ottimizzare esponenzialmente le attuali capacità del capitalismo della sorveglianza.

Ottimizzando noi.

[Story telling, confiding] C’è uno scienziato, che Libby conosce veramente, ma non ha voluto dire se sia slimy o meno. Insomma, questo tipo ha visto come i computer quantistici saranno usati per accedere a stati della mente attraverso un BRAIN COMPUTER INTERFACE (INTERFACCIA CERVELLO COMPUTER)

Un Brain-Computer Interface è un tentacolo slimy di dati che collega due scatole nere.

I tentacoli dell’informatica quantistica si infilano nelle nostre menti. Fanno sembrare la sorveglianza digitale una cosa totalmente arretrata.

Questi tentacoli tirano fuori tutto: lunghe espressioni logiche degli stati mentali, emozioni complesse. Tutto viene sfilato fuori. Poi viene semplificato e rivenduto a noi. Tutto questo all’ennesima potenza.

In gioco c’è la nostra libertà, indipendenza e autonomia. Chi entrerà in possesso e potrà sfruttare lo sconosciuto sconosciuto dentro di noi che inizia pian piano a svelarsi?

**

Attenzione però, questa abilità di estrarre tutto dal nostro cervello, esiste solo all’interno del grande quadro del dualismo corpo mente.

E dato che, proprio secondo questo dualismo, sentiamo e quindi siamo, non siamo solo dei chip di silicone computerizzati, ma creature slimy tutte intrecciate con parti piene di gelatina appiccicosa.

Barad scrive che la teoria quantistica indica che “ il sè si trova disperso tra il tempo e l’essere” 

Cerchiamo di avere questa auto-dispersione come obiettivo, perché è un elemento chiave per mettere in crisi il gioco che il capitalismo sta facendo con la quantistica.

Slime play 

(CHANGE TONE:) Capitolo 11: ULTERIORI SLIMIFICAZIONI

[Fast and optimistic]

Come possiamo esplodere, senza grandi miracoli, rivelando e scoprendo i nostri slimy tentacoli? Recuperiamo il quanto per mettere in crisi il quanto. Dobbiamo farlo subito! Il tempo che ci rimane è appena quantificabile.

Voci polifoniche di conigli, più scelte, meno consigli, facce a cui non somigli, universi paralleli dadaisti, chiwawa cosmici tristi. 

Il (non) mondo quantistico si avvia, membrane viscose creano una scia. Sfiatano buchi neri di oscuri follia, boo boo settete bestiale poesia.

E’ giunto il tempo: The slime has come: struscio, scroscio, scuoto, unisco Newton e la sua gelatina croccante con il buon vecchio capitalismo ammiccante. 

*rolls eyes*

Va bene cari.

Compassione più che programmazione. Con tutti questi intrecci si deve scegliere una strada: valorizzare gli ecosistemi deve essere la moda.

*to slime*

“perché sei bellissimo e io farei qualsiasi cosa per te”. 

*pause* [What I want to say but will not] Quantum computing to engage us in now continually shapeshifting forms of (non)being. 

Aggrapparci insieme in tutto e per tutto al nostro essere slimy. Questo potrebbe salvarci.

*pick up science paper*

C’è una teoria dell’informatica quantistica che dice che gli stati quantistici ignoti non possono essere copiati. La teoria del non-clonaggio. Ciò significa che non possiamo ottenere una copia di un qore quantico di cui non conosciamo il funzionamento.

Le sovrapposizioni e gli intrecci slimy sono destinati a non essere duplicati.

Pensate a noi che non copiamo!!

Non ci sarebbero più rappresentazioni inadeguate o piene di pregiudizi, gli oggetti non rifletterebbero, non ci sarebbe la questione del body image, non esisterebbero effetti personali prodotti in massa. Nessuna mimesi. Nessun sostituto o elemento sostituibile.

Barad dice che la rappresentabilità presuppone l’esistenza di una linea di confine tra soggetti e oggetti. L’esistenza di questa linea porta all’assenza dell’etica di ospitalità di cui parla Barad. 

La scienza lineare studia i riflessi, codifica modelli, osserva, analizza il cosiddetto oggetto esterno che riflette un interno immutabile.

Parole rispecchiano cose. Cose rispecchiano parole. Parole rispecchiano re.

Essere E non essere più quantistici. Noi possiamo essere crittografati solo accogliendo il nostro (non) essere slimy. 

Gli interfaccia computer cervello funzionano solo con una visione dualista. 

Solo ciò che è rigido e confinato può essere categorizzato, copiato, posseduto dal capitale. I tentacoli di slime si bloccano di fronte a tutta questa sterile razionalità. 

Se permettiamo al non/mondo quantistico di fiorire, allora non esisteranno copie. I dati raccolti dai tentacoli slimy possono uscire dai nostri corpi queer, multiformi e stratificati.

Un non/mondo di slimeqori in grado di cambiare forma. 

Forme nuove e vecchie si massaggiano a vicenda creando intrecci potenti. Si tasta la carnalità: 

La diversità emerge attraverso fenomeni che in materia di materia hanno materia.

Lo slime nostro pari.

  Per lui comprensione,

  Per lui compassione,

  Connessione grondante

  D’affetto incessante

Ora che è finito il tempo la domanda è: Come possiamo abbracciarci e intrecciarci nella miriade di strade che percorrono i nostri corpi slimy?

Come facciamo a diventare tutti quanti più…. quanti?

Questo è quanto.