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Newsletter in cinque atti #1: Esercizi di sostenibilità


Benvenute e benvenuti,
quello che state leggendo è il primo numero di Newsletter in cinque atti, un’edizione speciale della nostra newsletter inserita all’interno del progetto TAKEOVER // Romaeuropa Festival + Siamomine, su cui trovate maggiori informazioni qui.

Questa piccola incursione via posta elettronica è pensata in continuità con lo spirito che ha animato, sin dal principio, la nascita dell’azione di co-curatela che rappresenta TAKEOVER e, rispetto alla quale, ci poniamo come uditori e, al tempo stesso, diffusori di voci, storie e narrazioni. Seguendo questa prospettiva, ogni edizione della newsletter rappresenterà un percorso di esplorazione sul web da sperimentare in chiave intima e personale, simbolicamente diviso secondo uno schema in cinque atti per scandire le scoperte e le osservazioni tematiche.

La prima Newsletter in cinque atti è dedicata alle tematiche ambientali.

Buona lettura.


 

Atto I Partire

Per iniziare a costruire un percorso attraverso il web capace di accompagnarci nell’esplorazione dei vari aspetti legati alle tematiche ambientali abbiamo deciso di partire dalla Generazione Z, quella che forse più di altre sente i pericoli e i danni ereditati dalle generazioni precedenti e più sensibile all’attivazione di nuove pratiche per ripensare le responsabilità collettive nei confronti dell’ambiente. Forme di attivismo che possono declinarsi sui social network e legarsi all’attività di influencer. È un po’ quello che ci racconta questa serie di interviste curata da Vice i-D, in cui 7 giovani attivisti e attiviste raccontano il loro impegno nella sensibilizzazione verso l’emergenza climatica in Italia.

«La possibilità di cambiare come società deriva dalla capacità di cambiare come singoli individui, e ovviamente questo funziona quando gli individui sono in relazione e in contatto tra loro» afferma una di loro, Elena Clara Maria Rossetti e a partire da qui siamo approdati ad un’altra storia che abbiamo trovato molto interessante: quella di Molly Burhans, un’attivista americana che dal 2016 sta lavorando alla mappatura di tutti i possedimenti del Vaticano per combattere il cambiamento climatico partendo dalle pratiche attraverso cui la Chiesa può migliorare la gestione delle sue terre e il rapporto con le comunità locali. Potete leggerla in questo approfondimento del New Yorker.


 

Atto II – Osservare

Abbiamo cercato qualcosa che potesse farci cambiare prospettiva e abbiamo scoperto questo film di 18 minuti diretto dal regista Ramin Bahrani che affronta le tematiche legate all’ambientalismo da un punto di vista decisamente inedito: quello di una busta di plastica che intraprende un viaggio, fisico ed esistenziale, in cerca del suo creatore. Se questo non fosse abbastanza per attirare la vostra attenzione, possiamo solo dirvi che la busta è interpretata dalla voce di Werner Herzog.

Ma la crisi climatica non riguarda solo il problema dell’accumulo e della dispersione della plastica. Questo video informativo pubblicato su Internazionale mette in evidenza l’impatto del cambiamento sull’industria alimentare e la fame nel mondo, cercando di rispondere alle seguente domanda: cosa possiamo fare, sia a livello individuale che socio-politico, per evitare che la carenza di cibo diventi la prossima pandemia globale?

 


 

Atto III – Una parte di noi

Siamo giunti al cuore del nostro percorso, il climax dei nostri cinque atti che, ogni mese, rappresenterà una sosta e un ritorno alla nostra esperienza e alle realtà con cui Romaeuropa condivide visioni e progettualità. Parlando di ambiente ci è sembrato inevitabile coinvolgere Silvano Falocco, Presidente di Fondazione Ecosistemi, un’organizzazione specializzata in pratiche eco-sostenibili che ormai da tempo accompagna il Festival nel progetto Romaeuropa Eco-Friendly. Di seguito, trovate una serie di preziosi consigli di lettura sul tema ambientale, che Silvano ha scelto di condividere con noi, insieme a una serie di brevi note sui motivi che accompagnano le diverse selezioni.

Il clima che cambia, Luca Mercalli, Rizzoli
Un viaggio nel clima che sta cambiando, ma soprattutto un’opera in grado di spiegare perché quella al cambiamento climatico è la più importante delle battaglie per la sopravvivenza umana sul pianeta.

Laudato sì, Papa Francesco, LEV
L’enciclica di Papa Francesco pubblicata nel 2015 non si tratta solo di un testo pontificio, ma di una delle opere più organiche, chiare e sistematiche sul tema. O, come l’ha definita lo stesso Bergoglio “non si tratta di un’enciclica verde ma di un’enciclica sociale”. Andrebbe fatta leggere nelle scuole come libro di testo.

Brevi lezioni di meraviglia, Rachel Carson, Aboca
Un brevissimo testo per farsi attraversare dalla meraviglia e dallo stupore che solo la natura riesce ad assicurare. Perché solo attraverso la comprensione della centralità della bellezza della natura nelle nostre vite, potremo tornare a comprendere l’importanza di tutelarla.

Kate Raworth, L’economia della ciambella, Edizioni Ambiente
Un libro per chi desidera approfondire il complesso legame tra il sistema economico e quello delle risorse naturali. Un’opera che permette di comprendere la vera sfida del XXI secolo: quella di tutelare i diritti delle persone a una buona vita e di non oltrepassare i limiti planetari, che sono irreversibili.

Abitare la complessità, Francesco Bellusci e Mauro Ceruti, Mimesis
Un bellissimo dialogo per comprendere meglio come sostenibilità e natura richiedano una sguardo complesso, una cittadinanza planetaria. La complessità è, inoltre, la chiave anche delle sfide culturali, educative e dei diritti.

E a proposito di pratiche: con il Progetto Ossigeno della Regione Lazio quest’anno Romaeuropa ha compensato la CO2 emessa per la mobilità internazionale degli artisti attraverso la piantumazione di oltre 670 arbusti nell’area del Castello di Santa Severa.


Atto IV – Immaginare e agire 

Parlando di alberi, di immaginazione ma anche di azioni siamo approdati sulla pagina web di Giorgio Vacchiano, esperto di foreste del Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali, selezionato nel 2018 dalla prestigiosa Nature (“The world at their feet”) tra 500 studiosi di tutto il mondo come uno degli 11 ricercatori emergenti più influenti. Il suo obiettivo è quello di «capire come gli alberi e le foreste rispondono al climate change, come cambiano i benefici che forniscono all’umanità, e come gestirli in modo sostenibile assicurando la loro conservazione, la loro resilienza e la loro capacità di contrastare la crisi climatica in corso». Per farlo Vacchiano «utilizza modelli di simulazione al computer, in grado di prevedere lo sviluppo delle foreste e del loro funzionamento in seguito al riscaldamento globale, alla gestione del bosco, agli incendi boschivi e alle tempeste di vento».

Vi consigliamo di rilassarvi e di dare uno sguardo alla gallery di immagini delle sue foreste.

 


Atto V – Ascoltare

E a proposito di foreste, cuffie alla mano, concludiamo questo primo percorso con una puntata del podcast for the wild sulle reti micorriziche e la rigenerazione forestale.

Prima di salutarci, vi segnaliamo che questa settimana è uscito il primo contributo di approfondimento di TAKEOVER. Si intitola Accogliere la lettera neutra ed è una brillante riflessione firmata da Virginia W. Ricci, su linguistica e discriminazioni di genere.

«Ognuno di noi, mentre cerca di rispondere alla domanda “chi sono io?” è chiamato a trovare un modo per comunicarsi, per raccontarsi al mondo. L’identità non è un atto auto-conclusivo, ma si afferma grazie a un sistema di validazione reciproca».

Potete leggerlo qui.

Per questa newsletter è tutto, appuntamento al mese prossimo!