Quello che segue è il primo contenuto pubblicato all’interno di TAKEOVER uno spazio bianco che sarà settimanalmente invaso da differenti prospettive. Abbiamo sentito la necessità di andare fuori traccia per interrogarci sul nostro presente e sul modo in cui lo abitiamo. Abbiamo costruito uno spazio in cui posizionarci come uditori, recettori, diffusori di voci, parole, storie e narrazioni: #Takeover affida il “controllo” di questo spazio alla redazione di Siamomine e a scrittrici e scrittori, influencer, giornaliste e giornalisti, artiste e artisti che ascolteremo con curiosità per porci e porre nuovi punti interrogativi sui temi dell’antropocene, dell’identità, delle cittadinanze e del territorio.
La prima penna che prende il controllo di questo spazio è quella di Virginia W. Ricci, un’autrice che seguiamo da tempo e di cui apprezziamo la scrittura pungente e mai banale. Ci introduce a riflessioni che riguardano la linguistica e le discriminazioni di genere, trasformazioni della società contemporanea sulle quali continuiamo ad interrogarci: in che modo “comunichiamo”? E da dove nasce l’urgenza di rendere più inclusiva la nostra lingua? Desideravamo confrontarci sulla ricezione di queste trasformazioni e sul loro utilizzo all’interno di un dialogo formale o quotidiano. Accogliere le basi di quello che verrà.
Buona Lettura!