Artista visivo, fotografo e art director, Giuseppe La Spada quest’anno ha organizzato un Flash mob a Milano, cui hanno partecipato circa 600 persone per dar vita a un albero umano di dimensioni enormi. È l’evidente conferma dell’interesse per le tematiche ambientali di questo artista nato in Sicilia ma oramai residente nel capoluogo lombardo, entrato nei grandi canali mediatici grazie alle sue collaborazioni con Sakamoto e finora unico italiano a essersi aggiudicato il Webby award, il premio più importante per gli artisti della rete. Con Afleur, una installazione video da cui è stato tratto anche un libro fotografico, affronta una tematica tabù per l’arte contemporanea, vale a dire l’Amore, quello con la a maiuscola. Spiega lo stesso La Spada: «E se fosse un fiore, sarebbe di carta, di stoffa? L’amore? Questi gli interrogativi di Afleur». Tuttavia nessuna storia si dipana sullo schermo.
Le tecniche usate da La Spada su immagini che portano il segno della mano di un fotografo sono all’apparenza semplici: rallentamento e sovrapposizione, dissolvenze incrociate, manipolazione del colore verso definite tonalità, fermo immagine. Tuttavia, come la proiezione su pellicole trasparenti, sono tecniche funzionali a creare suggestioni di fragilità e lontananza: atmosfere che puntano alla rarefazione e dove riappaiono, oltre alla figura femminile, elementi naturali come l’acqua e i fiori, un trait-d’union con molte altre opere di La Spada.
Artista digitale e poliedrico. Nel 2007 è il primo italiano a vincere il prestigioso Webby Awards. Nelle sue opere l’uso esclusivo di elementi naturali lo confermano uno degli artisti più attenti alle tematiche ambientali. Del 2011 è la realizzazione di un grande albero umano di oltre 600 persone in Piazza Duomo, a Milano, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema inquinamento.