L’opera è composta da corde di luce tese tra gli estremi di uno spazio architettonico. Le estremità dello spazio diventano tavola armonica e cassa di risonanza di un grande strumento musicale interattivo. Una serie di pendoli oscillano interrompendo i fasci luminosi ed è questa interruzione a generare i suoni. Pietro Pirelli, con questo lavoro, da la possibilità al pubblico di diventare musicista e compositore di suoni e armonie, attraverso un rapporto con l’opera diretto ed esperienziale. L’installazione in verticale dei fasci luminosi suggerisce l’immagine di un pentagramma, che attraversa lo spazio illuminandolo.
Pietro Pirelli (1954), è un musicista e compositore per strumenti elettronici e acustici, per teatro, balletto, mostre d’arte, installazioni, film e video. Coniuga in modo originale e innovativo suono, visione e spazi architettonici; è inoltre fondatore di Agon, un’associazione culturale di acustica, informatica e musica, di cui è l’attuale presidente. Tra i luoghi dei suoi lavori: Living Theatre di New York, Parco Nord, Triennale e Fondazione Mudima a Milano; Luminale Frankfurt, Festival dei due Mondi di Spoleto, museo MAGA di Gallarate, Biennale di Venezia, [en]counters-powerPLAY a Mumbai (India), Haein Art Project in Sud Corea.