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Granhøj dans


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Granhøj dans

Palle Granhøj inizia a danzare professionalmente nel 1986, collaborando con molti coreografi di fama internazionale. Nel 1990 firma il suo primo lavoro, Torzo, e nello stesso anno fonda la
Granhøj dans insieme allo scenografo Per Victor, con sede a Arhus in Danimarca.
I lavori sceno-coreografici della Granhøj dans sono creati con l’intento di espandere e sviluppare il linguaggio del corpo. Il punto di partenza per ogni creazione è l’obstruction tecnique, metodo utilizzato per raggiungere una maggiore presenza e credibilità nei movimenti e nell’espressione del danzatore: l’obstruction tecnique crea una nuova forma di danza in cui ogni movimento è limitato da qualcuno o da qualcosa fuori o dentro il danzatore, con il risultato che la frase coreografica si sviluppa attraverso la sinergia degli interpreti e il loro imporsi reciprocamente degli ostacoli.
Nel 1992 Granhøj riceve un riconoscimento nella Nordic Choreographers Competition of Contemporary Dance per la coreografia Time, mentre cinque anni più tardi è la Danish Arts Foundation a premiarlo per Obstruction Ultimatique. Oltre ai lavori creati per altre compagnie (Mette per la Royal Danish Ballet nel 1995), ricordiamo, tra le sue più recenti coreografie, Exklusif (1999), in cui due ballerini agiscono insieme a musicisti e al video; Headbreak (2001), che utilizza come materiale interagente dei palloni di gomma; 8IQ – no woman no cry (2002), in cui otto donne dialogano con i ritmi della musica reggae e con un cantante, unica presenza maschile; e Lager than life (2004), nato dalla collaborazione con il musicista Thomas Helming, in un meeting artistico che vede la partecipazione di 17 ballerini.
A giugno 2005 Granhøj ha debuttato con un nuovo lavoro, Obstrucsong, una nuova verifica per la sua obstruction tecnique, tutta giocata entro lo spazio delimitato da un tappeto di lana.