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Oïda Yoshi


Oïda Yoshi Oïda Yoshi Oïda Yoshi Oïda Yoshi
Oïda Yoshi

Nasce nel 1933 a Kobe in Giappone. Come attore si forma all’interno della pratica del teatro Noh giapponese, ma sperimenta anche altre forme tradizionali quali il Kabuki, il Kyogen, il Buyo ed il Gidaiyu, prestando inoltre una feconda attenzione alle produzioni filmiche e televisive. Egli stesso ricorda, nel suo libro L’attore invisibile (Bulzoni editore), l’influenza e la riflessione che generarono in lui i Ninja film in relazione alla presenza ed alla invisibilità dell’attore.
Nel 1968, dopo aver deciso di lasciare il suo paese per sperimentare fino in fondo le proprie possibilità e potenzialità creative anche al di fuori di un teatro tradizionale, incontra Peter Brook ed entra a far parte del suo Centre International de Créations Téâtrales di Parigi. Da allora lavora a quasi tutte le opere del regista inglese. Tra queste: Ubu aux Bouffes, La Conférence des oiseaux, Mahabharata, La Tempesta, L’homme Qui.
Parallelamente sviluppa un proprio percorso attoriale e registico, che mescola tradizione orientale ed occidentale, con la Yoshi and Company (1975), mettendo in scena diverse opere, tra cui: Le sac ridicule da Moliere, Le livre des Morts tibétain, L’histoire de Kantan, Madame de Sade da un testo di Mishima, Fin de partie, La femme de sable.
Continua inoltre a svolgere l’attività cinematografica, interpretando, fra gli altri, il ruolo dell’editore ne I racconti del cuscino di Peter Greenaway.
L’attività di Oida sia come attore che come regista manifesta chiaramente la sua personale ricerca volta ad individuare organiche convergenze fra la pratica teatrale orientale e quella occidentale. Il suo lavoro mostra come la creatività e la potenzialità della vita interiore dell’attore o dell’uomo non possano prescindere dal rigore e dalla precisione apprese nella pratica. È un lavoro che conduce l’interno a prendere forma all’esterno.