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con le immagini dal film D’Est di Chantal Akerman
Palladium
dal 5 al 6 novembre 2005

SONIA WIEDER-ATHERTON CHANTAL AKERMAN

D’Est en musique


Questi personaggi che aspettano un treno, un autobus, che camminano per le strade innevate con le braccia cariche di pacchi, sono persone silenziose. Perché la storia ha insegnato loro a stare zitti.
Se ho scelto la Sonata di Rachmaninov, è perché mi dà l’impressione di scivolare nel loro universo segreto e attraverso la sua anima così russa, i suoi temi di incredibile tenerezza, dialoga con loro e noi immaginiamo cosa ci direbbero questi uomini e donne, cosa si dicono a se stessi durante queste infinite aspettative che hanno punteggiato la vita quotidiana nell’Unione Sovietica.
A differenza di Rachmaninov, la sonata di Shnittke sottolinea il lato minaccioso dell’architettura stalinista, la luce gialla dei lampioni nelle strade o nei corridoi delle stazioni. Anche le grida dei bambini sulla neve non riescono a sollevare il massetto pesante. La costruzione intransigente di questo lavoro drammatizza ulteriormente queste immagini.
Ma la vita è lì ed è quella che vince quando ti trovi di fronte a coppie vestite danzando in un grande hotel a Mosca. Ballano goffamente ed è travolgente. Adagio di Prokofiev dà l’impressione di ballare nei sogni a volte con la musica, a volte insolito, ma poi dimenticano tutto e scappano.

Sergueï Rachmaninov, vocalise pour violoncelle et piano
Sergueï Rachmaninov, Sonate Op.19 pour violoncelle et piano
Leoš Janá?ek / Franck Krawczyk, Chant sur un poème morave pour violoncelle seul
Alfred Schnittke, Sonate n°1 pour violoncelle et piano
Sergueï Prokofiev, Adagio Op.67 pour violoncelle et piano