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Steffen Schleiermacher


Steffen Schleiermacher Steffen Schleiermacher Steffen Schleiermacher Steffen Schleiermacher
Steffen Schleiermacher

Nato nel 1960, dal 1980 al 1985 studia pianoforte con Gerhard Erber, composizione con Siegfried Thiele e Friedrich Schenker, e direzione d’orchestra con Günter Blumhagen presso la Scuola di Musica di Lipsia Felix Mendelssohn Bartholdy. Si perfeziona in composizione con Friedrich Goldmann all’Accademia di Belle Arti di Berlino nel 1986-87 ed in pianoforte con Aloys Kontarsky alla Scuola Superiore di Musica di Colonia nel 1989-90.
Schleiermacher si divide tra l’attività pianistica e quella compositiva. Come pianista si è concentrato sul repertorio del XX secolo, suonando come solista con il Gewandhaus Orchestra di Lipsia, la Philharmonic Orchestra di Monaco, la German Symphony Orchestra di Berlino, la Berlin Radio Symphony Orchestra, sotto la direzione di Vladimir Ashkenazy, Friedrich Goldmann, Ingo Metzmacher, Jörg-Peter Weigle, Wladimir Siwa, Vladimir Fedosejev e Fabio Lusi. Dal 1986 si esibisce in numerosi concerti in Europa, Asia ed America. Dal 1984 al 1988 ha diretto il Gruppe Junge Musik all’Accademia di Lipsia, e nel 1989 ha fondato l’Ensemble Avantgarde.
La sua attività compositiva è molto varia, divisa tra opere per orchestre, cori, teatro musicale e soli. Tra i suoi ultimi lavori: Langenbogener Ouvertüre mit G.F.H. per organo (2003), Lîla per pianoforte (2003), Merseburger Ouvertüre (2004), Das Testament des Oedipus per 2 voci, sax percussioni e sampler (2002), Engel Schlacht Fest (2003), Der Fingernase fehlt die Schädeldecke per 12 voci (2004), Kokain, teatro musicale ispirato alle novelle di Walter Rheiner (2004).
Ha ricevuto numerosi premi tra cui il Gaudeamus Competition (1985), il Kranichstein Music Prize (1986), il Premio di composizione Hanns Eisler (1990) per il suo Concerto per viola e orchestra da camera, il Premio della Fondazione Kaske (1991) ed inoltre borse di studio dal Ministero della Cultura nella Germania dell’Est (1988), dalla German Music Council (1989-90), dalla Kulturfond Foundation (1992-94; 1997), dall’Accademia Tedesca di Villa Massimo di Roma (1992), dalla Japan Foundation (1997) e dalla Cité des Arts a Parigi.