Eco

Light

Eco

Light

Torna su
Cerca ovunque |
Escludi l'Archivio |
Cerca in Archivio
di William Shakespeare
Teatro Vascello
26 - 31 Ottobre 2010
25romaeuropa.net

MASSIMILIANO CIVICA

Un Sogno nella notte dell’estate


Photo © Piero Tauro
Un Sogno nella notte dell’estate

«Se non mi sbaglio sulla tua forma e sul tuo aspetto, tu sei quello spirito maligno e malvagio che chiamano…» …il Bardo. William Shakespeare torna a Romaeuropa con Un sogno nella notte dell’estate per la regia di Massimiliano Civica che per questa sua messa in scena ha approntato una nuova traduzione del testo modificandone leggermente anche il titolo tradizionale. Una commedia immersa nel chiaro di luna: mai prima del Bardo un gruppo tanto sgangherato di personaggi era stato alla base di un così magistrale gioco teatrale dove si incrociano ben tre piani narrativi: è la notte del 24 giugno, due coppie di giovani nobili ateniesi della Grecia classica s’inoltrano nella foresta e incontrano degli esseri soprannaturali, che però non appartengono alla mitologia pagana. Sono invece elfi, folletti, fate e i loro sovrani, quasi tutti provenienti dai miti nordici. Ma non basta, ecco che nel bosco appare anche un gruppo di artigiani del periodo elisabettiano: sono degli attori dilettanti intenti a provare una tragedia che naturalmente, per chiudere il cerchio, racconta il mito greco di Piramo e Tisbe. Un raffinato gioco di specchi, di teatro nel teatro, di tragedia nella commedia, di vorticosi scambi di coppie, d’incantesimi: il Bardo intreccia con rara finezza temi disparatissimi, l’amore, la magia, il sogno, il teatro come specchio distorto e perciò stesso veritiero del mondo. Civica non è nuovo a Shakespeare, il suo allestimento de Il mercante di Venezia gli è valso il Premio Ubu, ma affrontare quest’altro testo, come lui stesso dice, significa confrontarsi con «un esempio perfetto di teatro popolare d’arte», dove lo spettacolo si rivela un vero e proprio trattato sull’immaginazione in forma drammatica. «È l’immaginazione degli innamorati – spiega il regista–, che vedono le cose come non sono, l’immaginazione del sogno, che trasfigura le nostre esperienze e sensazioni nel volto dei personaggi dei miti, ma soprattutto è l’immaginazione del drammaturgo che dà ordine e forma al mondo creando quell’armonia di cose discordanti che è Un sogno nella notte dell’estate. E infatti sarà un allestimento giocato sulla fascinazione della macchina teatrale a vista, dove gli elementi scenografici sono gli stessi oggetti di scena –quattro panche, una tenda-sipario, una ribaltina con venti lampadine-, e il mondo magico sarà creato attraverso tecniche teatrali illusionistiche, come il ventriloquismo o il passo del fantasma del teatro No giapponese. Una semplicità nell’impianto visivo non lontana dal minimalismo delle messe in scena dell’epoca elisabettiana, ma funzionale a penetrare nella densità di questo testo all’apparenza così popolare, alla ricerca della chiarificazione della sua sintassi profonda e delle sue intricate stratificazioni. Dopo i suoi primi spettacoli –Andromaca, Grand Guignol, La Parigina, Farsa e Il mercante di Venezia– con i quali si è imposto nel non facile panorama italiano, Civica torna sulle scene dopo tre anni in cui è stato direttore artistico del Teatro della Tosse di Genova: un periodo in cui ha voluto sospendere la sua attività di regista per svolgere al meglio il suo mandato.

Crediti

uno spettacolo di Massimiliano Civica costumi Clotilde oggetti di scena Paola Benvenuto maschere Atelier Erriquez & Cavarra tecniche del corpo Alessandra Cristiani tecniche della voce Francesca Della Monica supervisione tecniche di ventriloquismo Samuel Barletti con Elena Borgogni, Valentina Curatoli, Nicola Danesi, Oscar De Summa, Mirko Feliziani, Riccardo Goretti, Armando Iovino, Mauro Pescio, Alfonso Postiglione, Angelo Romagnoli, Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Luca Zacchini prodotto da Teatro Stabile dell’Umbria / Compagnia il Mercante con il sostegno alla produzione di Romaeuropa Festival

lo spettacolo è dedicato alla memoria di Andrea Cambi