Dopo aver inaugurato nel 2018 il REF con il suo Kirina, Serge Aimè Coulibaly torna ad esplorare la tradizione africana per traghettarla nel futuro. C la vie, la sua nuova creazione è, ancora una volta, una celebrazione della vita, un’ode alla resilienza umana e alla sua tracotante energia. Il coreografo, fondatore della compagnia Faso Danse Théâtre, ha infatti provato a tracciare una linea di congiunzione tra la tradizione dell’Africa occidentale dei Wara (nella regione di Senufo) e il carnevale occidentale. Dalla commistione della storia e dell’evoluzione di questi antichi rituali e feste e dalle loro danze, nasce un nuovo rituale che celebra il nostro mondo contemporaneo.
Attraverso la trance e il suo superamento, nutrendosi di forme e ritmi tradizionali, Coulibaly dà vita a una scrittura coreografica contemporanea la cui energia si incarna in un’esecuzione minuziosa e di grande precisione e nella musica – linguaggio costante in tutta la produzione del coreografo e nel suo percorso formativo come percussionista – eseguita dal vivo dal batterista e polistrumentista Stéphane Edouard (fine conoscitore della musica indiana, africana ed europea).
Bio
Serge Aimé Coulibaly è un coreografo e danzatore belga di origini burkinabè. Il suo lavoro è radicato nella cultura africana ed esplora temi complessi ma sempre attraversati da un’energia positiva. Nato a Bobo-Dioulasso nel Burkina Faso, vive a Bruxelles da dieci anni e lavora in tutto il mondo dal 2002. Si è formato con Amadou Bourou, poi con Claude Brumachon al CCN di Nantes, prima di fondare la sua compagnia Faso Danse Théâtre nel 2002. Presentati in numerosi festival, i suoi spettacoli sono stati in tournée sia in Europa che in Africa. Ha collaborato con diversi artisti sia come coreografo che come danzatore prendendo parte, ad esempio, a produzioni di Alain Platel (Les Ballets C de la B.) e di Sidi Larbi Cherkaoui.
Ha coreografato diverse pièce per danzatori amatoriali con De Grote Post e CCN Nord Pas de Calais (Carolyn Carlson), e gli sono stati commissionati diversi progetti relativi alla celebrazione di importanti eventi sportivi e culturali. Insegna e tiene conferenze e seminari in tutto il mondo, esplorando le nozioni di responsabilità e il ruolo dell’artista nella società. Esplora e condivide anche il suo impegno artistico ad Ankata, un centro sperimentale che ha istituito a Bobo-Dioulasso, progettato come laboratorio di ricerca e produzione aperto a tutti, al crocevia di continenti e discipline. Nel 2018, al fianco di Felwin Sarr e Rokia Traoré ha inaugurato il Romaeuropa Festival con Kirina.
Crediti
Creazione e performance: Jean Robert Koudogbo-Kiki, Ida Faho, Angela Rabaglio, Guilhem Chatir, Djibril Ouattara, Arsène Etaba, Anelisa Stuurnam(cantante) e Stéphane Edouard (percussionista)
Musica: Stéphane Edouard
Crediti di Produzione
Coproduzione: Romaeuropa Festival (IT), Charleroidanse (BE), STUK Leuven (BE), Kampnagel Hamburg (DE), Tanz im August Berlin (DE), La Rampe-La Ponatière Echirolles (FR), Tanztage Ingolstadt (DE), Les Théâtres de la Ville de Luxembourg (LU)
Supportato da: De Vlaamse overheid