Sul pavimento, una moquette elegante a quadri, le luci soffuse, una finestra che dà sul mondo. Inizia lo spettacolo. Due cani sono stati lasciati in casa. La casa non è proprio una casa. C’è una batteria, due aste e due microfoni. I cani cominciano a cantare. Il lamento diventa un concerto e la casa un palco. Il ragionamento dei due uomini – animali rimbalza continuamente fra due poli: uomini che fanno vite da cani e cani educati come uomini. In questo ibrido palco salotto non ci sono oggetti superflui. La scena è pulita. Ci sono solo delle maschere. Da cani prima. Da uomini poi.
Concerto fetido su quattro zampe lo abbiamo scritto quasi ogni giorno della nostra vita, lo abbiamo pensato passeggiando fra le vie della nostra triste città, sognato negli inverni nucleari di provincia, improvvisato nella casa in cui siamo cresciuti e voluto davanti ad un pianoforte, lo stesso davanti al quale nostra madre ci ha insegnato a cantare. Adesso e chissà perché proprio adesso, vogliamo portarlo su un palco. Portare noi sul palco: due fratelli, due musicisti, due animali. Lo spettacolo nasce come una dedica a chi non grida mai, a chi non si scompone, alle famiglie ricche che fanno figli puliti e disciplinati e alla violenza composta delle persone educate. Camminiamo per le strade, le mani in tasca, il cappuccio in testa, ci guardiamo intorno: a La Spezia non si vede anima viva. I giovani dove sono andati a finire? Un’altra stagione morta in questa città natale. Viene voglia di spaccare tutto, di rompere la calma innaturale di questo mondo nella speranza che gli animali che dunque siamo ricomincino ad ululare.
Bio
Alice e Davide Sinigaglia sono due artisti e fratelli originari di La Spezia. Figli d’arte, studiano sin da bambini come musicisti e cantanti per formarsi poi come attori e operatori sul territorio spezzino. Grazie a SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione nel 2016 prendono parte in qualità di giovani attori nella produzione Ubu Rex di Enrico Casale. Con SCARTI e Generazione Eskere coproducono il loro primo spettacolo Domino, Menzione Speciale a Scenario Infanzia 2018, scritto e diretto da Alice.
Parallelamente Davide consegue il Diploma di II Livello in Strumenti a Percussioni al Conservatorio di La Spezia e lavora come percussionista nei festival di musica classica di Salisburgo e di Skive in Danimarca. Insieme ad Alice fa parte di un gruppo di percussioni brasiliane che dirige e con il quale da dieci anni è ospite al Festival Internazionale di Coburgo. Nel 2021 sempre insieme a SCARTI e Generazione Eskere i due fratelli producono Il Canto del Bidone spettacolo Finalista al Premio Scenario 2021. Nel 2022 Alice consegue il Diploma Accademico di primo livello (AFAM) in Regia presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi Milano e Davide lavora come percussionista ed interprete nello spettacolo Karnival di Michela Lucenti/Balletto Civile. Dopo il diploma Alice inizia a lavorare come aiuto-regia nella prosa e nella lirica affiancando fra gli altri Serena Sinigaglia e Giovanni Ortoleva. Nel 2022 firma la regia di Funerale all’italiana, monologo ideato e scritto insieme all’attrice Benedetta Parisi che ha debuttato all’interno del Festival delle Colline Torinesi nel 2022.
Al momento Alice è impegnata come dramaturg in Sorry for what di Giulia Spattini e dirigerà la prima edizione del festival di teatro Under 30 Tutta la vita davanti – festival di teatro per vecchi del futuro all’interno di Fuori Luogo La Spezia. In quell’occasione presenterà il primo studio di Gargantua e Pantagruele – cronache di uno spettacolo gigantescoscritto insieme alla drammaturga Elena Patacchini e con Davide fra gli interpreti. Davide collabora ad oggi con Enrico Casale nel progetto nazionale “Per Aspera ad Astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”, ed è tra i selezionati al corso di alta formazione “Le parole del Corpo” di ERT Emilia-Romagna Teatri. Il percorso artistico condiviso di Alice e Davide ha portato quest’anno alla creazione di concerto fetido su quattro zampe, spettacolo in cui i due fratelli si incontrano per la prima volta su un palco da soli.