La trentanovesima edizione del Romaeuropa Festival torna ad affermare la centralità del suo ruolo di mediazione tra discipline, linguaggi e visioni del mondo. «Dialogo, confronto e incontro» sono le parole chiave scelte dal Direttore Generale e Artistico Fabrizio Grifasi per descrivere l’eterogeneo programma che ci accompagnerà da settembre a novembre. Queste stesse parole riflettono l’operare della Fondazione in rete con le istituzioni pubbliche e private nel costante processo di valorizzazione della tradizione contemporanea nazionale e di apertura verso i linguaggi del futuro. Per il raggiungimento di questi obiettivi vogliamo innanzitutto esprimere il nostro riconoscimento al prezioso supporto che riceviamo dal Ministero della Cultura, dalla Regione Lazio, da Roma Capitale e dalla Camera di Commercio di Roma. Un sostegno fondamentale per proseguire nel nostro cammino quasi quarantennale di scambi generazionali, incontri e nuove esperienze. Rendere Roma un polo internazionale della creazione contemporanea, condividere l’esperienza artistica con un pubblico di anno in anno più ampio sono solo alcuni obiettivi del nostro cammino. Fanno parte della rete con cui è realizzato il festival il Teatro dell’Opera di Roma (con il quale Romaeuropa corealizza per la prima volta la sua inaugurazione), l’Azienda Speciale Palaexpo, la Fondazione Teatro di Roma, la Fondazione Musica per Roma, il MAXXI — Museo nazionale delle arti del XXI secolo, l’Auditorium Conciliazione, il Teatro Vascello, la Sala Umberto, il Teatro Vittoria. Ma questa rete si estende anche oltre i confini nazionali: è confermata la partnership con Van Cleef & Arpels nell’ambito del programma Dance Reflections; giunge al secondo anno il percorso triennale avviato con Flanders State of the Art, continuano le collaborazioni con il Fondo per le Arti Performative e l’Ambasciata dei Paesi Bassi per la sezione Kids & Family a cui si aggiunge il focus sulla scena Catalana. Si rinnovano i sostegni dell’Institut Français e dell’Ambasciata di Francia con Fondazione Nuovi Mecenati; dell’Ambasciata di Spagna, dell’Ambasciata di Germania e il Goethe-Institut e di Pro Helvetia. Una rete di rapporti internazionali che si amplia con le collaborazioni con l’Accademia di Francia a Roma — Villa Medici, l’Accademia Tedesca Roma — Villa Massimo, l’Instituto Cervantes di Roma, l’Istituto di Cultura Svizzero e Aerowaves. A questo quadro si aggiungono le attività di sostegno alla creatività emergente attraverso la collaborazione con le molte strutture regionali oltre ai progetti volti all’inclusione e alla formazione di nuovo pubblico realizzati in collaborazione con l’Università La Sapienza, l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, l’Accademia Nazionale di Danza, l’Accademia di Belle Arti di Roma, l’Istituto Europeo di Design (IED), l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA Roma Design), la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA), la Rome University of Fine Arts (RUFA) e il Sistema di Biblioteche del Comune di Roma. Siamo consapevoli che il nostro messaggio culturale di “dialogo, confronto e incontro” si incroci con gli avvenimenti drammatici che oggi stanno scuotendo il mondo e con i profondi cambiamenti che imporranno all’umanità intera i fattori ambientali e il progresso tecnologico. Ma di fronte a ciò ci guida e ci sprona la convinzione che rappresentare la verità della creazione artistica di questo stesso mondo aiuti a rafforzare la centralità dell’essere umano e della cultura che esso produce.
Guido Fabiani – Presidente Fondazione Romaeuropa
DIALOGO, CONFRONTO, INCONTRO: SPAZIO APERTO
Musica, danza, teatro, nuove tecnologie, kids e formazione s’intrecciano nella trentanovesima edizione del Romaeuropa Festival che torna ad articolare un dialogo con il nostro presente basato sul confronto tra generazioni e l’incontro di più pratiche artistiche.
La nostra settimana inaugurale inizia con “Mycelium” di Christos Papadopoulos per il Ballet de l’Opéra de Lyon – opening al Teatro Costanzi in corealizzazione tra REF e Teatro dell’Opera di Roma – assieme al riallestimento di “Biped” di Merce Cunningham, con le musiche live di Gavin Bryars e il suo Ensemble, per poi proseguire nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica con un omaggio a Ry?ichi Sakamoto della Brussels Philharmonic diretta da Dirk Brossé che esegue alcune delle sue più celebri composizioni per il cinema e, al MAXXI, con il film “Opus” di Neo Sora che ritrae il profondo rapporto del Maestro con la musica nella sua ultima esibizione per il pubblico. Sempre nella Cavea, il coreografo Rachid Ouramdane insieme al Ballet du Grand Théâtre de Genève e alcuni grandi funamboli contemporanei costruisce “Outsider”, la sua nuova pièce sulle note di Julius Eastman. Infine, chiude il programma en plain air del REF24 “Tucidide. Atene contro Melo” di e con Alessandro Baricco insieme a Giovanni Sollima, Enrico Melozzi e i 100 Cellos.
Il REF ritorna all’Auditorium Conciliazione con la coreografa Sasha Waltz che si confronta con la “Sinfonia n.7” di Beethoven e al Teatro Argentina per un percorso tra musica e scena con “Voice Noise” di Jan Martens, “Close Up” di Noè Soulier in dialogo con J.S. Bach eseguito dall’ Ensemble il Convito, Filippo Andreatta che porta in scena insieme all’ensemble Sentieri Selvaggi “Music for 18 Musicians” di Steve Reich nell’opera “Nuvolario” e Gorges Ocloo che nel suo “The Golden Stool” crea una afrOpera tra memoria, tradizioni e confronto con il repertorio lirico occidentale.
Nel programma musicale del REF convivono i concerti dell’ensemble Neue Vocalsolisten con le musiche di Oscar Bianchi, Ondrej Adamek e l’opera di Marcus Schmickler “Schreber songs” assieme allo Zafran Ensemble, corealizzati con l’Accademia Tedesca Villa Massimo; la band culto tedesca Einstürzende Neubauten, l’incontro tra Lorenzo Bianchi Hoesh e Amir ElSaffar, l’elettronica di Trentemøller, la sperimentazione tecnologica del compositore giapponese Keiichiro Shibuya con MUTUAL CONTROL, la performance musicale “Ascension VR” degli artisti fiamminghi Paul Boereboom e Leon Rogisstart e il progetto del Centro di Ricerca Tempo Reale fondato da Luciano Berio che costruisce in “Foosball” un concerto per calcio-balilla e musica elettronica.
Letteratura, poesia e teatro musicale s’incontrano nell’opera della compositrice italiana Silvia Colasanti che ne “L’ultimo viaggio di Sindbad” (prodotto dal Teatro dell’Opera di Roma) rilegge l’omonimo testo di Erri de Luca; della poetessa Mariangela Gualtieri, accompagnata dal pianoforte di Uri Caine e dalla tromba di Paolo Fresu nel progetto “Bello Mondo”. Tornano al REF anche i franco-catalani Baro d’evel con “Qui som?” un’ode alla creatività umana nata dal confronto con musicisti, acrobati, ceramisti e attori, mentre il regista Amos Gitai nel suo “House” (produzione de La Colline Théâtre National) ritrae il succedersi di generazioni, riflesso, quanto mai attuale, dei conflitti e delle convivenze di un intero territorio. Ambedue i progetti sono corealizzati con Fondazione Teatro di Roma. Fiction e realtà dialogano nei due spettacoli “The Making of Berlin” e “Zvidzal” del collettivo Berlin; il regista Mohamed El Khatib ritrae la forza dell’amore ne “La vie secrète des vieux” e Marlen Scholten, con un cast italo-olandese, racconta ne “Il Disperato” le difficoltà economiche di una normale famiglia. Se la compagnia messicana Lagartijas tiradas al sol ci porta nel “Centroamerica”, Taufiq Izeddiou in “Hors du Monde” elabora e coreografa la trance Sufi del Marocco mentre dalla tradizione acrobatica di Tangeri arriva l’esortazione “FIQ! Svegliati!” del Groupe Acrobatique de Tanger coreografato da Maroussia Diaz Verbèke. È Alice Ripoll a restituirci forza e tensioni del Brasile contemporaneo con due differenti creazioni: “Zona Franca” e “aCORdo” performance presentata a Villa Medici da Dance Reflections by Van Cleef & Arpels – in partnership con l’Accademia di Francia a Roma – progetto della celebre maison che torna a sostenere la grande danza del REF2024 oltre a coprodurre diverse pièce (“Biped”, “Outsider”, “Close Up”) non ultima “How in salts desert is it possible to blossom…” di Robyn Orlin e Garage Desert Ensemble. Tornano con le loro nuove creazioni, Leïla Ka con “Maldonne”, Stefania Tansini con “L’ombelico dei limbi”, Arno Schuitemaker con “30 Apparences out of darkness”. Approdano per la prima volta al REF gli Italiani Riva & Repele con “Dear Son”. Musica e cinema sono al cuore dell’omaggio dedicato al Maestro Ennio Morricone e alle sue più celebri colonne sonore dai danzatori di Aterballetto diretti dal coreografo Marcos Morau mentre, dopo dieci anni dalla sua ultima edizione, la compagnia CollettivO CineticO guidata da Francesca Pennini riallestisce “<age>” pièce costruita insieme a un cast di adolescenti. È con questa stessa attitudine che la trentanovesima edizione del REF costruisce uno specifico focus sul teatro contemporaneo italiano. Tornano al Festival, per la prima volta nella Sala Umberto (anche coproduttore dello spettacolo), Elvira Frosini e Daniele Timpano insieme allo scrittore Lorenzo Pavolini con “Tanti Sordi” un affondo sull’inimitabile figura di Alberto Sordi; al Teatro Vascello in corealizzazione e coproduzione con La Fabbrica dell’Attore la regista Lisa Ferlazzo Natoli con lacasadargilla mette in scena “Uccellini” della giovane drammaturga Rosalinda Conti; Martina Badiluzzi rilegge “Cime Tempestose” di Emily Brontë, Licia Lanera si rivolge al capolavoro “Altri Libertini” di Pier Vittorio Tondelli, per la prima volta nel programma del Festival Giorgina Pi porta in scena “Roberto Zucco” del drammaturgo francese Bernard-Marie Koltès, Massimiliano Civica si cimenta nell’allestimento di “Capitolo II” di Neil Simon, Daria Deflorian, insieme all’attrice Monica Piseddu, incontra “La Vegetariana”, romanzo che ha affermato la scrittrice coreana Han Kang nel panorama letterario occidentale mentre al Mattatoio Oscar De Summa incrocia meccanica quantistica e sentimenti. Completano questi percorsi le sezioni del REF che al Mattatoio, HUB del REF grazie alla collaborazione con l’Azienda Speciale Palaexpo, intrecciano sperimentazioni e discipline nel segno della musica pop italiana (LineUp! a cura di Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci), della ricerca tecnologica (Digitalive a cura di Federica Patti), della nuova coreografia europea (Dancing Days a cura di Francesca Manica insieme alle reti DNAppunti Coreografici e Aerowaves), del giovane teatro italiano (Anni Luce e Powered By REF a cura di Maura Teofili) e della creazione per l’infanzia (Kids & Family a cura di Stefania Lo Giudice che torna anche al Teatro Vittoria). Alla drammaturgia italiana è legato il progetto Situazione Drammatica ideato da Tindaro Granata e sviluppato all’interno del festival in rete con i premi nazionali Hystrio e Riccione mentre la seconda edizione del Premio Silvio d’Amico alla Regia, realizzato dall’Accademia con Romaeuropa, guarda all’orizzonte della scrittura scenica e come una traccia nascosta, il progetto Ghost Track, guidato dall’attrice e autrice Gioia Salvatori, propone momenti dedicati alla scrittura, al cantautorato e alla poesia estemporanea italiana e si affianca alle serate di Maker Faire.
Riprende la partnership con il Teatro Ateneo de l’Università La Sapienza grazie al nuovo lavoro di Claudia Castellucci “Sahara” e si consolidano i percorsi di formazione e sperimentazione dedicate agli studenti con l’Accademia Nazionale di Danza, l’Accademia di Belle Arti di Roma, RUFA, Nuova Accademia di belle Arti – NABA e le attività del progetto Design Talks e continuano in città le collaborazioni con realtà musicali indipendenti come Fischio, Miniera, Alcazar e Siamo Palazzo. Ad Alva Noto e Christian Fennesz è affidata la chiusura di questa edizione del Festival con il progetto originale “Continuum” dedicato alla sperimentazione elettronica di Ry?ichi Sakamoto che conclude anche il percorso di omaggi che rendiamo quest’anno a questo grande artista. Dialogo, confronto, incontro costituiscono la trama del nostro Festival e lo rendono possibile. Sono le parole e le azioni concrete che rendono vive le opere degli artisti, e che condividiamo con una rete straordinaria di collaborazioni a Roma, in Italia, in Europa e nel mondo, che è quanto di più prezioso abbiamo in questo momento e a cui va il nostro sincero ringraziamento.
Fabrizio Grifasi – Direttore Generale e Artistico Fondazione Romaeuropa
Merce Cunningham
Gavin Bryars Ensemble
Ballet de l'Opéra de Lyon
Teatro dell’Opera di Roma - Teatro Costanzi
Dirk Brossé
Sala Santa Cecilia - Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo
Ballet du Grand Théâtre de Genève
Cavea - Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
Giovanni Sollima
Enrico Melozzi
100 Cellos
Stefania Rocca
Valeria Solarino
Cavea- Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
Ludwig van Beethoven
Diego Noguera
Auditorium Conciliazione
Yves Degryse
Mattatoio
Bart Baele
Yves Degryse
Cathy Blisson
Mattatoio
Paolo Fresu
Uri Caine
Improvvisazione a tre voci
Teatro Argentina
Marleen Scholten
Mattatoio
Francesca Pennini
MAXXI -Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo
Teatro Argentina
SANTAMAREA
Mattatoio
Mattatoio
Teatro 2 - Galleria delle Vasche - Cellette
Mattatoio - Teatro 1
Francesca Pennini
Teatro India
AKA5HA
Mattatoio
Mattatoio
Mattatoio
Mattatoio - Teatro 3
Mattatoio
Mattatoio
Laboratorio di stampa per bambini
Mattatoio
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
Michele Altamura
Gabriele Paolocà
Nicola Lagioia
Teatro Argentina
Mattatoio
Mattatoio
Lorenzo Pavolini
Teatro Sala Umberto
Mattatoio
Gioia Salvatori + Simone Alessandrini
Mattatoio
Mattatoio
Mattatoio
Mattatoio
Gioia Salvatori + Simone Alessandrini
Mattatoio
Gioia Salvatori + Simone Alessandrini
Mattatoio
La Colline Théâtre National di Parigi
Teatro Argentina
Trasformazioni artistiche tra poesia, scienza e nuove tecnologie
Mattatoio
Rosalinda Conti
Teatro Vascello
Sala Petrassi - Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
Leon Rogissart
Paul Boereboom
Arturo Den Hartog
Marie van Luijk
Mattatoio
Azione sonora partecipata per una pluralità di giocatori di calcio-balilla e live electronics
Mattatoio
Mattatoio
Mattatoio
Il fenomeno della voce tra immateriale e carnale
Mattatoio
Biagio di Micco
Giulia Ciappi + Walter Maiorino + Andreaelisa Sausa + Eleonora Scarponi
Accademia di Belle Arti di Roma, sede Campo Boario (Aula8b)
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Mattatoio
GRIP
Teatro Argentina
Mattatoio
Mattatoio
Mattatoio
Mattatoio
Mattatoio
Mattatoio
Pier Vittorio Tondelli
Teatro Vascello
CNDC - Centre national de danse contemporaine Angers
J.S. Bach
Ensemble il Convito
Maude Gratton
Teatro Argentina
Luca Micheletti
Erri de Luca
Enrico Pagano
Teatro Dell'Opera - Teatro Nazionale
Mattatoio
Mattatoio
Mattatoio
Toneelhuis
LOD muziektheater
Opera Ballet Flanders
Or the Story of Nana Yaa Asantewaa
Teatro Argentina
Mattatoio
Mattatoio
Emily Brontë
Teatro Vascello
Mattatoio
Mattatoio
Sentieri selvaggi
OHT - Office for a Human Theatre
Filippo Andreatta
Teatro Argentina
Mattatoio
Nuovo Teatro Ateneo
Teatro Vascello
Filippo Andreatta
Mattatoio
Marcos Morau
Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto
Teatro Argentina
Teatro Vittoria
Bluemotion
Bernard-Marie Koltès
Teatro Vascello
Mattatoio
Han Kang
Teatro Vascello
Lino Guanciale
Gianmarco Saurino
Mattatoio
Mattatoio
ovvero dell’educazione fisica delle fanciulle
Mattatoio - T1
Alessandro Paschitto
SESSO
Mattatoio
Gioia Salvatori + Simone Alessandrini
Mattatoio
Mattatoio
Federico Pascucci + Giacomo Serino
Gioia Salvatori + Simone Alessandrini
Mattatoio
Gioia Salvatori + Simone Alessandrini
Mattatoio
Mattatoio
Mattatoio
Teatro Vascello
Grand Salon - Villa Medici
Compagnia Mòra
Teatro Ateneo - La Sapienza
Mattatoio
Mattatoio
Mattatoio
Mattatoio
Roberto Abbiati
Mattatoio
Auditorium Parco della Musica
Oscar Bianchi
Carola Bauckholt
Ondrej Adamek
Gordon Kampe
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
Teatro Vascello
Neue Vocalsolisten
Zafraan Ensemble
(Don’t Wake Up daddy)
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone - Teatro Studio Gianni Borgna
Maroussia Diaz Verbèke
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone - Sala Petrassi
Neil Simon
Teatro Vascello
Mattatoio
Mattatoio
Roberto Abbiati
Mattatoio
Mattatoio
Garage Dance Ensemble
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone - Sala Petrassi
Mattatoio
Christian Fennesz
In the spirit of Ryuichi Sakamoto
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone - Sala Santa Cecilia