Cinismo, sarcasmo, sberleffo spesso sono usati dal teatro come strumenti per decifrare la realtà, anche le più dolorose e inquietanti: è il caso del Black Reality ciclo di spettacoli dedicato all’immigrazione e inventato da Gianluca Riggi e Valerio Gatto Bonanni, che con “L’attesa” giunge alla sua seconda edizione.
L’ispirazione iniziale di Riggi e Gatto Bonanni è arrivata dal reality show televisivo, trasformato in qualcosa di teatrale senza farsi fagocitare dal mezzo, e focalizzato sull’immigrazione. Per dare carne e sangue a questa idea hanno scelto di portare sul palcoscenico un gruppo di immigrati, con cui hanno dato vita a un laboratorio teatrale, dove spunti e testi preesistenti potessero liberamente espandersi in una scrittura scenica creata sul vissuto.
Così Black Reality porta in scena una decina di migranti che si contendono la cittadinanza italiana di fronte a un pubblico voyerista e partecipe: la prima edizione del 2012 era dedicata al viaggio, per molti immigrati un’odissea, mentre questa seconda ha come tema L’attesa.
Per il migrante è la condizione straniante di chi sempre aspetta: un permesso di soggiorno, un lavoro, un tetto, un foglio di via, una banalissima telefonata o il temutissimo rimpatrio coatto. Un’incertezza generatrice di quello che possiamo definire non solo un pensiero debole, ma di un pensiero corto, di vite dipendenti da quel che accade o potrebbe accadere, dove memoria, desiderio, futuro, perdono significato. Un reality condotto con humour nero, con l’obiettivo di scrostare la realtà dai luoghi comuni, metterli alla berlina anche attraverso i mezzi della satira e dell’avanspettacolo, irridere senza troppi complimenti la pretesa di tanti spettatori di sentirsi con la coscienza a posto, invitare il pubblico a pensare. D’altra parte questo spettacolo che tanto ambisce a essere politicamente scorretto, grazie al suo laboratorio teatrale, all’impegno e alla disciplina delle prove, alle repliche in calendario rischia di diventare già di per sé una alternativa all’attesa.
idea e regia di VALERIO GATTO BONANNI, GIANLUCA RIGGI
con Flavio Ciancio, Valerio Malorni Camilla Bertini, Cristiana Vaccaro, Gladys Stephen, Mohamed Alimarouf, Shakhawat, Hossain, Mohamed Kamara, Mabel Igbinedion Obasuyi, Simo El Idrissi, Adil El
Gaadiri, Ishtiaq Khan
preparazione ritmica Alessio Brugiotti
aiuto regia e scene Federica Fiorenza e Francisco Garcia
luci Rocco Giordano
grafica Bruno Valente
ufficio Stampa Bendetta Cappon
in collaborazione con Provincia di Roma – Arci Malafronte
produzione TEATRO FURIO CAMILLO, SEMIVOLANTI, Fondazione Romaeuropa