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1 Gennaio 2011

ArchivioINmovimento


ArchivioINmovimento

Il progetto archivioINmovimento nasce nel 2011 in occasione della presentazione pubblica del riordino dell’Archivio della Fondazione Romaeuropa e si articola in:

a. attività di archiviazione, ricerca e scambio;
b. attività di presentazione di volumi che incrociano le tematiche artistiche contemporanee come il processo creativo in un’opera d’arte, la questione della memoria e del repertorio contemporaneo, l’incorporazione e la trasmissione oggi in campo coreutico,  i grandi e i piccoli protagonisti del XXI secolo;
c. attività di proiezione di documentari, film di danza.

Da queste attività nascono percorsi di approfondimento e progetti dedicati aperti a studenti universitari e amatori. Dal 2011 ad oggi i volumi presentati:
• Presentazione del volume edito da UTET, Ricordanze. Memoria in movimento e coreografie della storia a cura di Susanne Franco e Marina Nordera. In presenza delle curatrici, tra immagini e concetti, sono snocciolate questioni chiave relative il complesso rapporto fra danza e memoria, tema portante della pubblicazione che a una introduzione generale teorico-metodologica affianca sei sezioni tematiche. Le sei sezioni affidate a un gruppo internazionale di studiosi, affrontano alcuni degli aspetti della relazione tra danza e memoria: archivio ed esperienza; incorporazione; eredità rappresentate; sulle tracce; oblio, assenza e rimozione; trasmettere.  Laboratorio abbinato: “archivioINmovimento|dinamizzare la storia”.
• Presentazione del testo edito da Marsilio, Choreographic Collision a cura di Stefano Tomassini. Dall’esperienza di Choreographic Collision – progetto permanente di ricerca coreografica, ideato e organizzato da Viviana Palucci e Manola Bettio sotto la direzione artistica di Ismael Ivo, in un contesto fortemente strutturato come quello veneziano della Biennale Danza – prende corpo questa istantanea editoriale, articolata in due sezioni, la prima disporre/dispositio relativa il biennio di ricerca 2007/2008 e la seconda agire/action sul biennio di ricerca progressiva 2009/2010. Laboratorio abbinato: “archivioINmovimento|fissare il contigente”.
•  presentazione del libro Virgilio Sieni di Vito Di Bernardi, in presenza dell’autore, introduce Ada D’Adamo. «Sentivo l’attrazione verso l’happening, la body art, verso tutto quel mondo che si avvicinava a un nuovo concetto di corpo», con queste parole Virgilio Sieni ci fa comprendere come egli si avvicini sempre di più all’idea di un necessario coinvolgimento corporeo dell’artista all’interno della sua opera visiva e architettonica. Con Sieni lo spazio dell’opera e lo spazio del corpo si confrontano e ciò lo conduce, in un secondo momento, a intendere la coreografia come oikos, casa, ambiente, architettura vivente; per lui la poetica e la trasmissione del gesto sono una pratica sociale. Attualmente la compagnia di Virgilio Sieni è una delle principali realtà coreografiche italiane, legata ai più importanti teatri e festival europei. Laboratorio abbinato: “archivioINmovimento|visioni del nostro presente”.
• Presentazione del volume Storia della danza italiana. Dalle origini ai giorni nostri alla presenza del curatore José Sasportes e Leonetta Bentivoglio. Fino a tempi recenti, la storia del balletto è stata scritta attribuendo alla Francia, e più precisamente a Parigi, la funzione di centro di irradiazione; il vero motore di questa forma d’arte era però in Italia, paese che ha svolto un ruolo fondamentale nel contesto del balletto europeo. Questo volume, scritto da un gruppo di specialisti sotto la cura di José Sasportes, sposta il punto di osservazione e attraverso l’aggiornamento delle ricerche e una felice capacità di sintesi traccia il percorso di sei secoli di danza teatrale italiana, accorpando tutta l’informazione giudicata utile al cultore delle arti, sia esso interprete sia spettatore. Una storia necessaria per comprendere la storia del balletto in Europa e nel mondo, ricca di avvenimenti e personaggi importantissimi e oggi quasi dimenticati. Il volume contiene i contributi di Ornella Di Tondo, Rita Maria Fabris, Maurizio Padovan, Francesca Pedroni, Silvia Poletti, Rita Zambon. Laboratorio abbinato: “archivioINmovimento | dinamizzare la storia”.
• Presentazione del volume edito da Editoria&Spettacolo, Il corpo insorto nella pratica performativa di Habillé d’Eau alla presenza di Silvia Rampelli, Ada D’Adamo e Paolo Ruffini. Laboratorio abbinato: “archivioInmovimento | visioni dal nostro presente”.
• Presentazione del volume edito da L’Epos, Bill T. Jones alla presenza dell’autrice Alessandra Nicifero, Donatella Bertozzi e Bill T. Jones. Laboratorio abbinato: “archivioInmovimento | visioni dal nostro presente”.
Proiezioni di documentari e film di danza dal 2011 ad oggi:
• Proiezione del film A Boy Inside The Boy di e con Saburo Teshigawara [JP] cast Takeya Teshigawara, Rihoko Sato, Riichi Kami. Un nuovo film di Saburo Teshigawara – con la partecipazione straordinaria dello stesso Saburo e di Rihoko Sato – girato tra Giappone e Italia. Le riprese italiane si sono svolte a Civitanova Marche e in tutta la regione Marche – dal Palazzo Ducale di Urbino al Castello di Lanciano di Castel Raimondo – lo scorso agosto in occasione del festival Civitanova Danza. La storia è narrata attraverso gli occhi di un ragazzo, che vaga tra sogno e realtà. La quotidianità della sua vita si trasforma in un mondo surreale grazie alla particolare sensibilità che solo la fanciullezza può dare.
• Proiezione del documentario Alla ricerca del Paradiso. Incontro con Emio Greco e Pieter Scholten della serie DANZA IN SCENA. Ideazione e regia Francesca Pedroni. Dal 2008 al 2011 Classica tv ha prodotto cinque programmi dedicati al lavoro che il coreografo Emio Greco e il regista Pieter Scholten con la loro compagnia di danza di Amsterdam hanno compiuto ispirandosi alla Divina Commedia di Dante. L’ultimo è dedicato all’ideazione e all’allestimento dello spettacolo you PARA | DISO che Greco e Scholten hanno presentato in prima nazionale a TorinoDanza Festival nel settembre 2010. Hell, il primo spettacolo della serie, era l’Inferno come stato della mente, un precipizio della carne ballato sulle note della Quinta di Beethoven. Il dittico Popopera/In Visione era il Purgatorio, la sensazione di stare in bilico su un crinale tra peccato e purificazione. Ora con you PARA | DISO si è giunti alla tappa finale, un viaggio incandescente che ruota intorno a un decalogo di parole. Fiducia, purezza, inumanità, esclusività, cosmo, generosità, infinito, futuro, divinità, anima: dieci termini che i due artisti hanno affidato ai loro danzatori per esplorare il Paradiso, un decalogo scandito dalle immagini bianchissime dell’artista giapponese Kazuki Takamatsu. Visione utopica, spaventosa, magnifica.
• Proiezione del documentario Cuocere il mondo. Incontro con Raffaella Giordano. Documentario della serie Danza in Scena/ Ideazione e interviste Francesca Pedroni/ Regia Amerigo Daveri. Raffaella Giordano è un’artista dal segno intimo, profondamente interiorizzato.  Nei primi anni Ottanta, giovanissima, partecipò con altri italiani della sua generazione all’avventura tutta veneziana del Teatro Danza La Fenice Carolyn Carlson, una compagnia che marcò in modo significativo lo sviluppo successivo della coreografia italiana. Sciolto il gruppo di Carlson, Giordano insieme agli altri fondò il collettivo Sosta Palmizi: il loro primo spettacolo si intitolava Il Cortile e incantò con il suo vento di novità la critica teatrale di allora, aggiudicandosi un Premio Ubu. Da allora è passato molto tempo, ma Giordano ha mantenuto costante il suo interesse verso la verità dello stare in scena, la verità della presenza.  Il documentario di Danza in Scena ha il suo cuore in uno dei lavori più recenti di Giordano: Cuocere il mondo ispirato emotivamente all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. Uno spettacolo in cui in gioco è innanzitutto l’umanità dei rapporti, la relazione con l’altro. Lavoro pittorico e materico, da leggersi attraverso l’attenzione ai dettagli, ai palmi della mani, agli sguardi, agli oggetti. Un centro da cui si è partiti per ripercorrere la strada di questa artista amata da Carlson come da Pina Bausch, con estratti da più di un suo titolo tra cui il pluripremiato Quore.
• Proiezione del film Pina di Wim Venders alla presenza di Pippo del Bono in dialogo con il pubblico.

Tutti i volumi presentati e i filmati proiettati durante il progetto archivioINmovimento sono conservati nell’Archivio della Fondazione Romaeuropa e consultabili in sede. Nel giugno del 2014 il progetto archivioINmovimento con il convegno “archivINmovimento: Come condividere, promuovere e rendere fruibili gli archivi coreutici oggi?”, a distanza di quattro anni dalla sua nascita, getta le basi di una riflessione condivisa sul valore degli archivi oggi e della loro fruibilità con realtà storiche del panorama italiano come il Coreografo Elettronico, Riccione TTVV, Cro.me e l’eccellenza francese rappresentata da Numéridanse.