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Saburo Teshigawara

Double District


Double District

Artista visivo oltre che coreografo e danzatore, Saburo Teshigawara mostra in Double District un approccio totalizzante alla tecnologia, usata per costruire un universo a sé stante, dove l’arte scenica e l’installazione si fondono.Il titolo si apre a numerosi ed emblematici riferimenti: secondo i creatori prima di tutto ai due “distretti visivi, dell’occhio destro e dell’occhio sinistro” che il cervello umano ricompone in una immagine illusoria che rappresenta la realtà. La particolare fisiologia della visione umana permette di creare altre illusioni attraverso tecniche quali il 3D, gli ologrammi, la realtà virtuale e così via.Teshigawara ha creato Double District proprio per uno di questi ambienti tecnologici, e in particolare per The Virtual Room di Sarah Kenderdine e Jeffrey Shaw, un apparato in grado di creare appunto una stanza virtuale in tre dimensioni. L’altissima definizione di questa installazione –a Roma in un allestimento su una parete–, rende la presenza in video dei due danzatori, Thesigawara e Kei Miyata, una percezione di “fisica” illusorietà. Così i due danzatori, altrettanti distretti di fisicità diverse, e i due mondi, o se vogliamo distretti separati di interpreti e spettatori infrangono l’illusione della quarta parete del palcoscenico, in una illusionistica quanto realistica percezione di prossimità. La distruzione e il contemporaneo moltiplicarsi delle illusioni in Double District, vuole mostrare come queste siano la vera realtà.

 

Saburo Teshigawara, danzatore/coreografo/direttore, esordisce nel 1981 con KARAS. Riceve crescente attenzione nel campo delle arti visive per diverse partecipazioni (Light Behind Light, Fragments of Time and Double District), films/videos (T-City , A Tale Of e Friction of Time Perspective Study vol.2) così come per le scenografie, costume e luci delle sue performance. La sensibilità per la plasticità dei corpi, il senso compositivo, il controllo degli spazi e dei movimenti della danza, si fondono per creare un mondo unico che unito all’interesse per la musica hanno portato l’artista a creare lavori site-specific e collaborazioni di vario genere.