Nata ad Atene ma residente a Berlino la coreografa e performer Kat Válastur si è imposta all’attenzione internazionale con una ricerca centrata sulle influenze e gli effetti che le attuali condizioni tecnologiche, ambientali e politiche esercitano sul corpo e sulle possibilità della danza. In parte concerto in parte pièce coreografica Rasp Your Soul inaugura la serie The Straggered Dances of Beauty nata per rileggere la mitologia come strumento per rispondere alle questioni del presente. E proprio un essere mitologico sembra abitare la scena: è un umanoide con una “pelle sensibile” che attraverso i suoi movimenti rielabora le rovine del linguaggio e della cultura digitale capitalista traformandole in un mantra di gesti precari, sussurri gergali, interruzione della voce e cinetica molecolare. Válastur dà vita ad uno spazio post-mitologico e attraverso la pelle sensibile della “creatura” che lo abita ci invita a riflettere sul nostro essere di carne e ossa.
Crediti
Ideazione, coreografia, scrittura e articolazione: Kat Válastur / Performance: Enrico Ticconi/ Set design e scultura: Leon Eixenberger / Light Design e Light Objects: Martin Beeretz / Sound Design – Musica: Bryan Eubanks / Suoni addizionali: Kat Válastur / Assistente alla coreografia e alla produzione: Giulia Amici / Costumi: Kat Válastur / Assistente ai costumi: Sofia Vannini
Crediti di Produzione
Stampa e produzione: björn & björn/ Tournee e distribuzione HAU Hebbel am Ufer: Nicole Schuchardt
Produzione: Kat Válastur / Coproduzione: HAU Hebbel am Ufer, Onassis Cultural Foundation, Theater Freiburg, Kunstencentrum STUK Leuven, Stichting Châtel sur Place Amsterdam / Finanziato da: Berlin Senate Department for Culture and Europe e dal NATIONAL PERFORMANCE NET (NPN)/ Coproduzione danza finanziata dal Federal Government Commissioner for Culture and the Media / Con il supporto di: TATWERK | Performative Forschung, Uferstudios, Tanzfabrik Berlin and ada Studio / Presentato nell’ambito di [DNA] Departures and Arrivals con il supporto di Culture Programme of the European Union
Con il sostegno del Goethe-Institut