Il ritorno di Jan Martens al Romaeuropa Festival è un inno alla ribellione, alla disobbedienza civile, alla resistenza, alla marcia verso il progresso. Il coreografo fiammingo, riconosciuto internazionalmente come uno dei protagonisti della danza contemporanea, porta in scena una società in miniatura, un gruppo eterogeneo di performer, professionisti e non professionisti tra i 16 e i 69 anni di età. Ognuno di loro cerca la propria voce all’interno della danza, un linguaggio adeguato per rivendicare il proprio posto sul palco ma senza sottrarlo agli altri. Riferendosi ad una brutale dichiarazione del presidente cinese Xi Jinping («Ogni tentativo finirà con corpi schiacciati e ossa frantumate»), facendo proprie musiche di protesta composte in epoche diverse (da Henryk Górecki a Max Roach, da Abbey Lincoln a Kae Tempest), Martens assorbe nella danza i linguaggi violenti che caratterizzano le comunicazioni e le estreme polarizzazioni dei nostri giorni invitando i suoi performer a liberarsi da ogni dogma, ad intessere relazioni orizzontali, ad essere se stessi, nell’arte come nella vita. Esteticamente rigoroso, minimale, geometrico e nonostante questo inguaribilmente romantico, il coreografo continua la sua esplorazione dell’animo umano orientando il suo sguardo alla dimensione della folla.
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Bio
Nato nel 1984 in Belgio, Jan Martens è attivo sulla scena coreografica internazionale dal 2010, anno in cui ha dato vita alla sua prima creazione, succeduta da regolari tournée in tutto il mondo. A nutrire il suo lavoro è la convinzione che ogni corpo abbia qualcosa da dire e che questa comunicazione diretta si esprima attraverso forme trasparenti e semplici. La creazione artistica è per lui un santuario in cui la nozione di “tempo” diviene nuovamente tangibile, uno spazio per la contemplazione, per l’osservazione e per la riflessione.
Per raggiungere questo risultato, Martens non si è dedicato alla creazione di uno specifico linguaggio di movimenti ma si è appropriato e ha riusato idiomi esistenti provenienti dai contesti più disparati al fine di far emergere attraverso la loro fusione nuove idee. In ogni suo nuovo lavoro il coreografo cerca di ridisegnare la relazione tra pubblico e performer. Ne sono esempio: I CAN RIDE A HORSE WHILST JUGGLING SO MARRY ME (2010, la sua prima creazione, il ritratto di una generazione di giovani donne in una società dominata dai Social Network), A SMALL GUIDE ON HOW TO TREAT YOUR LIFETIME COMPANION (2011, lavoro selezionato da Aerowaves 2011), SWEAT BABY SWEAT, la trilogia dedicata alla bellezza non convenzionale composta da BIS (2012), LA BETE (2013) e VICTOR (2013) e ancora THE DOG DAYS ARE OVER (2014, performance incentrata sul movimento del salto), ODE TO THE ATTEMPT (2014), la performance/esperimento sociale creata in collaborazione con Lukas Dhont THE COMMON PEOPLE (2016) e l’ipnotico RULE OF THREE (2017) nato dalla collaborazione con il Sound Artist Americano NAH e presentato per la prima volta al deSingel di Antwerp di cui Martens è artista associata dal 2017. Proprio questo spettacolo è stato nominato dal Zwaan (Swan), uno die più importanti premi di danza olandesi come “la produzione di danza più impressionante del 2018”. Tra le seguenti produzioni : PASSING THE BECHDEL TEST (realizzato in collaborazione con 13 ragazzi e fABULEUS), lostmovements e any attempt will end in crushed bodies and shattered bones.
Oggi Martens sta preparando il debutto (previsto per il 19 Luglio 2022) di FUTUR PROCHE un lavoro nato in collaborazione con Opera Ballet Vlaanderen di cui sarà artista associato dalla prossima stagione. Nel 2014 il coreografo ha inoltre dato vita, insieme a Klaartje Oerlemans, alla piattaforma GRIP basata ad Anversa e a Rotterdam con la quale produce e distribuisce il suo lavoro e supporta quello di Cherish Menzo, Steven Michel e (a partire dal 2023) Femke Gyselinck. GRIP è supportata dal Governo Fiammingo.
Crediti
Coreografia: Jan Martens
Danzatori: Ty Boomershine, Truus Bronkhorst, Jim Buskens, Zoë Chungong, Piet Defrancq, Naomi Gibson, Kimmy Ligtvoet, Cherish Menzo, Steven Michel, Gesine Moog, Dan Mussett, Wolf Overmeire, Tim Persent, Courtney May Robertson, Laura Vanborm, Loeka Willems and – alternating – Pierre Bastin, Georgia Boddez, Zora Westbroek, Lia Witjes-Poole [on tour], Abigail Aleksander, Maisie Woodford, Simon Lelievre, Solal Mariotte [understudies] e Baptiste Cazaux [original cast member]
Assistenza artistica: Anne-Lise Brevers
Progetto illuminotecnico: Jan Fedinger
Assistenza Progettazione Illuminotecnica: Vito Walter
Costumi: Cédric Charlier
Assistenza alla progettazione dei costumi: Alexandra Sebbag e Thibault Kuhn
Occhio esterno: Marc Vanrunxt, Renée Copraij, Rudi Meulemans e Siska Baeck
Testo: estratto da SPRING by Ali Smith. Copyright © 2019, Ali Smith, used by permission of The Wylie Agency (UK) Limited
Musica: “Concerto pour Clavecin et Cordes Op 40” Réf Im: 108884 Musique de Henryk Mikolaj Górecki © PWM Editions représenté par Alphonse Leduc Editions Musicales ;
“People’s Faces” scritto da Kae Tempest e Dan Carey © Published and Administered by Domino Publishing Company Limited (50%) and MANATA LTD Administrated by Warner/Chappell Music Belgium N.V. (50%) ;
“Triptych: Prayer/Protest/Peace” scritto da Maxwell Roach © Published by Milma Publishing Company Administered by Kobalt Music Publishing Limited.
Direzione Tecnica: Michel Spang
Tecnici: Michel Spang e Valentijn Weyn o Bart Van Hoydonck/Nele Verreyken
Direttore di produzione: Sylvie Svanberg
Assistenza alla produzione: Marie Luyten (internship) e Saskia Vervoort
Direzione aziendale: Klaartje Oerlemans
Supporto commerciale: Ruud Van Moorleghem, precedentemente: Lotte De Mont
Comunicazioni: Sam Loncke
Fotografia: Phile Deprez
Progetto grafico: Luis Xertu
Trailer e teaser: Paul Sixta, Stanislav Dobak en Jan Fedinger
Crediti di Produzione
Produzione: GRIP
In collaborazione con: Dance On Ensemble
Distribuzione internazionale: A Propic / Line Rousseau and Marion Gauvent
Coproduzione: DE SINGEL (Antwerp, BE), Theater Freiburg (DE), Sadler’s Wells (London, UK), Julidans (Amsterdam, NL), Festival d’Avignon (FR), Le Gymnase CDCN Roubaix Hauts-de-France (FR), Norrlandsoperan (Umeå, SE), La Bâtie – Festival de Genève & l’ADC – Association pour la Danse Contemporaine Genève (CH), tanzhaus nrw (Düsseldorf, DE), Le Parvis Scène Nationale Tarbes-Pyrénéés (Tarbes, FR), La Danse en grande forme (Cndc – Angers, Malandain Ballet Biarritz, La Manufacture – CDCN Nouvelle-Aquitaine Bordeaux – La Rochelle, CCN de Caen en Normandie, L’échangeur – CDCN Hauts-de-France, CCN de Nantes, CCN d’Orléans, Atelier de Paris / CDCN, Collectif Fair-e / CCN de Rennes et de Bretagne, Le Gymnase | CDCN Roubaix | Hauts-de-France, POLE-SUD CDCN / Strasbourg and La Place de La Danse – CDCN Toulouse Occitanie) and Perpodium
Con il supporto di: De Grote Post (Ostend, BE), Charleroi Danse (BE), CCNO – Centre Chorégraphique National d’Orléans in collab. with la Scène nationale d’Orléans (FR) and December Dance (Concertgebouw and CC Brugge)
Con il sostegno finanziario di: the Flemish Government, the city of Antwerp, Tax Shelter of the Belgian Federal Government and Cronos Invest
Ringraziamenti: Mr. Jean Chabert (STANLEY/STELLA), Wannes Labath, Nadine Scheuer and de! Kunsthumaniora