DISTANTIA è un progetto multimediale audiovisivo presentato in forma di concerto. Costruito dall’assemblaggio di immagini satellitari, visualizzazioni elaborate grazie a modelli di machine learning e spazi virtuali generati dall’analisi delle informazioni recuperate dai satelliti, il progetto è un tentativo di rappresentazione allegorica dell’osservazione mediata dalla distanza.
Il satellite osserva le forme intricate e affascinanti del nostro pianeta, ne restituisce differenti rappresentazioni grazie alle quali possiamo ricavare informazioni complesse rimanendo un osservatorio selettivo, in cui la bellezza della natura e degli insediamenti nasconde spesso i coni d’ombra del reale. Il suono invece, generato da algoritmi di machine learning addestrati da dataset personali che emergono come un coro che racconta e comunica con urgenza quello che l‘osservazione selettiva del satellite non può rappresentare.
Bio
Franz Rosati è musicista, artista digitale e conferenziere. Usa le tecnologie digitali e software personalizzati come base per la sua produzione artistica, articolata in differenti formati: dai concerti audiovisivi, alle installazioni video, alla software art fino ad opere d’arte stampate. Da diversi anni Franz Rosati esplora un ampio spettro di output estetici che vanno dal minimalismo wireframe procedurale e generativo a rendering 3D in tempo reale, passando dalla creazione di creature virtuali autonome come Machine and Structure o Pathline, all’esplorazione di paesaggi distopici. La sua produzione include opere d’arte digitali come Latentscape, Hyletics, Map of Null, Machine & Structure, esposte in eventi internazionali e festival, sotto forma di opere d’arte digitale contemplativa che può essere adattata a grandi schermi, proiezioni video o ledwall ospitate da gallerie e piattaforme come NIIO, Framed*, ARTPOINT, Dong Gallery, NEAL Digital Gallery, The OUTPUT, Sedition Art, Mana. Ha presentato diversi concerti audiovisivi in festival musicali e di arti digitali come Romaeuropa, Les Bains Numerique, 90dB, ADAF, Sònar CCCB o in famigerati club orientati alla musica sperimentale, elettronica, techno come l’OHM di Berlino, dove l’aspetto cinematografico e narrativo si fonde con quello estemporaneo, portando in ogni replica elementi nuovi e imprevedibili, grazie all’uso di tecniche di generazione procedurale e interattiva di suoni e immagini.
Suono e musica sono elementi centrali nel suo lavoro. Nelle differenti declinazioni il suono è sempre il risultato di un profondo processo di trasfigurazione di sorgenti acustiche provenienti dal regno degli archi e degli strumenti a pizzico con una particolare attenzione alla musica barocca, classica e popolare. Esperto nell’uso di linguaggi di programmazione e ambienti come C’74 Max e Derivative TouchDesigner, Rosati ha creato la sua musica e le sue opere a partire dallo sviluppo di software, nei quali la sperimentazione tecnologica diventa uno strumento per esaltare le emanazioni percettive delle opere d’arte aggiungendo strati organici. Coniuga la sua attività artistica con la composizione di musiche e sound design per il teatro e le opere visive ed è docente in sistemi interattivi e corsi di sound design presso IED Istituto Europeo di Design, Conservatori di Musica e Università in Italia e all’estero, mentre tiene seminari sull’arte e la tecnologia in diversi festival ed istituzioni.