Il gran finale della trentasettesima edizione del Romaeuropa Festival rappresenta la rara opportunità di scoprire uno dei massimi capolavori del XX secolo: Einstein on the beach, il grande classico della seconda metà del Novecento scritto da Philip Glass. Mai eseguita a Roma, l’opera viene presentata nella sua versione musicale interpretata integralmente da musicisti dell’ensemble belga Ictus, accompagnati dal coro barocco Collegium Vocale Gent e dall’acclamata Suzanne Vega nel ruolo di narratrice. «Presentiamo un approccio musicale puro all’intera partitura della leggendaria opera Glass/Wilson in cui le parti strumentali e canore virtuose e la struttura cristallina del pezzo sono esaltate da un approccio site-specific e da un sofisticato sound design» racconta l’ensemble «Il fulcro di questa produzione è la partitura musicale stessa e il suono musicale del libretto. Optiamo per un’esibizione di lunga durata (molto vicina alla partitura completa composta per l’opera vera e propria). In questo modo vogliamo creare un bagno sonoro minimalista di oltre 3 ore di durata che si ricollega alla freschezza e alla radicalità del primo minimalismo (…) Sarà la creazione musicale stessa ad essere esposta. Mostreremo le musiciste e i musicisti al lavoro, in un tempo e uno spazio condivisi con il pubblico, strutturato dalla musica stessa. Li vedremo eseguire parti diverse della composizione da diverse posizioni del palco, circonderanno il pubblico e trasformeranno la sala di concerto in un ambiente visivo e uditivo immersivo». Duecento minuti di musica rappresentano una vera e propria sfida fisica e mentale per i musicisti coinvolti, disegnando un tempo e uno spazio di condivisione con il pubblico, strutturato dal suono ma caratterizzato da una fruizione libera e personale. Con la scenografia dell’artista Germaine Kruip, questa versione di Einstein on the Beach cancella, infatti, il divario tra platea e palcoscenico: le porte del teatro saranno aperte per tutta la durata della performance permettendo agli strumentisti di muoversi sul palco e al pubblico di entrare ed uscire liberamente dalla sala.
ATTENZIONE
Einstein on the Beach si inscrive nella breve e ricca storia dell’anti-opera.
La disgiunzione testo-musica ne è la regola. I cori non cantano altro che il nome delle note secondo il sistema latino (do re mi fa sol…) o i numeri in inglese (uno due tre…). Il libretto stesso – sempre parlato, mai cantato – è stato scritto in corso d’opera dalla ballerina Lucinda Childs, dall’attore Samuel Johnson e, soprattutto, dal poeta autistico Christopher Knowles. Esso consiste di un insieme di testi poetici affidati a interpreti (qui, in questo caso specifico, alla sola Suzanne Vega) e suscettibili di diverse combinazioni. Parte di esso dovrà essere recitato a velocità elevata, senza favorire la comprensione, per le sole qualità musicali e strutturali del discorso. “È uno spettacolo codificato come la musica. Come una cantata o una fuga, procede per combinazioni di pensieri ripetuti e variazioni”, ha osservato Bob Wilson, co-autore e primo regista dell’opera. Coerentemente con questo spirito, le traduzioni dei testi dell’opera non saranno proiettate durante lo spettacolo, ma proposte per la lettura al pubblico attraverso questa brochure.
RASSEGNA STAMPA WEB
Crediti
Musica: Philip Glass
Opera in quattro atti, basata su concept di: Robert Wilson e Philip Glass (concert version)
Testi: Christopher Knowles, Samuel M. Johnson e Lucinda Childs
Narratore: Suzanne Vega
Direttore d’orchestra: Tom De Cock
Assistente direttore: Michael Schmid
Choir Master: Maria van Nieukerken
Scenografia: Germaine Kruip
Costumi: Anne-Catherine Kunz
Drammaturgia: Maarten Beirens
Assistente scenografia: Maxime Fauconnier
Assistente luci: Nicolas Marc
Coordinamento tecnico: Wilfried Van Dyck, Pieter Nys
Ingegnere del suono: Alexandre Fostier
Assistente all’ingegnere del suono: Antoine Delagoutte
COLLEGIUM VOCALE GENT
Soprani:
Joowon Chung
Magdalena Podkoscielna
Elisabeth Rapp
Charlotte Schoeters
Contralti:
Ursula Ebner
Karolina Hartman
Gudrun Köllner
Cécile Pilorger
Tenori:
Tom Philips
Peter di Toro
Thomas Köll
Bassi:
Philipp Kaven
Martin Schicketanz
Bart Vandewege
ICTUS ENSEMBLE
Violino: Igor Semenoff
Fluti: Michael Schmid, Chryssi Dimitriou
Tastiere: Jean-Luc Fafchamps, Jean-Luc Plouvier
Clarinetto basso, sax soprano: Dirk Descheemaeker
Sassofoni contralto e soprano: Asagi Ito
Suoni: Alexandre Fostier
Assistente del suono: Suse Ribeiro
Crediti di Produzione
Produzione Wilfried Van Dyck
Traduzione testi Luca Delgado
Foto © Maxime Fauconnier