
Classe 1995, Giovanni Onorato ha costruito il suo percorso artistico intorno ad una scrittura scenica e drammaturgica capace di coniugare poesia e ironia, facendo propri i linguaggi performativi incontrati durante la sua formazione (non ultimo la sua presenza nello spettacolo “Atto di adorazione” di Dante Antonelli). Selezionato da Biennale College 2022 A.L.D.E è la storia di un personaggio forse fittizio o forse no: «Arduino Luca Degli Esposti era un nostro amico. Diciamo “era” perché una serie di circostanze hanno fatto sì che oggi non sia qui con noi. Di Arduino non è rimasto molto, si è lanciato contro un treno in corsa tra le fermate di Fidene e Montelibretti, sulla linea del treno regionale che porta a Fara Sabina, nel Lazio. Di Arduino sono rimaste forse le cose a cui teneva di più: i suoi quaderni. Arduino non faceva che dire di essere un poeta. “La vita non è quella che si vive, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”» racconta Onorato.
Bio
Giovanni Onorato nasce a Roma nel 1995, approfondisce le arti sceniche da autodidatta. Nel 2016 si trasferisce a Berlino dove studia danza contemporanea presso il Tanzfabrik Berlin. Tornato a Roma incontra il regista Dante Antonelli, con cui lavora ad Atto di Adorazione, che debutta al Romaeuropa Festival nel 2019. Nello stesso anno comincia a lavorare al suo primo spettacolo: Suck my Iperuranio. Nel 2021 lavora con Filippo Timi e la compagnia Fettarappa/Guerrieri. Nel 2022 esce Questo poco che sono, il suo primo disco e Suck my Iperuranio arriva in finale al premio Direction Under30. Il suo nuovo progetto A.L.D.E. non ho mai voluto essere qui è stato finalista al bando Biennale College. Ha lavorato come cameriere, fornaio, detective e autista.