“Bello Mondo” vede in scena la poetessa Mariangela Gualtieri (fondatrice insieme a Cesare Ronconi di Teatro Valdoca) confrontarsi con Uri Caine e Paolo Fresu. Un nuovo capitolo di vicinanza fra i tre interpreti che approfondiscono il non facile dialogo fra verso e musica, con l’allestimento e le luci di Cesare Ronconi. Il trio innalza un canto alla terra. Una riflessione sull’agire non sempre saggio dell’uomo, sulla sua «grazia e la sua violenta sgraziataggine», amplificata e chiosata dalla musica, con le suggestioni ampie e coinvolgenti create dal pianoforte di Uri Caine e dalla tromba di Paolo Fresu, in un ascolto al presente.
Bio
MARIANGELA GUALTIERI è nata a Cesena, in Romagna. Si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo. Da “Non, splendore Rock” col gruppo Aidoru, al “Requiem” scritto per le musiche della compositrice Silvia Colasanti, ai più recenti concerti: “Porpora”, col pianista Stefano Battaglia, “Acqua Rotta” col violoncellista Mario Brunello. Fra i testi pubblicati: “Antenata” (Crocetti, 1992 e 2021), “Fuoco Centrale” (Einaudi 2003), “Senza polvere senza peso” (Einaudi 2006), “Le giovani parole” (Einaudi, 2015), “Beast of Joy. Selected poems” (Chelsea Editions, New York, 2018), “Quando non morivo” (Einaudi, 2019), “Album dei Giuramenti/Tavole dei Giuramenti” (Quodlibet, 2019) di Teatro Valdoca, “Paesaggio con fratello rotto” (Einaudi, 2021), “L’incanto fonico. L’arte di dire la poesia” (Einaudi, 2022), “Bello mondo” (Einaudi, ET Poesia, 2024).
PAOLO FRESU La sua tromba si è fatta amare dal pubblico di tutto il mondo: nel corso di una straordinaria vita artistica, il musicista ha suonato in tutti i continenti e con i nomi più importanti della musica afroamericana degli ultimi trent’anni. A questo punto della sua fortunata carriera, non serve nemmeno più elencare incisioni, premi ed esperienze varie che l’hanno imposto a livello internazionale e che fanno ecumenicamente amare la sua musica: dentro al suono della sua tromba c’è la linfa che ha dato lustro alla nouvelle vague del jazz europeo, la profondità di un pensiero non solo musicale, la generosità che lo vuole nel posto giusto al momento giusto ma, soprattutto, l’inesauribile passione che lo sorregge da sempre. Dopo oltre 400 incisioni nel 2010 ha aperto la sua etichetta discografica Tuk Music che sta dando lustro a molte produzioni anche di giovani protagonisti del new jazz. Considerato uno dei massimi virtuosi, su scala internazionale, del proprio strumento, oggi si esibisce in circa 200 concerti all’anno. Vive tra Parigi, Bologna e la Sardegna.
URI CAINE è uno degli “architetti” più intelligenti e sensibili della musica d’oggi, un geniale alchimista capace di rileggere i repertori di ogni epoca con cultura e humour. Il suo jazz è una miscela di musica classica, rock ed elettronica. Il musicista di Filadelfia ha lavorato a tutto tondo con i migliori nomi del jazz contemporaneo ed è riconosciuto come uno dei massimi interpreti del pianismo jazz dei nostri tempi. Fra le tante menzioni da ricordare, specialmente per ciò che è relativo alle esperienze italiane, nel 2003 è stato direttore di una memorabile edizione della Biennale di Venezia dove debutta con “The Othello Syndrome”, un lavoro di variazioni liberamente tratte dalla partitura di Giuseppe Verdi che dà origine alla registrazione di “Winter and Winter” nominata ai Grammy Awards come migliore album di musica classica/crossover del 2008 e premio Echo Klassik 2009. Sempre per “Winter & Winter”, davvero importanti sono le sue registrazioni dedicate a Gustav Mahler presentate dal vivo al festival di Dobbiaco. Per tre anni, dal 2007, ha diretto il festival jazz di Bergamo. Il suo tocco è realmente magistrale e la sua capacità di creare splendidi cocktail sonori a cavallo fra tradizione e possibilità future danno sistematicamente la cifra della qualità delle sue interpretazioni.
Crediti
Pianoforte: Uri Caine
Tromba, flicorno ed effetti: Paolo Fresu
Versi e voce recitante: Mariangela Gualtieri
Allestimento scenico e luci: Cesare Ronconi
Direzione tecnica: Stefano Cortesi
Ingegnere del suono: Fabrizio Dall’Oca
Tecnico audio: Andrea Zanella
Light designer e direzione palco: Luca Devito
Crediti di Produzione
Produzione Emilia Romagna: Teatro ERT / Teatro Nazionale
In collaborazione con: Teatro Valdoca
Collaborazione musicale: Pannonica srl