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Prima Nazionale
Con il sostegno di Dance Reflections by Van Cleef & Arpels



Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone - Sala Petrassi
16 - 17 Novembre 2024
danza - Scena internazionale

Robyn Orlin
Garage Dance Ensemble

How in salts desert is it possible to blossom…

“How in salts desert is it possible to blossom…” nasce dalla collaborazione tra la coreografa Robyn Orlin e Garage Dance Ensemble, compagnia basata a O’kiep, nella provincia del Capo Settentrionale. Per lo più sconosciuta, tale regione custodisce la ricchezza della cultura, dell’umorismo e dell’umanità del Sudafrica ma porta anche i segni della sua storia di colonizzazione.

«A nord di Città del Capo, ultimo bastione coloniale dell’Africa, poco prima del confine con la Namibia, si trova la città di O’kiep e la sua township, dove l’estrema povertà si inserisce in un superbo e ammaliante paesaggio semidesertico» racconta Robyn Orlin che proprio qui ha avviato la collaborazione con la compagnia diretta da Alfred Hinkl e Jon Linden, due nativi che ad O’kiep hanno scelto di tornare, di vivere e lavorare.  «Dopo le piogge invernali, che in questa regione del Namaqualand cadono da maggio a luglio, i terreni semidesertici sono completamente ricoperti, da agosto a settembre, da un magnifico tappeto di oltre 3.500 specie di margherite selvatiche, un fiore che simboleggia pace e prosperità» racconta ancora la coreografa.

Come è possibile fiorire in un deserto di sale? Così Orlin dà vita a un nuovo affondo sulle idee di potere, di gerarchia sociale e di privilegio, senza rinunciare alla sua scrittura ludica, dirompente ed energica in grado di parlare al cuore di tutti gli spettatori.

Bio

ROBYN ORLIN nata nel 1955 a Johannesburg, si è prefissata di sviluppare la sua pratica e la sua cultura coreografica in un ambiente privo di qualsiasi discriminazione, anche estetica: dalle danze zulu a Merce Cunningham, dall’hip-hop al balletto classico…qualunque forma di danza è, per lei,  benvoluta. Non a caso, l’eclettismo estetico e un certo “universalismo” coreografico e musicale sono tratti distintivi delle sue creazioni. Formatasi alla London School of Contemporary Dance (1975-1980), poi alla School of the Art Institute of Chicago (1990-1995), Robyn Orlin ha iniziato la sua carriera di danzatrice, coreografa e insegnante in Sudafrica, dove è stata subito notata tanto per la singolarità della sua scrittura  quanto per il suo impegno attivo nella lotta contro l’apartheid. All’inizio del nuovo millennio, il suo pluripremiato “Daddy, I have seen this piece six times before and I still don’t know why they’re hurting each other (Ho già visto questa pièce sei volte e ancora non so perché si fanno del male a vicenda)”, ritraeva le difficoltà e le carenze della giovane nazione arcobaleno. La Francia è presto diventata per lei un territorio creativo: qui ha realizzato il suo primo film, “Hidden Beauties, Dirty Stories” (Ina/Arte, 2004), la sua prima opera, “L’Allegro, il penseroso ed il moderato” di Handel (Opéra Garnier, Parigi, 2007), numerosi assoli per interpreti di diversa provenienza e la sua prima produzione teatrale, “Les Bonnes”, di Jean Genet (Théâtre de la Bastille, Parigi, 2019). Contemporaneamente ha continuato a lavorare in Sudafrica, dove ha creato “Still Life with homeless…” per la compagnia Via Katlehong (2007), “Walking next to our shoes…” con i cantanti-danzatori del “Phuphuma Love Minu”s (2009), “Beauty remained for just a moment…” (2012) e “we wear our wheels with pride… (2021)” con la compagnia Moving into Dance. L’universo di questa prolifica artista è contraddistinto, dalla mescolanza di forme, espressioni e generi, dalla gioiosa confusione che crea sul palco e nel pubblico dei suoi spettacoli, dal suo carattere critico e politico e dalla sua forte componente plastica. Già al REF con “We wear our wheels with pride and slap your streets with color…” (2022)

 

 

Garage Dance Ensemble: da quando sono tornati a O’Kiep da Città del Capo nel 2010, dopo aver guidato la compagnia di danza contemporanea più importante del Sudafrica, il Jazzart Dance Theatre, Alfred Hinkel e John Linden (due veterani con 40 anni di esperienza ciascuno nel settore) hanno creato una nuova compagnia professionale (Garage Dance Ensemble) con l’obiettivo di sviluppare e impiegare le competenze artistiche, tecniche e amministrative di persone provenienti dalla regione del Namaqualand. La compagnia è nota per la formazione di danzatori di alto livello, per la creazione di produzioni originali di teatro-danza di rilevanza socio-culturale, di opere/film/risorse digitali innovative e per il contributo allo sviluppo della comunità. Negli ultimi dieci anni, Garage ha formato 8 danzatori professionisti che sono tutti in attività e considerati di alto livello dagli operatori del settore. Per Garage Dance Ensemble ogni individuo ha il diritto e l’opportunità di vivere ed esprimersi attraverso la danza e la performance. La missione della compagnia è quella di essere un veicolo di impatto positivo nella regione del Capo Nord, concentrandosi principalmente sulle comunità Nama-Khoi, tra cui O’Kiep, Nababeep, Matjieskloof, Bergsig, Springbok e Concordia. Il lavoro della compagnia, attraverso lo spettacolo, l’insegnamento, lo sviluppo di competenze e la ricerca, afferma e talvolta sfida le pratiche sociali e i sistemi di credenze delle comunità circostanti. Fondamentalmente, Garage fornisce accesso alle discipline artistiche e contribuisce allo sviluppo e all’espansione delle arti dello spettacolo nella regione di Namakwa e, più in generale, in Sudafrica.

 

 

uKhoiKhoi (musica): nasce dalla collaborazione tra il musicista e compositore Yogin Sullaphen e la cantante e artista Anelisa Stuurman. Il duo ha sede a Johannesburg, in Sudafrica, e ha unito le forze a metà 2019. Il loro nome è un’ode alla loro comune eredità KhoiSan, una tribù che era tra gli abitanti originari dell’Africa meridionale.

Crediti

Un progetto di  Robyn Orlin con Garage Dance Ensemble e uKhoiKhoi
Con 5 danzatori di Garage Dance Ensemble: Byron Klassen, Faroll Coetzee, Crystal Finck, Esmé Marthinus e Georgia Julies
Partitura originale scritta ed eseguita da uKhoiKhoi con Yogin Sullaphen e Anelisa Stuurman
Costumi: Birgit Neppl
Direttore tencico: Thabo Walter 
Video: Eric Perroys
Disegno Luci/ Lighting Design: Vito Walter.
Amministrazione e diffusione: Damien Valette   
Produzione logistica del tour: Camille Aumont 
Produzione: City Theater & Dance Group e Damien Valette Prod

Garage Dance Ensemble
Fondatore: Alfred Hinkel
Direttore creativo/ Direttore artistico: John Linden
Coreografa Residente: Byron Klassen

 


Crediti di Produzione

Produzione: Nicolette Moses 
Coproduttori: City Theater & Dance Group, Festival Montpellier Danse 2024, Festival de Marseille, ChaillotThéâtre national de la danse – Paris, Théâtre Garonne, Scène européenneToulouse.  
Con il sostegno della Direction régionale des affaires culturelles d’Ile de France  
e di Dance Reflections by Van Cleef & Arpels