«Raccontare mondi al contrario per riuscire a comprendere il nostro, stimolare il surreale per non giustificare il presente». Così si presenta la compagnia pugliese VicoQuartoMazzini, fondata da Michele Altamura e Gabriele Paolocà e impegnata in un percorso di indagine in cui si fondono teatro, drammaturgia, radio, video e installazione. Già al REF nel 2018 con il tagliente Vieni su Marte, la compagnia torna al festival per portare in scena uno dei più acclamati romanzi degli ultimi anni, Premio Strega nel 2015: La Ferocia di Nicola Lagioia.
Nella ricca periferia barese, la morte di Clara Salvemini, figlia di un influente costruttore edile, apre una finestra sulla mancanza di affettività e sui rapporti di potere all’interno della buona borghesia. Il ritratto delle contraddizioni e della violenza del Sud Italia si schiude allo sguardo di Michele, il fratellastro di Clara, tornato a ricostruire la vita della sorella per scoprire le cause della sua morte. È la sua vicenda a racchiudere la storia di una famiglia, di una città, delle colpe dei padri che si specchiano nelle debolezze dei figli e nella ferocia del potere e del denaro che marchia il tempo che stiamo vivendo. Nutrendosi delle atmosfere noir e gotiche del romanzo, Altamura e Paolocà danno vita ad uno spettacolo dall’estetica dirompente e tagliente che, con medesima lucidità e ironia, restituisce un ritratto del nostro paese.
“Nel pensare la regia dello spettacolo abbiamo scelto di mettere al centro, nella sua assordante assenza, il corpo di Clara, chiuso nello sguardo di tutti quelli che hanno creduto di poterlo possedere. Intorno, l’abissale e cruenta vanità del potere rappresentata dagli altri membri della famiglia e da tutti coloro che sono coinvolti nei loro affari. A fare da contraltare un figliastro tornato come un Oreste contemporaneo a gridare vendetta e un giornalista ossessionato da una frenetica fame di verità e da un amore sconfinato per la terra in cui è nato. Con La Ferocia ci concediamo la possibilità di raccontare il Sud non come un’eccezione ma come la regola. E di conseguenza ci chiediamo: il Sud può essere una sineddoche? Può assurgere al ruolo di protagonista del dramma di un mondo fuor di squadra, dove il crollo economico dell’occidente e l’incomunicabilità tra sostenibilità ambientale e progresso siano soltanto alcuni dei sottotesti che ci rifiutiamo di interpretare? In fondo il Sud conosce bene questa parte, l’ha imparata a memoria molti secoli fa, ripetendola sottovoce, e ora è pronta a rivelarla a un’umanità che ha smesso di allungare i suoi tentacoli per avvinghiarsi attorno a narrazioni di sistemi economici, sociali e politici stantii, incapaci ormai di tradurre i cambiamenti del presente.” VicoQuartoMazzini nelle sue note di regia.
Bio
Nata dall’incontro tra Michele Altamura e Gabriele Paolocà, VicoQuartoMazzini (Premio Hystrio 2021 come miglior compagnia emergente) attraversa scritture originali e rivisitazioni di grandi classici del teatro e della letteratura. L’intento del suo lavoro è quello di rivelare le grandi storie capaci di indagare le impellenze del nostro tempo raccontandole attraverso le molteplici possibilità dell’arte scenica e performativa.
Tra gli ultimi lavori: Livore. Mozart & Salieri (2020), prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione e Festival delle Colline Torinesi; Vieni su Marte (2018) sostenuto da Mibact e SIAE nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina”; Leave the Kids Alone (2018), installazione prodotta da Fabulamundi Playwriting Europe; Karamazov (2017), progetto speciale ospitato al debutto dal Teatro Petruzzelli di Bari; Little Europa (2016) riscrittura de “ll piccolo Eyolf” di Henrik Ibsen, selezionato dall’Ibsen Festival di Oslo; Amleto Fx (2015), Premio In-box e Direction Under 30. Per Rai Radio3 realizzano Chi semina vento (2019), radiodramma originale ispirato a “La guerra dei mondi” di Orson Welles e Vivere è guerra con i troll del cuore e del cervello (2015), un omaggio a Henrik Ibsen.
Crediti
La Ferocia dal romanzo di Nicola Lagioia
IDEAZIONE VicoQuartoMazzini
REGIA
Michele Altamura, Gabriele Paolocà
ADATTAMENTO
Linda Dalisi
CON
Michele Altamura
Leonardo Capuano
Enrico Casale
Gaetano Colella
Francesca Mazza
Marco Morellini
Gabriele Paolocà
Andrea Volpetti
SCENOGRAFIE
Daniele Spanò
DISEGNO LUCI
Giulia Pastore
MUSICHE
Pino Basile
COSTUMI
Lilian Indraccolo
AIUTO REGIA
Jonathan Lazzini
REALIZZAZIONE SCENOGRAFIE
Officina Scenotecnica Gli Scarti
DIRETTORE DI SCENA
Daniele Corsetti
PROGETTO AUDIO
Niccolò Menegazzo
DATORE LUCI
Marco Piazze
CURA DELLA PRODUZIONE
Francesca D’Ippolito
UFFICIO STAMPA
Maddalena Peluso
GRAFICA
Leonardo Mazzi
CONSULENZA ARTISTICA
Gioia Salvatori
FOTO
Cosimo Trimboli
Crediti di Produzione
SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione
Elsinor Centro di Produzione Teatrale
LAC Lugano Arte e Cultura
Romaeuropa Festival
Tric Teatri di Bari
Teatro Nazionale Genova