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Mattatoio
dancing days - danza - Ultra REF

Jessica De Masi
Riccardo De Simone
Nunzia Picciallo
Barbara Carulli e Sara Capanna

DNAppunti Coreografici 2025

Dopo un’attenta selezione, siamo felici di annunciare i quattro progetti finalisti dell’undicesima edizione di DNAppunti coreografici.:

COSMOGONIA FUTURA di Jessica De Masi
EVERYBODY HAS A FATE di Riccardo De Simone
HORIZON di Nunzia Picciallo
ONE, TWO, THROUGH di Barbara Carulli e Sara Capanna

Cosmogonia futura è un racconto mitico, il tentativo di immaginare l’ipotetico mito di creazione di un’umanità successiva alla nostra. Unica presenza in scena è una figura femminile nuda con la pelle ricoperta di colore nero. La composizione coreografica si basa sull’inserimento di forme simboliche del divino tratte da rappresentazioni artistiche e religiose. Il movimento si sviluppa attorno a queste figure di riferimento con un’attenzione alla frammentazione e alla ricerca di innaturalezza dello stesso. La tipologia del movimento e la scelta estetica del copro, con le caratteristiche di nudità e copertura della pelle mediante colore, mirano a creare un personaggio enigmatico, non umano, mistico. 

Everybody Has a Fate: In un’epoca in cui il tempo sfugge, due danzatori si muovono su slide boards, ondeggiando come nel pattinaggio di velocità: a volte paiono avanzare, rincorrersi, ma senza riuscirci. In questo moto eterno ogni gesto è un’oscillazione continua, dove il presente si dissolve tra memoria e futuro. Everybody Has a Fate ci invita a riflettere sulla natura del tempo, sul significato del presente e sulla speranza di un domani, che, per quanto incerto, ci chiede di raggiungerlo.

horizon nasce dall’urgenza che da tempo prende respiro nella mia pratica coreografica: la partitura come spazio di osservazione minuziosa delle strutture di potere che definiscono il rapporto tra soggettività e corporeità. La coreografia come spazio del politico attraverso una composizione del pensiero, non lineare, frammentata, intuitiva. Nel progetto intendo abitare due traiettorie che sento essere in stretta connessione l’una con l’altra. La prima linea d’indagine attraversa il rapporto tra verticalità e orizzontalità, disimparando la stabilità della prima a favore di un processo esplorativo che se da un lato osserva, riconosce e disarticola le posture dominanti che informano il corpo, dall’altro genera nuove grammatiche corporee possibili e posizionamenti inaspettati. Vorrei approdare ad uno spazio di co-esistenza rinnovata tra le due dimensioni, nutrito da un moto perpetuo di assemblaggio, mappatura e ricollocamento delle partiture. La seconda, con una intenzione strettamente connessa alla prima linea, indaga uno degli elementi costituenti lo spazio performativo: la co-esistenza dei corpi, il mio e di chi mi guarda. In una pratica orizzontale, assembleare, generare lo spazio/senso, riconoscersi, agire vicinanze e accogliere la responsabilità del legame affettivo temporaneo. 

ONE, TWO, THROUGH: L’interstizio che c’è tra due corpi è al contempo luogo di risonanza e di confine. Dare forma a ciò che si dà nell’incontro, dunque il through della relazione che tiene insieme due polarità, molto vicine o molto lontane, è il focus della ricerca. I corpi sottoposti alla bulimia di immagini, alle dinamiche di consumo e alla spettacolarizzazione del dolore si assottigliano e perdono il senso del loro ‘esserci’. La danza, fatta di movimenti molecolari, vibrazione, riflessione e contorsione, sguardi vuoti, puntiformi e periferici, vuole essere uno spazio di interruzione dei traumi sociali. Prendendo consapevolezza del through sarà allora possibile una nuova relazione dove il guardare resta sempre e soltanto guardare.


DNAppunti coreografici è un progetto di sostegno della giovane coreografia italiana Under 35, promosso e sostenuto in collaborazione tra Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, Operaestate Festival/CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Fondazione Romaeuropa, Gender Bender Festival, Triennale Milano Teatro.

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