In scena, un corpo immerso in un flusso costante di informazioni. In scena, un’esposizione radicale all’iperstimolo.
In scena, e nella realta?, una performer sociale X.
In scena un essere umano, colto nell’atto di vivere il presente.
In scena, un grande sforzo.
GOOD VIBES ONLY (the great effort) e? un infinite scrolling agito e subi?to da un essere umano inevitabilmente performer. E? lo scorrere costante di innumerevoli informazioni su un unico corpo. E? un campo di battaglia tra viscerale e virtuale, tra matericita? della carne e fluidita? senza peso dei dati. E? l’emersione imprevista della componente umana, del “non- performativo”, che si rivela per errore negli interstizi del congegno coreografico.
GOOD VIBES ONLY (the great effort) e? un’indagine performativa che risponde alle domande: cosa accade se l’intero flusso di informazioni che quotidianamente attraversiamo viene riversato, senza tregua, su un solo corpo? Se un’unica individualita? dovesse vestire e incarnare gli standard dettati dalla costante interconnessione e dalla sovra-performativita? del presente? I materiali coreografici si susseguono senza sosta e sono selezionati live da un archivio costruito sul concetto di trend o, piu? in generale, tormentone: danze virali, frammenti iconici della storia della danza, sequenze coreografiche diffuse attraverso media e social network divenute simbolo di una cultura visuale condivisa. La stratificazione incessante di tali contenuti genera un corpo-catalogo instabile e in movimento, una superficie che scrolla e viene scrollata, che assorbe e riflette le dinamiche della rappresentazione dominante contemporanea. Quest’ultima, specchio dello sguardo egemone e normativo, e? veicolata in scena da un’entita? panottica e algoritmica che detiene il controllo sul corpo della performer, su cui si riversano ininterrottamente le costanti richieste di conformita? e performance.
GOOD VIBES ONLY (the great effort) e? il secondo capitolo della trilogia GOOD VIBES ONLY, progettualita? reticolare che nasce dalla volonta? di approfondire, attraverso il corpo, il fenomeno dello scrolling. Un gesto singolo, ripetitivo, ossessivo, che l’essere umano del ventunesimo secolo esegue automaticamente per centinaia di volte al giorno. Un’azione che, nella sua semplicita? e nella sua ridotta ampiezza fisica, apre una voragine di interrogativi esistenziali, politici, sociologici, etici sul mondo contemporaneo.
Francesca Santamaria è un’artista attiva nell’ambito delle Performing Arts. La sua ricerca si concentra sulle logiche prestazionali e, attraverso il corpo in movimento e i suoi limiti, indaga e riflette sul concetto di performante. Il suo percorso creativo comincia nel 2021 con la creazione di SHIFTING TOOLS, opera di videodanza presentata e premiata in numerosi festival internazionali. Nel 2022 prende parte al percorso di ricerca coreografica triennale Incubatore per futur_ coreograf_ CIMD. Debutta come autrice nel 2024 con COME SOPRAVVIVERE IN CASO DI DANNI PERMANENTI, coprodotto dal festival Operaestate. Negli anni all’interno dell’hub milanese, lavora all’ideazione e alla creazione della trilogia GOOD VIBES ONLY. A seguito della selezione Incubatore 2024, GOOD VIBES ONLY (beta test), primo capitolo della trilogia, viene coprodotto dai festival MILANoLTRE, Più che Danza, FDE Festival Danza Estate. Attualmente sta lavorando a GOOD VIBES ONLY (the great effort), secondo capitolo della trilogia. I suoi lavori vengono presentati in contesti come Vetrina della giovane danza d’autore 2023, Romaeuropa Festival, Contemporanea Festival, B.Motion – Operaestate, MILANoLTRE, Danza in Rete. Negli anni collabora con divers_ artist_ della scena teatrale e performativa tra cui Pietro Angelini, Vittorio Pagani, FanniBanni’s, UCCI UCCI, VEGA. Da tali incontri nascono progetti premiati e presentati in importanti contesti culturali tra i quali il Piccolo Teatro di Milano, Teatro Stabile dell’Umbria, Biennale College Teatro. Contestualmente si laurea alla Sapienza di Roma in Discipline dello Spettacolo con una tesi magistrale sulla drammaturgia della danza e prende parte a diversi progetti con l’ASAC della Biennale di Venezia dal 2021 al 2023.
concept e performance Francesca Santamaria
collaborazione drammaturgica Pietro Angelini
drammaturgia sonora e live set Ramingo
luci Fabrizio Cicero
styling Elena Luca
costume design Vittorio Gargiuolo
movement coaching Beatrice Pozzi
direzione tecnica Giovanni Di Capua
collaborazione progettuale Rossella Piazzese
produzione CodedUomo / Perypezye Urbane ETS
in coproduzione con Romaeuropa Festival
in collaborazione con TIR Danza
con il sostegno di Operaestate Festival Veneto, ATCL/Spazio Rossellini
con il supporto della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza / Danza in Rete, Incubatore per futur_ coreograf_ CIMD 22/24
residenza artistica DAS – Dispositivo Arti Sperimentali, Fondazione Armunia, Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Live Arts Cultures
residenza produttiva Carrozzerie N.o.t., Ferrara Off Teatro
si ringrazia Balletto di Roma