Le musiche di San Damiano (Festa del Cinema di Roma 2024), eseguite dal vivo con Pietro Pompei e accompagnate da immagini inedite di Gregorio Sassoli, creano un’atmosfera sognante e primigenia. Un viaggio sonoro che immerge nel mondo assurdo e spietato dei personaggi alle prese con l’abisso quotidiano della stazione Termini.
Martina Bertoni presenta un’accattivante performance di 50 minuti, addentrandosi nelle profondità sonore ed emotive del suo ultimo lavoro, Electroacoustic Works for Halldorophone. Radicata nelle sue esplorazioni presso il rinomato Elektron Musikstudion (EMS) di Stoccolma, questa performance elettroacustica presenta le sue composizioni generate su Halldorophone e computer. Utilizzando scale tetrafoniche e feedback accordati, informati da sistemi generativi e di elaborazione audio, Bertoni crea un intricato gioco di frequenze armoniche, trasformandole in paesaggi sonori coinvolgenti e in evoluzione. Sfumando i confini tra controllo e caos, la musica di Bertoni si sviluppa come un’esplorazione del tempo, dell’accordatura e della percezione. Da inizi sottili, quasi ambientali, la performance cresce in architetture sonore esplosive e risonanti, bilanciando la moderazione con una forza emotiva travolgente. Ogni momento invita gli ascoltatori a navigare nell’interazione tra semplicità e complessità, intimità e grandezza. L’opera elettroacustica di Bertoni per Halldorophone fonde la precisione algoritmica con l’imprevedibilità organica, rendendo ogni tono e ritmo vivo con intenzione e spontaneità. Il risultato è un’esperienza uditiva trasformativa, che richiede piena attenzione e offre un impegno profondo con gli spazi liminari del suono e dell’emozione.
Cosimo Damiano
Produttore elettronico, compositore e DJ eclettico, Cosimo Damiano ha un forte background nella scena rave romana, dalle sue numerose residenze, alle sue collaborazioni e progetti di lunga data come Salò, Canzonieri, Deltaplanet e Neurodreamers con Alessandro Adriani su Pinkman.
Attraverso la sua musica, Damiano mira a far rivivere futuri perduti.
La sua abilità artistica dietro la console trascende i generi, tessendo un arazzo di ritmi che attivano il subconscio dell’ascoltatore. Immergendosi nelle profondità del suono, esplora nuovi territori da scoprire dove linee di base sporche, synth grossolani e accenni di acid che sciolgono il cervello conducono a un viaggio sonoro ipnotico.
Martina Bertoni
Martina Bertoni è una violoncellista e compositrice sperimentale con base a Berlino, il cui lavoro “dissolve i confini tra emozione e architettura, creando paesaggi sonori in cui controllo e risonanza diventano entità fluide” (A Closer Listen). Tra rigore classico ed esplorazione avanguardistica, la sua pratica spazia dalla composizione elettroacustica ai sistemi generativi e al minimalismo drone, interrogando la capacità del suono di rimodellare la percezione spaziale e temporale. Al centro della sua ricerca c’è l’uso dell’atemporalità come quadro compositivo.
La sua discografia comprende Music for Empty Flats (Karlrecords, 2021), Hypnagogia (2023), uno studio sul “minimalismo infestato” (Boomkat) e Electroacoustic Works for Halldorophone (2025), che approfondisce la sua indagine sulle accordature destabilizzate e sui sistemi generativi.
Al di là della sua pratica artistica, il violoncello e le opere originali di Martina sono state inserite in numerose colonne sonore di film, serie e documentari. Attualmente è docente del corso di Electronic Music Production & Performance e dei programmi di Creative Audio Practice e Sound Engineering presso il Catalyst Institute for Creative Arts and Technology di Berlino.