Indietro
RE40FFondazione
Dancing Days

Mattatoio
danza - Ultra REF
Prima Nazionale

Armin Hokmi

Shiraz

Shiraz è una coreografia per sette danzatori, un intreccio di movimenti ed energie che si incontrano e si trasformano sulla scena. Una danza intensa, fatta di ritmi, memorie e immaginazione. Il punto di partenza è il Festival delle Arti di Shiraz (1967–1977), un evento che ha riunito artisti da tutto il mondo, mescolando tradizioni e sperimentazioni. Armin Hokmi ne riprende lo spirito, riportandone il senso di libertà e ricerca attraverso la danza. Più che un omaggio, Shiraz è una nuova visione. Indaga il legame tra danza e luogo, tra gesti e storia, tra memoria e invenzione. I danzatori tracciano percorsi in continua evoluzione, portando sulla scena il passato e trasformandolo nel presente. Un atto di condivisione, movimento e rinascita.

Armin Hokmi (Oslo/Berlino) lavora con la danza e la coreografia. Ha iniziato nel 2009 come performer nel teatro indipendente in Iran, per poi proseguire la sua formazione e carriera all’estero. Ha conseguito una laurea in recitazione presso la Norwegian Theatre Academy (2015-2018) e un master in Solo/Dance/Authorship all’HZT di Berlino (2019-2021). È artista associato a Montpellier Danse per il periodo 2024-2026. Il suo lavoro esplora come la danza e la coreografia possano ridefinire il rapporto con il pubblico, interrogando le convenzioni della rappresentazione e il modo in cui influenzano la percezione dell’arte. Il suo linguaggio coreografico gioca tra forme riconoscibili e movimenti che sfuggono alla categorizzazione, aprendo nuovi orizzonti espressivi. Tra le sue opere più recenti: Passages (2019), Public Dance, Permutable Stage (2021), International Dance (2022) e Shiraz (2024). Ha collaborato con artisti come Mette Ingvartsen, Kasper Ravnhoj e Hooman Sharifi. I suoi prossimi progetti includono Of the Heart (2025), un assolo per Daniel Sarr, e Repertoire-(Bazm) (2026), coreografia per undici danzatori. Continua a costruire un ambiente internazionale di collaborazioni per un panorama coreografico sostenibile e aperto alla diversità.

Danza e performance Daniel Sarr, Luisa Fernanda Alfonso, Aleksandra
Petrusevska, Efthimios Moschopoulos, Johanna Ryynanen, Emmi Venna,
Charlott Madeleine Utzig, en alternance avec Xenia Koghilaki
Musica EHSXN, Reza R
Scenografia e disegno luci Felipe Osorio Guzmán, Vito Walter
In conversazione con Emmi Venna
Costumi Moriah Askenaizer
Consulenza e studio d’archivio del Festival delle Arti di Shiraz (1966-1977)
Vali Mahlouji
Tecnico del suono Pablo Thiermann

Coproduzione Festival Montpellier Danse 2024, Rosendal Teater
(Trondheim), Dansehallerne (Copenhagen), Black Box teater (Oslo),
Tanzfabrik (Berlino)
Sostegno Arts Council Norway, Nordic Culture Fund, FFUK, Nordic Culture
Point, The Finnish Cultural Foundation, Goethe Institut, NPN
Periodo di ricerca sostenuto da Dis-Tanzen
Sostegno alla residenza Montpellier Danse, Tanzfabrik (Berlino), Lake Studios
(Berlino), Uferstudios (Berlino), DAVVI Center for Performing Arts Hammerfest
Grazie a Anne-Cécile Sibué, Rasmus Jensen, Diletta Sperman, Ellen
Soderhult, Theater Haus Berlin

Con il contributo

Main media Partner

Con il sostegno

Cerca ovunque |
Escludi l'Archivio |
Cerca solo in Archivio