Indietro
RE40FFondazione

Miet Warlop: L’arte di attraversare il caos

For the English version scroll down
Scarica il programma / Download the program


Il Romaeuropa Festival 2025 accoglie, per la prima volta a Roma, in corealizzazione con la Fondazione Teatro di Roma e nell’ambito del percorso dedicato alle Fiandre realizzato con Flanders State of the Art, una delle voci più radicali e visionarie della scena performativa europea: Miet Warlop.
Chi è Miet Warlop?

Immaginate un’artista capace di trasformare la scena teatrale in un quadro, dove corpi umani e sculture si fondono in un unico movimento e ogni suono sembra provenire da un sogno surreale. Questa è Miet Warlop, nata nel 1978 a Torhout (Belgio), ma attiva tra Gand, Bruxelles e Berlino — città che riflettono il suo spirito nomade e multidisciplinare. Dopo essersi laureata al KASK di Gand, ha iniziato a sviluppare un linguaggio scenico unico, al confine tra danza, arte visiva, teatro, installazione e concerto.
Non è una coreografa, non è una regista, non è una pittrice. Ma tutte queste cose insieme. Le sue performance sembrano costruite su un principio di caos controllato, come se ogni gesto, ogni caduta, ogni trasformazione scenica fosse frutto di una propria legge fisica. 
Spettacoli come Springville (2009), Mystery Magnet (2012) e Fruits of Labor (2016) sono stati definiti vere e proprie esperienze sensoriali, e portati in tour nei maggiori teatri e festival d’Europa. Nel recente One Song (2022) ha fatto correre, sudare e urlare i suoi performer su una piattaforma inclinata, mentre una band suonava dal vivo un unico brano ripetuto come un mantra: una potente metafora del dolore, della perdita e della resistenza. 
Forte di questo percorso artistico, nel 2026 rappresenterà il Belgio alla Biennale Arte di Venezia (insieme alla curatrice Caroline Dumalin), promettendo di far ballare l’intero Padiglione.
Un mare di tessuti: 6.500 metri di seta e cashmere per descrivere la forza creativa
INHALE DELIRIUM EXHALE in prima nazionale il 23 e 24 settembre al Teatro Argentina, sembra alzare ulteriormente la posta in gioco:  lo spettacolo infatti non solo torna a fondere danza, teatro, installazione e musica, ma lo fa rendendo protagonista della scena una matassa di oltre 6.500 metri di tessuto, seta e cashmere cuciti in grandi vele colorate. Non decorazioni, ma veri e propri interpreti, i tessuti si sollevano, ondeggiano e si muovono insieme ai performer, creando uno spazio visivo in continua trasformazione, accompagnati dalla musica elettronica del collettivo DEEWEE (etichetta cult dei fratelli Dewaele – Soulwax, figure di spicco della musica elettronica internazionale).
Nasce così un’esperienza visiva e sensoriale volta a trasformare lo spazio scenico in un paesaggio in mutamento, evocando immagini e forme che spaziano dalla mitologia greca fino a suggestioni estremamente contemporanee. Il risultato è una metafora attraverso la quale Warlop parla del pensiero e dell’agitazione creativa nel caos del presente. Non a caso sin dal suo titolo, lo spettacolo sembra evocare quel continuo oscillare tra leggerezza e tensione, caos e disordine; il delirio che si insinua tra un respiro e l’altro e che racconta, con potenza, ogni ciclo di vita e creazione. Siamo invitati a entrare all’interno di questa oscillazione: ecco una macchina teatrale nuda e un’ensemble di performer alle prese con la loro personale lotta contro onde di materia o, forse, di puro sogno.

Prenota il tuo posto in sala:
Acquista online dal nostro Partner Vivaticket
Chiama il nostro Box Office allo 06.45553050
Contattaci su WhatsApp
Vieni a trovarci in Opificio Romaeuropa in Via dei Magazzini Generali, 20a dal Lunedì al Venerdì (10.00 – 13.00 / 14.00 – 18.00)

 


Miet Warlop: The Art of Navigating Chaos

The Romaeuropa Festival 2025 welcomes, for the first time in Italy, in co-production with the Fondazione Teatro di Roma and as part of the program dedicated to Flanders—organized in collaboration with Flanders State of the Art—one of the most radical and visionary voices in the European performance scene: Miet Warlop.

Who is Miet Warlop?

Imagine an artist capable of transforming a theatrical stage into a moving painting, where human bodies blend with kinetic sculptures and every sound feels like it’s coming from a surreal dream. This is Miet Warlop, born in 1978 in Torhout (Belgium), but active between Ghent, Brussels, and Berlin—cities that reflect her nomadic and multidisciplinary spirit. After graduating from KASK in Ghent, she developed a unique stage language at the crossroads of dance, visual art, theater, installation, and concert.

She’s not a choreographer, not a director, not a painter—but all of these things at once. Her performances seem to be built on a principle of controlled chaos, as if every gesture, every fall, every scenic transformation were governed by a physical law all her own. Works like Springville (2009), Mystery Magnet (2012), and Fruits of Labor (2016) have been presented in major theaters and festivals across Europe, becoming true sensory experiences. With her recent piece One Song (2022), she had her performers run, sweat, and scream on an inclined platform, while a live band played a single song repeated like a mantra—a powerful metaphor for pain, loss, and endurance. With this impressive artistic journey, she will represent Belgium at the Venice Biennale Arte in 2026 (together with curator Caroline Dumalin), promising to make the entire Pavilion dance.

A Sea of Fabrics: 6,500 Meters of Silk and Cashmere to Portray Creative Power

INHALE, DELIRIUM, EXHALE seems to raise the stakes even further: in its Italian premiere on September 23 and 24 at Teatro Argentina, the performance not only continues to blend dance, theater, installation, and music, but also promises to place center stage a mass of over 6,500 meters of fabric—silk and cashmere sewn into large, colorful sails. Not mere decoration but actual protagonists in motion, the fabrics rise, sway, and move with the performers, creating a visual space in constant transformation, accompanied by the electronic music of the DEEWEE collective (the cult label founded by the Dewaele brothers—Soulwax, key figures in the international electronic music scene).

What emerges is a visual and sensory experience aimed at transforming the stage into a shifting landscape, evoking images and forms that range from Greek mythology to contemporary impressions. These fabrics become a metaphor for creative thought amid the chaos of the present—a representation of Warlop’s own restless creativity. It’s no coincidence that, starting from its title, the performance seems to conjure a continual oscillation between lightness and tension, chaos and disorder; the delirium that creeps in between one breath and the next, powerfully narrating each cycle of life and creation. Within this fluctuation, Warlop invites us to enter: a bare theatrical machine and an ensemble of performers struggling against waves of matter—or perhaps, of pure dream.

Reserve Your Seat:

Buy online via our partner Vivaticket
Call our Box Office: +39 06 45553050
Message us on WhatsApp
Visit us at Opificio Romaeuropa, Via dei Magazzini Generali 20A (Monday to Friday, 10:00 AM – 1:00 PM / 2:00 PM – 6:00 PM)

Con il contributo

Main media Partner

Con il sostegno

Cerca ovunque |
Escludi l'Archivio |
Cerca solo in Archivio