Una scena top secret. Nessuna macchina fotografica concessa, nessun video. Solo una manciata di gif animate, personaggi in 3D, racchette da tennis e qualche trofeo. Non c’è ombra di dubbio: il gusto per la sorpresa e per il mistero appartiene a Tsirihaka Harrivel e Vimala Pons, il duo francese con il quale prosegue, questa settimana, la trentatreesima edizione di Romaeuropa Festival.
Una performance GRANDE —, sembrerebbe suggerirci questo curioso duo attraverso il titolo dello spettacolo messo in scena oggi e domani (3 e 4 ottobre) in Auditorium Parco della Musica. Se dovessimo definirlo ‘nuovo circo’ allora avremmo bisogno di dirvi che è ‘veramente molto nuovo’ («si ha l’impressione di aver assistito all’invenzione di una nuova forma di spettacolo» ha scritto, non a caso, Les Inrocks)… potremmo invece chiamarlo music-hall… e non solo perché GRANDE – è pieno di musica suonata dal vivo attraverso oggetti strampalati o veri strumenti musicali… Ma allora dove collocare, le sue spericolate acrobazie? E quegli striptease al contrario? O le parole pronunciate dai due performer?
GRANDE — potrebbe essere allora un rebus, ed è per questo che non resta che affidarsi completamente alla scena e alle parole degli stessi Harrivel e Pons: «Lo spettacolo può essere paragonato a un videogioco oppure a un film o un libro, in cui la struttura portante è fatta di rimandi e il significato della narrazione si scopre solo alla fine. (…) Come si scrive uno spettacolo? E come si scrive una vita? In quali situazioni siamo veramente protagonisti delle nostre scelte? Se, quella volta, mi fossi asciugato le lacrime invece di pulire la cucina, cosa sarebbe successo? GRANDE — è sia un duetto che un gran passare in rivista tutto ciò che ci rende furiosi, innamorati, tristi e dubitanti. Contemporaneamente si tratta di uno spettacolo costruito come una ‘poesia da completare a casa’. Abbiamo cercato di dar vita a qualcosa che ci appartenesse, qualcosa di personale e che nascondesse in sé un tocco universale. Sfocare l’auto-biografia per avere più a che fare con l’INTIMO che con l’intimità (…) correre, ‘piangere perché nessuno risponde dietro una porta’, cantare la morte di qualcuno, ritornare all’infanzia, spogliarsi all’infinito, aggrapparsi a un’idea ad ogni costo, abbracciarsi, allontanarsi da una brutta situazione …». Noi siamo pronti a lasciarci sorprendere…e voi?
Dal piglio rock di GRANDE — ci spostiamo al vibe electro e ai nativi digitali di DIGITALIVE, la sezione del festival curata da Federica Patti e dedicata interamente al rapporto tra performance e tecnologie, tra cultura digitale, AR, VR e IA dal 4 al 7 ottobre in Mattatoio. Mentre vi invitiamo a esplorare qui tutto il programma del focus, vi diamo appuntamento il 4 ottobre per un doppio opening (Digital Attitude) realizzato insieme a Spring Attitude, il festival di musica elettronica della capitale.
Nel segno della musica chiudiamo la settimana spostandoci al Teatro Argentina con il grande regista belga Ivo van Hove e il suo The diary of one who disappeared ispirato all’omonima opera e alla vita di Leoš Janácek in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Teatro musicale e fotografia convivono sulla scena per raccontare il fuoco di una passione lunga un’intera vita. Leggete qui l’intervista realizzata da Chiara Pirri a Ivo Van Hove per il programma di sala dello spettacolo.
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Appuntamento con il racconto di REf18 al prossimo martedì. Siamo pronti al debutto di Quasi niente, il nuovo lavoro di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini (in scena dal 9 ottobre al Teatro Argentina) e all’atteso concerto Music from The Yellow Shark, esecuzione dell’album del grande Frank Zappa. Stay tuned!
A cura di Matteo Antonaci
INTANTO…
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Potreste imbattervi nell’opera virtuale Labor of Sleep realizzata da Elisa Giardina Papa come anticipazione di DIGITALIVE.
Domani, 4 ottobre, in Opificio Romaeuropa (Via dei Magazzini Generali, 20/a) Francesca Sforza, giornalista de La Stampa, modererà l’incontro #leuropasiamonoi, alla presenza di Michael Roth, Ministro di Stato per gli Affari europei, e Nathalie Tocci, Direttrice dell’Istituto Affari Internazionali.
L’incontro, interamente in lingua inglese, avrà inizio alle 18:30 (accesso dalle 18:00) ed è libero e gratuito tramite registrazione.