Il futuro del teatro
è made in Italy
REf18 prosegue con una settimana interamente dedicata al teatro italiano: da un lato la scoperta di nuovi artisti con il focus Anni luce (fino al 28 settembre al Mattatoio), dall’altro il riallestimento di uno degli spettacoli che hanno segnato gli anni ottanta e un’intera generazione teatrale: Tango Glaciale di Mario Martone.
Ed è da quest’ultimo spettacolo in scena dal 25 al 28 ottobre al Teatro Vascello, che vogliamo iniziare a raccontarvi questi giorni di festival: Tango Glaciale Reloaded (1982 – > 2018), riallestimento nato all’interno del Progetto Ric.Ci guidato da Marinella Guatterini e curato da Raffaele Di Florio e Anna Redi, sembra portarci in una macchina del tempo e, allo stesso tempo, ricaricare le emozioni e il sentire di un’epoca per metterli a confronto con il presente. Al suo debutto il 27 gennaio del 1982 al Teatro Nuovo di Napoli, infatti, Tango Glaciale rappresentò uno dei primissimi esempi di dialogo tra teatro e danza, ma anche tra scena, video, cartoons e musica.
Dopo le neoavanguardie degli anni settanta, grazie a compagnie come Falso Movimento diretto da Mario Martone (ma si pensi anche a Gaia Scienza e Magazzini Criminali), gli anni ottanta ripartirono all’insegna di una ‘nuova spettacolarità’, tra teatro e danza, musica rock, estetiche pop e riferimenti colti. All’epoca interpretato da Andrea Renzi, Tomas Arana e Licia Miglietta, tutti e tre membri della compagnia Falso Movimento, lo spettacolo rivive a distanza di quarant’anni con una tre nuovi giovani attori (in scena Jozef Gjura, Giulia Odetto e Filippo Porro) facenti parte di una generazione nata e cresciuta dopo il 1982. «Per Tango Glaciale non m’interessava costruire un percorso nostalgico e/o documentaristico. Volevo capire se esistesse, nel cuore dello spettacolo, una funzione vitale che potesse riguardare anche una generazione contemporanea. Per questo ho scelto tre giovanissimi attori e chiamato questo riallestimento ‘reloaded’: lo spettacolo è stato ‘ricaricato’ affinché potesse essere qualcosa di vivo oggi» ci ha detto Mario Martone.
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Il 26 ottobre al termine dello spettacolo Mario Martone e la compagnia incontrano il pubblico per Post it in collaborazione con RAI Radio 3. Conduce l’incontro il giornalista e critico teatrale Gianfranco Capitta.
Ad ‘anni luce’ da qui (ma mantenendo un legame con la storia del teatro italiano) ci porta il focus curato da Maura Teofili, giunto quest’anno alla sua seconda edizione. Se lo scorso anno Anni luce ha rilanciato il desiderio di allargare lo sguardo di scouting, curatela e specifica azione culturale anche alla scena teatrale emergente italiana, oggi è: «Diventato un territorio d’indagine, un luogo di sperimentazione e rischio nel quale si possono osservare le premesse di discorsi artistici in divenire» come ci spiega la stessa curatrice.
Se Fabiana Iacozzilli (guida della compagnia La Fabbrica) con La classe – un docupuppets per marionette e uomini (dal 23 al 25.10), presenta un’indagine sulla nostra infanzia e sul nostro divenire adulti reinventando il teatro di figura, VicoQuarto Mazzini (la compagnia guidata da Michele Altamura e Gabriele Paolocà) con Vieni su Marte (24 e 25.10) unisce una stramba notizia di costume (la futura costruzione di una colonia umana su Marte) ad una poetica riflessione sul desiderio umano di migliorare la propria condizione e di spostarsi nel mondo.
Ci mostra un teatro del corpo, coraggioso e politico, più vicino alla performance art e capace di rinnovare le pratiche di scrittura scenica, Gentle Unicorn (26 e 27.10) della performer e artista Chiara Bersani, mentre Liv Ferracchiati con la sua compagnia The Baby Walk presenta per la prima volta in formato integrale la sua Trilogia sull’Identità (28.10): una maratona composta da tre capitoli (Peter Pan guarda sotto le gonne, Stabat Mater e Un Eschimese in Amazzonia) per porre sotto lo sguardo dello spettatore le storie, i sentimenti, le vite di personaggi diversi alle prese con la propria natura e la propria identità.
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Il 27 ottobre alle 18:30 le compagnie incontrano il pubblico per Vis à Vis, talk condotto da Simone Nebbia per Teatro e Critica.
A cura di Matteo Antonaci
INTANTO…
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