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28 novembre


 

È arrivato il momento di iniziare a tirare le fila di questo nostro trentaduesimo Festival. E lo facciamo tornando proprio all’inizio, alla domanda che ci ha guidati e ispirati in questi mesi: Where are we now? Ancora una volta, per rispondere ci rivolgiamo agli artisti, alla voce e ai suoni, in un’intera giornata dedicata alla nostra ‘domanda fondamentale’.

 


 

TALK | h 17:00
Ingresso con biglietto mostra Digitalife17

Where are we now? Riferimenti contemporanei per l’esplorazione del futuro
Il Prof. Massimo Bergamasco (Direttore dell’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) e il performer Stelarc (Performance Artist Distinguished Research Fellow, School of Design & Art, Curtin University Perth) presentano le loro ricerche attraverso un talk che cerca di delineare i tratti di questo presente che tra trans-umanesimo, superintelligenze, nuovi materiali, nuove tecnologie digitali e nuove forme di design conduce l’uomo (con il suo corpo, i suoi umori, le sue forze e le sue debolezze) verso il futuro.

 

 


 

PERFORMANCE | h 19:00
Ingresso con biglietto mostra Digitalife17

ArtOnTime: Julia Krahn e Invernomuto
È possibile affiancare alla performance art, disciplina artistica effimera, un progetto di crowdfunding? A questa domanda ha cercato di rispondere ArtOnTime: un premio ma anche un progetto espositivo e curatoriale ideato e lanciato da Marco Trevisan, consulente di Christie’s, dal collezionista Giorgio Fasol e da Tommaso Cinti, gestore della piattaforma di crowdfunding artraising.org.

 

 

Julia Krahn L’oblio
La sensazione di scomparsa o di sospensione del ricordo, e in particolare di abbandono e del timore di esso, muovono i fili di una performance in cui Julia Krahn diviene prima protagonista. All’interno di un baluardo contentente elementi personali preziosi, l’artista si abbandona al canto di una canzone antica e ritrova pose di fotografie del passato. Chi ha partecipato al crowdfunding potrà scattare una polaroid in diretta attraverso un punto di vista unico e privilegiato.

 

Invernomuto Menelikke
Sul canto e sulla voce come veicolo di una stratificazione di significati lavora il duo Invernomuto (Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi) da sempre impegnato nella manipolazione d’immagini e suono. Menelikke è un’azione che ruota attorno alla presenza di un cantante afro-italiano di origine etiopiche, che improvvisa un flusso di parole e crasi. La voce cantata si relaziona con la memoria e il tempo. Per chi ha partecipato al crowdfunding? Biscotti per viaggiare nel tempo, puzzle a elevatissima difficoltà (copia unica) e una serigrafia su tessuto catarifrangente.

 


 

LIVE MUSIC | h 21:00
€ 10 concerto + biglietto mostra Digitalife17 gratuito

CRACKING DANILO REA
Nel dialogo tra macchina e uomo s’inserisce CRACKING DANILO REA, il progetto ideato da Alex Braga, artista poliedrico capace di spaziare dalla musica all’arte concettuale, e costruito con Danilo Rea, tra i più celebri improvvisatori pianistici al mondo. Terzo incomodo di questo bizzarro ménage è una A.I. (Artificial Intelligence), progettata appositamente dalla Facoltà di Ingegneria di Roma Tre insieme a Braga. A questa presenza virtuale, unico esempio nel suo genere nel panorama mondiale, è affidato l’arduo compito di apprendere le modalità d’improvvisazione pianistica di Rea e prevedere le note successive, inviate sotto forma di impulsi a un virtual ensemble di Braga, che ne provvede all’orchestrazione, il tutto in tempo reale. La potenza di calcolo della macchina riuscirà ad anticipare il pensiero del musicista e quest’ultimo potrà sempre a fuggire il suo controllo?