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PETER SELLARS | GYÖRGY KURTÁG

Kafka Fragments

Il poeta e il compositore, la cantante, il violinista, l’uomo di teatro: l’alchimia è immediata, esplosiva. Kafka-Fragmente di György Kurtág, uno dei cicli di musica vocale più intensi e straordinari della seconda metà del Novecento, trova una inedita dimensione teatrale grazie alla messa in scena di Peter Sellars e all’incontro con due interpreti d’eccezione, il soprano Dawn Upshaw e l’archetto di Geof Nuttall. I Fragmente nascono naturalmente per essere eseguiti in concerto, in una forma squisitamente cameristica, ma Sellars inventa per loro una dimensione scenica: li catapulta nella vita quotidiana facendo acquistare un valore universale e concreto alla dimensione esistenziale e astratta di questa partitura. Kurtág, infatti, nel comporre la sua opera 24, ritaglia alcune frasi dai diari e dalle lettere di Franz Kafka: il contesto di vita è da lui volutamente tralasciato e le parole del poeta ceco acquistano una dimensione esistenziale, lirica, aforistica, tanto da potersi giustamente chiamare Fragmente e non estratti. Li mette in musica tra il 1985 e il 1986 affidandoli al soprano, senza un sostegno nel registro grave ma a confronto solo con un violino, strumento che si muove su un registro analogo a quello della voce, ma può spingersi anche molto più in alto. Il risultato è un ciclo diviso in 4 parti, per 40 brani della durata che da pochi secondi arriva a una manciata di minuti: un flusso di coscienza dove la sospensione della voce e il carattere inquieto e intimo dei testi si squadernano in una varietà di soluzioni musicali sorprendenti. Soprattutto è il confronto tra due grandi della modernità: Kafka e Kurtág. Un confronto che un uomo di teatro come Sellars è capace di rispettare e reinventare come ha fatto con Wolfgang Amadeus Mozart, ricreando l’opera da lui lasciata incompiuta, Zaide, come un’odissea metropolitana e globalizzata. Ma è soprattutto il Sellars regista di opera contemporanea –da Kaija Saariaho a John Adams–, che ritrova una compagna di molte avventure: è Dawn Upshaw. Il celeberrimo soprano statunitense spazia tra i picchi virtuosistici del Barocco e, nella musica contemporanea, dall’aria d’opera alla canzone con l’energia di una vera vocazione per il teatro. Assieme a loro, Nuttall, il primo violino del Quartetto St. Lawrence, musicista capace di infinite pennellate di colore e dinamica con il suo archetto.

musica György Kurtág regia Peter Sellars soprano Dawn Upshaw violino Geoff Nuttall fotografia  David Michalek costumi Anna Kiraly disegno luci James F. Ingalls “Kafka Fragments” è stato prodotto dalla Carnegie Hall in associazione con Old Stories: New Lives e ha debuttato il 10 gennaio 2005 presso la Zankel Hall

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