Eco

Light

Eco

Light

Torna su
Cerca ovunque |
Escludi l'Archivio |
Cerca in Archivio
Danza

Palladium
25 Ottobre 2013
DNA

Marco D’Agostin

Per non svegliare i draghi addormentati


Per non svegliare i draghi addormentati

Ci sono frammenti di un universo consumato dal tempo e dalla crescita in “Per non svegliare i draghi addormentati”, nuova creazione del coreografo e danzatore Marco D’Agostin.

La percezione di un tempo che cancella la memoria e le sue possibilità di narrazione: la favola come territorio decadente abitato da figure delicatissime ma abbandonate a loro stesse, bianchi fogli di carta. L’incanto di un mondo che smette di appartenere all’infanzia e che si mostra privo di regalità. Ci sono principi privati del proprio scettro e della propria corona, perduti su spiagge deserte, ci sono reami abitati da presenze che attendono inermi mentre intorno a loro si consumano tutti gli oggetti che abitano il ricordo.

C’è sempre un luogo da raggiungere, verso cui correre, come ombre nere nella luce densa di un orizzonte accecante e, forse, irraggiungibile. Ci sono cavalli di carta, origami perfetti e candidi, nella notte livida o blu elettrica di un sogno che colma la realtà. Conosciuto dal pubblico di Romaeuropa per “Viola”, ammirato in “Spic & Span” (lavoro nato in collaborazione con Giorgia Nardin e Francesca Foscarini) e come performer in “Folk-s” di Alessandro Sciarroni, Marco D’Agostin porta in scena la sua indagine intorno alle idee di perdita del potere e di ricostruzione dell’immagine.

Di quale materia è fatta la memoria? In scena un foglio bianco, una vignetta di neon lividi ospita i corpi neri di cavalieri senza tempo. In questo spazio si evocano e risvegliano i draghi addormentati della vita di ognuno; il pericolo, il terrore pronto a tramutarsi in bellezza. Perché solo piegando e ripiegando il passato si può continuare a correre verso il futuro.

 

Crediti

DANZA – 55’
Progetto vincitore del Premio Prospettiva Danza Teatro 2012
Progetto selezionato neI Teatri del Tempo Presente – Mibac
Un progetto ideato e condotto da Marco D’Agostin
Materiale elaborato a partire da Progetto Choreoroam Europe
In collaborazione con Francesca Foscarini, Remo Ramponi, Floor Robert
Luci Remo Ramponi
Scrittura musicale Paolo Persia
Consulenza tecnica Enrico Fabris
Costumi Edda Binotto
Produzione VAN
Con il sostegno di CSC/OperaEstate Festival Veneto, inTeatro, Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Anagoor/La Conigliera, Teatro Fondamenta Nuove
In scena Marco D’Agostin, Francesca Foscarini, Floor Robert