Il collettivo musicale e teatrale ‘E zezi, nasce nel 1974 intorno ad un gruppo di lavoratori dell’Alfasud di Pomigliano d’Arco. Sono operai, studenti, musicisti che usano le forme espressive della tradizione come strumento di comunicazione e di lotta, per sfuggire all’omologazione culturale ed all’emarginazione sociale.
Il loro repertorio nasce dalla fusione di musica popolare, legata soprattutto ai ritmi delle tarantelle e delle tammuriate, e di canzone politica. In primo piano i temi sociali della disoccupazione, del precariato lavorativo, delle morti bianche. Come ambiente di riferimento, Napoli, con le sue contraddizioni e la sua tradizione. La loro è una protesta pacifica che assume il ritmo indiavolato delle tammuriate. Il collettivo, composto di 12 elementi, è impegnato in un’attività intensa ed in una lunghissima serie di interventi in Italia e all’estero, nelle fabbriche come la Fiat, l’Alfasud o l’Italsider, come negli eleganti giardini parigini del Luxembourg o negli spazi del festival di Nantes. Tra gli album pubblicati, si ricordano Tammuriata dell’Alfasud (1976), Auciello ro mio (1994), Pummarola black (1995) e Diavole a quàtto (2003, che vede la collaborazione di Daniele Sepe, Luca Zulù dei 99 Posse e Papa J).
La loro attività è stata ricostruita da Giovanni Vacca in un testo, Vesuvio nel motore. L’avventura del gruppo musicale operaio “E zezi” di Pomigliano D’Arco, edito da Manifestolibri nel 1999.
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