Valerio Festi (che ritorna dopo le creazioni per il Festival Romaeuropa del 1986 e del 1994, con Monica Maimone regista dell’intervento scenografico) mescola fuochi d’artificio, caleidoscopio di luci e idee geniali, marchingegni teatrali, denunce, meraviglie.
Ne progetta in ogni parte del mondo: a suo avviso la festa è la frontiera della pazienza contro lo stillicidio della quotidianità televisiva, è il volto incantato del teatro.
Valerio Festi si è costruito un’identità di architetto di situazioni, capace di trasformare gli ambienti, di ridare significato alle ricorrenze, di travestire gli spazi urbani, di coinvolgere le popolazioni. Ha ideato eventi di grande dimensione in oltre 200 città, tra cui Parigi, Roma, Mosca, Madrid, Tokyo, Hong Kong, Praga, Reykjavik, Houston (dove nel 1987 è stato premiato dall’Associazione degli Architetti degli Stati Uniti), Milano, Bogotà, Pechino, Lisbona e Bilbao.
Valerio Festi Valerio Festi Valerio Festi Valerio Festi
Valerio Festi