Nato a Neckarelz nel 1941, studia al conservatorio di Stoccarda, in Germania, completando la sua formazione al Piccolo Teatro di Milano. Qui lavora con Strehler come assistente alla regia per alcuni anni, firmando nel 1967 Il processo di Giovanna d’Arco a Rouen di Brecht, seguito due anni più tardi da Off limits di Adamov, spettacolo nel quale inizia una collaborazione con il pittore Eduardo Arroyo. Grüber, infatti, arricchisce il linguaggio teatrale attraverso il dialogo con altri artisti, tra cui, oltre il citato Arroyo, Gilles Aillaud e il filosofo e drammaturgo Bernard Pautrat. Le sue regie si presentano così con un lessico ricco di sfumature e di invenzioni, in grado di sorprendere continuamente il pubblico. Allo Staatstheater di Friburgo realizza nel 1968 L’amante militare e L’impresario della Smirne di Goldoni, a cui faranno seguito diversi allestimenti nei maggiori teatri europei, che lo confermano uno dei registi più attivi nel corso degli anni settanta: La tempesta di Shakespeare (1969, Teatro di Brema), Pentesilea di Kleist (1970, Stoccarda), Storie del bosco viennese di Horvath (1972, Schaubühne di Berlino), L’ultimo nastro di Krapp di Beckett (1973, Brema), Nella giungla delle città di Brecht (1973, Francoforte), Le baccanti di Euripide (1974, Schaubühne), Empedokles Hölderlin Lesen (1976, Schaubühne, spettacolo che conferma una predilezione per i testi poetici).
In questi anni Grüber varca inoltre i confini dello spazio teatrale realizzando regie in luoghi non convenzionali come il Faust Salpêtrière, da Goethe, nella Chapelle de la Salpêtrière a Parigi (1975); il Winterreise di Hölderlin nello Stadio Olimpico (1977) e Rudi di von Brentano (1979) all’interno dell’Hotel Esplanade, entrambi a Berlino. Sempre nella capitale tedesca mette in scena nel 1981 Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello, seguito nel 1982 dal Faust di Goethe, (una particolare riduzione a tre personaggi) e, sempre alla Schaubühne, Amleto e Re Lear di Shakespeare rispettivamente nel 1983 e nel 1985. Del 1984 è Nostalgia di Jung, al Piccolo Teatro di Milano, del 1986 Bantam di Arroyo, al Residenz-Theater di Monaco e Prometeo di Eschilo a Salisburgo.
In lingua francese dirige la Bérénice di Racine nel 1984 alla Comédie Française (primo regista tedesco), nel 1986 Le récit de la servante Zerline di Broch e La morte di Danton di Büchner al Festival d’Automne di Parigi, Die Affaire rue de Lourcine di Labiche (1989) e Splendid’s (1994) di Genet allo Schaubühne di Berlino.
Grüber firma anche regie d’opera, tra cui si ricordano, all’Opera di Brema nel 1971, il Wozzeck di Berg e nel 1972 il Giulio Cesare di Haendel; all’Opera di Francoforte nel 1974, Il castello di Barbablù di Bartók; La Cenerentola di Rossini, al Tmp Châtelet di Parigi nel 1986; al Festival di Salisburgo Da una casa di morti di Janácek, con la direzione musicale di Claudio Abbado; L’incoronazione di Poppea a Aix en Provence nel 2000 e Il ritorno di Ulisse in patria entrambe di Monteverdi nel 2002; e Elektra di Richard Strauss al Teatro San Carlo di Napoli nel 2003. Di Wagner realizza peraltro La Valkiria all’Opéra de Parisnel 1976; Tannhäuser al Teatro Comunale di Firenze nel 1983; Parsifal all’Opera di Amsterdam nel 1990 e Tristano e Isotta all’interno del Maggio Musicale Fiorentino nel 1999.
Klaus Michael Grüber Klaus Michael Grüber Klaus Michael Grüber Klaus Michael Grüber
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