Lost Action

La danza pura, il movimento libero da qualsiasi narrazione hanno trovato nella coreografa canadese Crystal Pite un flusso nuovo di energia creativa, tenace e indisciplinata. Lost Action la vede impegnata con altri sei ballerini, riuniti sotto la sigla della sua compagnia Kidd Pivot, in uno spettacolo dove la sua abilità di trasformare idee astratte in una vigorosa forma fisica s’impone con intensa teatralità. Un vocabolario coreografico intellettuale e fisico dove la bellezza del movimento si distorce nel corpo, si altera nella forma, si frantuma nel ritmo. Le lost actions, le azioni perdute del titolo, sono l’agire quotidiano, che sbriciolato, decomposto e privo del suo contenuto affiora come espressione cinetica spontaneamente evocativa. Aggressività e compassione, zuffe e calma, sensualità e indifferenza si confrontano sulla scena come pure emozioni in movimento, sullo sfondo della colonna sonora espressamente realizzata per lo spettacolo da Owen Belton. Le azioni perdute però sono anche quelle della danza che “sparisce praticamente nello stesso momento in cui si manifesta –spiega Pite–: in un’estrema espressione del presente, perfetta metafora della vita.” E la danza di Pite, cresciuta nelle compagnie di William Forsythe, ha i suoi punti di forza nella precisione e nella velocità, trova il suo segno distintivo nel congiungere gli elementi classici alla complessità contemporanea e alle strutture dell’improvvisazione.