Il 29 ottobre 2018, la raffica di vento più forte mai registrata sulle Dolomiti ha sradicato oltre quattordici milioni di alberi. Il Passo di Costalunga, tra le zone colpite, a partire dal 1965 ha ospitato le vacanze di tre generazioni della mia famiglia. Nel 2016, in seguito al fallimento della ditta fondata da suo nonno, mio padre si trasferì nella nostra casa di montagna e vi rimase in solitudine per quasi due anni. Subito dopo la tempesta ho iniziato a raccogliere materiali sugli effetti del disastro climatico e sulla presenza della mia famiglia nel luogo. Così è nato Partschótt. Un archivio multimediale semi-privato che si sviluppa attorno al processo del ricordo, indagando le implicazioni morali e politiche legate all’esposizione di materiale privato e tentando di rielaborare la storia di una perdita personale e collettiva.
Andrea Dante Benazzo
Bio
Andrea Dante Benazzo (1996) inizia il suo percorso di formazione come attore a Roma, presso il Centro Internazionale La Cometa, per poi proseguire presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. Il profilarsi di una necessità autoriale lo porta al debutto del suo primo lavoro, “in alto il Sole in basso”, nell’ambito del Festival Contaminazioni 2018. Qui incontra Laura Accardo (1996), con cui condivide l’interesse per il materiale di repertorio privato. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Roma nel corso di Arti Multimediali e Tecnologiche, dal 2017 lavora come videomaker nel campo della documentazione audiovisiva, con un interesse particolare per le arti performative. Dalla loro prima collaborazione nasce “Partschòtt”. Nel 2019 si unisce al progetto Mattia Colucci (1993), studente del Dance Intensive Course del Tanzfabrik di Berlino e laureato in Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università La Sapienza.
Crediti
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un progetto di e con Andrea Dante Benazzo
con Laura Accardo, Mattia Colucci
video originali e editing Laura Accardo
Foto © Mounir Derbal