Con “ultratronics”, Ryoji Ikeda spinge ancora più avanti la sua esplorazione della relazione tra suono, tecnologia e percezione sensoriale. Questo lavoro si immerge nei territori del minimalismo elettronico con un’incredibile precisione, unendo glitch, onde sonore e pattern ripetitivi che si costruiscono lentamente in un’esperienza avvolgente e pulsante. Ogni suono è attentamente cesellato, creando un mondo sonoro che vibra e si evolve in tempo reale, come se l’ascoltatore fosse immerso in un flusso di dati e informazioni. “Ultratronics” è un incontro tra la freddezza della matematica e la vitalità di un’arte sonora in continua mutazione. Non si tratta solo di musica elettronica, ma di un’esperienza che sfida i limiti tra il fisico e il virtuale. Con un uso minimale della melodia e un’attenzione ossessiva per i dettagli acustici, Ikeda cattura l’ascoltatore in un paesaggio sonoro che è tanto ipnotico quanto destabilizzante. Le performance dal vivo di “ultratronics” amplificano questa sensazione, con visual che interagiscono con la musica, creando una fusione totale di suono e immagine.
Nato nel 1966 a Gifu, Giappone, Ryoji Ikeda è uno dei principali compositori elettronici e artisti visivi giapponesi. Vive e lavora tra Parigi e Kyoto, concentrandosi sulle caratteristiche essenziali del suono e delle immagini come la luce, attraverso una precisione e un’estetica matematiche. Ikeda è riconosciuto come uno dei pochi artisti internazionali capaci di lavorare in modo convincente sia con i media visivi che con quelli sonori. Le sue opere combinano suono, immagini, materiali, fenomeni fisici e concetti matematici in performance dal vivo e installazioni immersive.
I suoi album come +/- (1996), 0°C (1998), matrix (2000), dataplex (2005), test pattern (2008) e supercodex (2013) hanno contribuito a definire un nuovo mondo minimalista nella musica elettronica, grazie alla sua precisione estetica. Ikeda porta avanti progetti a lungo termine che comprendono performance audiovisive, installazioni e composizioni di musica acustica. I suoi libri e CD sono pubblicati da codex | edition, una piattaforma fondata nel 2018. Nel 2022, codex | edition e noton (DE) hanno rilasciato ultratronics, il suo primo album in dieci anni.
La sua acclamata performance audiovisiva superposition è debuttata nel 2012 al Festival d’Automne à Paris / Centre Georges Pompidou. Successivamente è stata presentata in importanti luoghi come il Barbican Centre di Londra (2013), il Concertgebouw di Bruges (2013), il Muziekgebouw di Amsterdam (2013), il UCLA Center for the Arts of Performance di Los Angeles (2014), il Metropolitan Museum di New York (2014), e molti altri.
Nel 2016, ha presentato il pezzo music for percussion in collaborazione con l’ensemble Eklekto (CH) al La Bâtie-Festival de Genève. Nello stesso anno ha creato la sinfonia per droni A [for 100 cars], commissionata dal Red Bull Music Academy Festival di Los Angeles. Al Fluxus Festival del 2019, ha presentato la sua composizione 100 cymbals, commissionata dalla LA Philharmonic. Ha collaborato anche con Hiroshi Sugimoto per At the Hawk’s Well (2019) e con il coreografo Pontus Lidberg per Centaur (2020). Nel 2020, ha partecipato al Festival Musica di Strasburgo presentando in anteprima music for percussion 2. Attualmente, sta lavorando su commissioni con Les Percussions de Strasbourg (FR) e Ensemble Modern (DE). Nel 2022 ha presentato il suo nuovo live set audiovisivo ultratronics a Tokyo, al WWWX Shibuya e al MUTEK.JP.