La coreografa brasiliana Lia Rodrigues ha sempre intrecciato tradizione e innovazione, creando una danza in cui i rituali ancestrali si fondono con le nuove forme di vita urbana. Per il 35° anniversario della sua Companhia de Danças, torna al REF con Borda, un’opera creata insieme al Centro de Artes da Maré, da lei diretto da oltre vent’anni nella favela da Maré, uno dei quartieri più complessi di Rio de Janeiro. Borda, in portoghese, significa non solo “creare” o “decorare” ma anche “tracciare un confine” o una “barriera”. Ed è su questi confini che Rodrigues sembra costruire il suo spettacolo unendo paure, speranze, identità culturali e movimenti in continua trasformazione di una nuova generazione di danzatori. Nove gli interpreti in scena, per attraversare spazi fluidi dove i sogni e le memorie si intrecciano e si reinventano in una nuova trama di corpi e materia, tessuti e plastica che si fondono e separano dando vita a colorati e potenti tableaux vivant.
Nata nel 1956 a San Paolo, dove studia Balletto Classico e Storia all’Università di San Paolo (USP), Lia Rodrigues entra a far parte negli anni ’70 del movimento della danza contemporanea lavorando con la storica Maguy Marin Dance Company dal 1980 al 1982. Al suo ritorno in Brasile, nel 1990, fonda la Companhia de Danças Lia Rodrigues a Rio de Janeiro, con la quale realizza attività durante tutto l’anno: laboratori, creazioni, lezioni e prove. Nel 1992 crea e dirige per quattordici anni il Festival Panorama, il più importante festival di Rio. Dal 2004, la compagnia è coinvolta in attività educative e artistiche nella favela di Maré, in collaborazione con l’ONG Redes de Desenvolvimento da Maré. Da questa collaborazione nascono il Centro de Artes da Maré (2009) e la Escola Livre de Danças da Maré (2011). In 40 anni di carriera, ha unito formazione, creazione artistica, tournée internazionali e attività educative in workshop e seminari. È stata premiata con la medaglia di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal governo francese e con il Prince Claus Award nei Paesi Bassi nel 2014. Tra le sue opere: Such Stuff as we are made (2000), Formas Breves (2002), Incarnat (2005), Chantiers Poétiques (2008), Piracema (2011), Pindorama (2013), Para que o Céu não caia (2016), Furia (2018 – spettacolo parte dell’inaugurazione del Romaeuropa Festival 2019) e Encantado (2021).
Creato da: Lia Rodrigues
Danzato e creato in collaborazione con: Leonardo Nunes, Valentina Fittipaldi, Andrey da Silva, David Abreu, Raquel Alexandre, Daline Ribeiro, João Alves, Cayo Almeida, Vitor de Abreu
Assistente creativo: Amalia Lima
Drammaturgia: Silvia Soter
Collaborazione artistica e visiva: Sammi Landweer
Disegno luci: Nicolas Boudier
Illuminazione e direzione di scena: Magali Foubert e Baptistine Méral
Colonna sonora:
Direzione di produzione e trasmissione: Colette de Turville
Direttore di produzione: Astrid Toledo
Produzione e distribuzione Brasile: Gabi Gonçalves/ Corpo Rastreado
Segreteria, amministrazione: Gloria Laureano
Insegnanti: Amalia Lima, Leonardo Nunes, Valentina Fittipaldi, Andrey Silva
Produzione: Lia Rodrigues Companhia de Danças
Coproduzione: Le Kunstenfestivaldesarts – Bruxelles/ Maison de la danse, Lyon/Pôle européen de création,
con il sostegno della Biennale de la danse 2025 -Chaillot – Théâtre National de la Danse – Parigi/
Le CENTQUATRE – Parigi / Festival d’Automne à Paris / Wiener Festwochen – Vienna /
Festival La Batie – Comédie de Genève – Ginevra / Romaeuropa-Roma / Pact Zollverein – Essen/
One Dance Festival-Plovdiv /Theater Freiburg/ Muffatwerk – Münich, Passages Transfestival – Metz /
Festival Perspectives – Saarbrücken, Le Parvis scène nationale Tarbes Pyrénées,
Tanz im August / HAU Hebbel am Ufer – Berlino, théâtre Garonne, scène européenne – Tolosa
con il sostegno di Redes da Maré e Centro de Artes da Maré
Lia Rodrigues è un’artista internazionale associata al CENTQUATRE-Paris, Maison de la Danse di Lione,
Pôle européen de création e Biennale de la danse de Lyon, Francia.
