Bestiale Improvviso_sovrapposizione di stato è l’ultima tappa del progetto indagine iniziato nel 2009 con Framerate 0 e maturato attraverso due esperimenti, tre ipotesi e Bestiale Improvviso presentato al Romaeuropa 2010. Il collettivo romano offre un’esperienza percettiva giocata tra soggettività e oggettività di corpi-materia generatori di energia altra.
Anna Lea Antolini: Bestiale Improvviso_sovrapposizione di stato è il risultato di quale riflessione?
Santasangre: Come in Bestiale Improvviso ci riferiamo alla trasformazione della materia per applicazione di un’energia, quellanucleare nel suo possibile rapporto tra arte e scienza. Qui aggiungiamo un elemento d’indagine. Ecco allora le questioni della nostra ricerca: se tornassimo al processo di Bestiale Improvviso e modificassimo anche solo un avvenimento, quale sarebbe nella realtà il suo esito? Può un determinato cambiamento riscrivere il concatenamento degli eventi provocando un risultato differente dal precedente senza alterarne il fine? Il punto èdi far emergere una realtà ipotetica, separata dalla nostra ma coesistente a essa, di far esistere Bestiale Improvviso nella sua sovrapposizione di stato, nel suoalter ego.
AA: Che cosa intendete con sovrapposizione di stato?
S: Nella meccanica quantistica lo stato di un sistema non è unico e determinato, ma è contemporaneamente la sovrapposizione di tutti gli stati possibili per quel sistema. In questo senso consideriamo i due Bestiale Improvviso come due stati dello stesso sistema, attivi in una dimensione di equivalenza e alterità.
AA: I vostri allestimenti tecnici sono struttura drammaturgica. Riproponete un elemento chiave, ce ne potete parlare?
S: Torna a chiudere quest’ arco progettuale il ghiaccio di Framerate 0. Il ghiaccio, presente in scena così come in natura, è esemplare nel nostro campo d’indagine come esito di una trasformazione di materia per applicazione di un’energia e come fenomeno naturale di fronte al quale l’uomo, perso nella meraviglia, si confronta con il proprio essere finito. Il ghiaccio ci permette di rinnovare i confini della relazione tra uomo e natura, spesso compromessi: pensiamo all’energia nucleare che è forza generatrice lì dove può verificarsi naturalmente e forza distruttrice lì dove è indotta dall’uomo.
Santasangre è un progetto di ricerca artistica che nasce a Roma alla fine del 2001. Espressione di un collettivo eterogeneo per formazione e personalità, i Santasangre iniziano il loro percorso con la volontà di indagare la frattura che esiste oltre il linguaggio definito.
ideazione Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Dario Salvagnini, Pasquale Tricoci, Roberta Zanardo partitura ed elaborazione del suono Dario Salvagnini progetto ed elaborazione video Diana Arbib, Luca Brinchi, Pasquale Tricoci con Teodora Castellucci, Cristina Rizzo, Roberta Zanardo coreografia in collaborazione con Cristina Rizzo costumi Maria Carmela Milano animazione 3D Alessandro Rosa violoncello Viola Mattioni promozione Carlotta Garlanda, Elena Lamberti produzione santasangre 2011 co-produzione Romaeuropa Festival, Centrale Fies, Fabbrica Europa, Festival delle Colline Torinesi con il sostegno del Programma Cultura della Commissione Europea progetto Focus on Art and Science in the Performing Arts, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, OperaEstate Festival con il contributo della Regione Lazio residenze Kollatino Underground Foto di Umberto Costamagno