Nato a Villamar, in provincia di Cagliari, nel 1950, Antonello Salis impara a suonare la fisarmonica da autodidatta a soli sette anni, esercitandosi su uno strumento giocattolo regalatogli dal nonno. Negli anni Settanta milita in diversi gruppi rock suonando l’organo Hammond, fino a fondare nel 1973 una propria band, i Cadmo, insieme a Riccardo Lay al basso elettrico ed a Mario Paliano alla batteria: ne nasce una personale miscela di progressive, free jazz e musica tradizionale sarda.
Due anni dopo si trasferisce a Roma, e registra il primo disco dei Cadmo, Boomerang, che insieme ad una intensa attività concertistica gli procura collaborazioni prestigiose come quella con il jazzista Lester Bowie. Inciso il secondo album, Flying over Ortobene Mount on July Seventy-seven (1977), la formazione originaria del gruppo si evolve diventando un quintetto (con il sassofonista Sandro Satta, con cui Salis si esibirà a lungo anche in duo, e il trombonista Danilo Terenzi).
A partire dagli anni Ottanta, Salis intreccia una serie di sodalizi artistici con alcuni dei nomi della scena jazz internazionale, da Enrico Rava a Paolo Fresu, da Billy Cobham a Pat Metheny, da Rita Marcotulli agli Aires Tango; tuttavia la collaborazione più proficua rimane quella con il chitarrista francese Gérard Pansanel, con cui, a partire dal 1983, realizza sei dischi (tra cui uno dedicato alle musiche di Nino Rota per Fellini), compone colonne sonore (Racconto d’autunno di Eric Rohmer) e dà vita all’Orchestra Improvista.
Tra gli altri ensemble che ha contribuito a far nascere, si ricordano il Quartetto Novo, formato nel 1991 con i fisarmonicisti francesi Richard Galliano e Marcel Azzola oltre che con Gianni Coscia, (con il quale esplora fino in fondo le potenzialità del suo strumento principe, la fisarmonica), nonché il trio P.A.F., a fianco di Paolo Fresu e Furio Di Castri.
Da solista ha inciso tre album, Orange Juice, Nice Food, Salis! e Quelli che restano, mentre la sua attività concertistica lo ha portato nelle migliori piazze del jazz internazionale, comprese Umbria Jazz, Roccella Jonica, Londra, New York, Chicago, Montréal, Vancouver, Mosca, Montreaux, Nizza, Le Mans, Madrid, Rio De Janeiro, Stoccolma, Città del Messico.
Tra i numerosi premi ricevuti nell’arco della sua carriera, si ricordia, tra i più recenti, il riconoscimento Roma Jazz 2002.
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Antonello Salis