Dopo aver terminato gli studi alla Statens Balletthøgskole di Oslo, Ingun Bjørnsgaard si trasferisce a New York per danzare alla Martha Graham School of Contemporary Dance, dove resta circa due anni. Ritornata in Norvegia, lavora come ballerina e insegnante, fino alla fondazione della Ingun Bjørnsgaard Prosjekt, compagnia che nasce nel 1992 da una costola di Zakraz, formazione guidata originariamente dalla stessa Bjørnsgaard insieme ad altri due coreografi norvegesi, Øyvind Jørgensen e Karen Foss. Con Maidens in a Norwegian landscape vince lo stesso anno il primo premio nel Nordic Choreographer Competition a Copenhagen, riconoscimento a cui seguiranno quello per Sleeping Beauty nel 1995, assegnato dalla critica norvegese, e il Ludwig Forum Aachen Innovationspreis Kunst per lo spettacolo The solitary shame announced by a piano.
La Ingun Bjørnsgaard Prosjekt è organizzata come una fondazione, dotata di un comitato aggiuntivo (che conta tra gli altri Sigrif Edvardsson, Kai Johnsen e Christel Sverre) e impegnata in un’attività a progetto che permette ai suoi membri di considerarsi liberi professionisti, spesso ingaggiati anche da altri coreografi. Ha collaborato ed è stata coprodotta da alcune delle maggiori istituzioni della danza scandinava, come il Bergen Internasjonale Teater, il Copenhagen International Theatre e The House of Dance Foundation di Stoccolma, ricevendo inoltre fondi dal Programma Caleidoscopio della Commissione Europea nel 1997.
Una forte componente musicale è all’origine dei lavori della coreografa che si articolano in disegni di movimenti intersecati e molto complessi, mentre la componente poetica, assolutamente centrale, trova un suo risvolto visivo nelle scenografie create da Olav Myrtvedt. Tra gli ultimi lavori si ricordano The afternoon and the others (2000), Seven imperatives (2001), Book of songs e Capricorn domestic (2002), Standard Arabesque (2003), Der Tod und das Mädchen e Four pieces including Sjoa & Skjåk (2004).
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