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Juan Carmona


Juan Carmona Juan Carmona Juan Carmona Juan Carmona
Juan Carmona

La dinastia di Granada degli “Habichuelas”, di cui Juan Carmona è attualmente il patriarca indiscusso, ha portato alla storia del flamenco cinque generazioni di artisti eccezionali. La meritata fama dei chitarristi e dei costruttori di chitarre di Granada, risale alla fine del XVIII secolo. Costruttori di strumenti musicali popolari come Augustin Caro, José Pemas, José Ortega e Benito Ferrer, hanno posto le basi di una scuola che ha oramai alle spalle un secolo di esperienza. Juan Carmona Habichuela (Granada, 1933), è figlio di Luisa Carmona Campos e di José Carmona Fernandez Habichuela. Suo nonno paterno, Habichuela il Vecchio, all’inizio del secolo cantava e suonava la chitarra nelle taverne di Albaicin e del Sacramente, guadagnandosi la vita nelle feste e in piccoli spettacoli locali. Non si sa con certezza da dove venga il soprannome “Habichuela”, che in spagnolo significa fagiolo: Juan ricorda che suo padre veniva chiamato così perché era basso e molto elegante, ma questa è solo una delle tante leggende legate al suo nome.
Juan Carmona viene iniziato all’arte come ballerino per volontà del padre. A nove anni il suo maestro di ballo è Paco el Sastre. Danzatore precocissimo, quasi non vive la sua infanzia e non frequenta neppure la scuola, anche se riceve sufficienti lezioni private su come difendersi con abilità nella vita. La sua vera passione, però, è suonare la chitarra e solo con grande difficoltà riesce a convincere il padre che quella è la sua strada. È proprio il padre a dargli i primi insegnamenti, ma chi gli rivela veramente i segreti dello strumento è Juan Hidalgo Lopez, uno dei migliori artisti del suo tempo. All’età di quattordici anni, durante una festa da ballo, Juan decide che non avrebbe più danzato in vita sua e inizia a suonare come accompagnatore per le esibizioni di ballerine di flamenco come Gracia de Sacromonte e Femanda Romero e con il cantante Fosforite. Nel 1974 ottiene il Premio Nazionale di Chitarra a Cordova; nell’87 il Premio Cabal de Piata, grazie ai voti degli ascoltatori della Radio Nazionale Spagnola; nel ’90 divide il VII Trofeo Lucas López con Tomatito; nel ’94 vince il Compás del Cante e il II Galardón Flamenco Calle Alcalá.