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La La La Human Steps


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La La La Human Steps

Lily Marlene in the Jungle, del 1980, prima creazione di Édouard Lock per la compagnia La La La Human Steps, è stata presentata in uno dei più prestigiosi spazi della danza contemporanea: The Kitchen di New York. Oranges, creazione del 1981, ha vinto invece il premio Jean A. Chalmers, con un successo rinnovato due anni più tardi da Businessman in the Process of Becoming an Angel, per il quale Louise Lecavalier, principale danzatrice della compagnia, ottiene anche un Bessie Award. La fama del La La La Human Steps cresce rapidamente e nel 1986 è Édouard Lock a vincere un Bessie Award per la coreografia di Human Sex: con la sua energia sensuale e corrosiva, il lavoro è stato accolto come un’onda d’urto nel mondo della danza internazionale.
La tournée mondiale di New Demons, premiato al secondo Festival Internazionale della Nuova Danza nel 1987, dura ben due anni, mentre sempre nel 1987 la compagnia viene invitata al Los Angeles International Arts Festival e a Rendez-vous 87, in un programma che mette insieme il Bols’oij Ballet e i danzatori Louise Lecavalier e Marc Béland. Nel 1990 Lock è il direttore artistico del tour Sound and Vision di David Bowie: la sua danzatrice Louise Lecavalier e Donald Weikert accompagnano il cantante nelle maggiori città, da New York a Los Angeles.
Infante, c’est destroy, creato al Théâtre de la Ville di Parigi nell’aprile del 1991, viene presentato in Europa, America del Nord, Sudamerica, Medio Oriente e Asia: con oltre cento rappresentazioni, il lavoro è stato visto da più di centoventimila persone. Alla fine del 1992, La La La partecipa a The Yellow Shark, opera di Frank Zappa scritta per il Germany’s Ensemble Modern e presentata all’Aalte Oper di Francoforte, alla Filarmonica di Berlino e alla Konzerthaus di Vienna. La successiva coreografia di Lock, 2, presentata in prima mondiale nel 1995 al Théâtre de la Ville di Parigi, conclude la tournée mondiale dopo due anni: 130.000 spettatori, 58 città, 14 nazioni. La prima di Salt in Giappone è invece nel 1998, e dopo sei settimane al Saitama Arts Theater lo spettacolo va in tournée fino al dicembre 2000; tuttora in tournée è anche il successivo Amelia, che ha debuttato nel 2002.
Nel maggio del 1999, Louise Lecavalier riceve il Chalmers National Award, ed è la prima volta che questo premio viene dato ad una danzatrice. Caratterizzate da una incredibile capacità di mescolare con leggerezza e con non poca ironia le molte grammatiche della danza (dalle cadute ai voli, dal corpo evanescente a quello carnale, dai movimenti morbidi al trionfo della geometria) le produzioni di La La La Human Steps sono state invitate nelle principali città del Nord e del Sud America, dell’Europa, dell’Australia, del Medio Oriente e dell’Asia, e nei più significativi festival e teatri come l’Internationale Tanzwochen Wien, il Jerusalem Festival, l’Internationales Tanzfest a Berlino, il Théâtre de la Ville a Parigi, il Sadler’s Wells a Londra, l’Het Muziektheater ad Amsterdam, il Cankarjev Dom, il Centro Cultural de Belém a Lisbona, il Saitama Arts Theater in Giappone e il Wiltern Theater a Los Angeles.
Dal 1997, molte istituzioni e festival hanno coprodotto i lavori della compagnia: il National Arts Centre di Ottawa, il Théâtre de la Ville di Parigi, il Centre Nationale de Danse Contemporaine di Angers, il Theater Am Turm di Francoforte, il Festival International de Nouvelle Danse di Montréal, Octobre en Normandie di Rouen, il Saitama Arts Theater in Giappone, de Singel a Antwerp e il Theater der Stadt di Remscheid in Germania.