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Piero Maccarinelli


Piero Maccarinelli Piero Maccarinelli Piero Maccarinelli Piero Maccarinelli
Piero Maccarinelli

Piero Maccarinelli, nato a Brescia nel 1957, si diploma in regia presso la scuola del Piccolo Teatro di Milano nel 1979.
Dopo un fondamentale periodo di formazione, in qualità di assistente, con Maurizio Scaparro ed Ermanno Olmi, esordisce come regista nel 1982.
Personalità eclettica, Maccarinelli ama spaziare dalla drammaturgia contemporanea a quella classica, ponendo la forza della parola, sempre evocatrice di valori universali, come nucleo vitale del suo lavoro.
Tra le sue produzioni: La fiaccola sotto il moggio di Gabriele d’Annunzio, con Pamela Villoresi (1986), Alla meta di Thomas Bernhard, con Valeria Moriconi (1989), L’ospite desiderato di Rosso di San Secondo (1990), I soldi degli altri di Sterner (1991), Verso la fine dell’estate di Repetti, con Anna Galiena, Massimo Ghini e Paolo Graziosi (1992), Festa d’estate di Terence Mac Nally (1993), Scuola romana di Enzo Siciliano (1994, in cui firma anche la scenografia), Dinner Party di Pier Vittorio Tondelli (1994), Vita col padre di Clarence Day, con Paola Gassman e Ugo Pagliai (1994), Pallida madre tenera sorella di Jorge Semprun, con Moni Ovadia (1996), Quando il marito dice che va a caccia di Georges Feydeau, con Gianrico Tedeschi e Mariella Laszlo (1996) ed Il riformatore del mondo di Thomas Bernhard (1997). Firma la regia di alcuni testi di Giuseppe Manfridi come Teppisti! (1985), Giacomo il prepotente con Elisabetta Pozzi e Massimo Venturiello (1989; segue nel 1998, la regia televisiva) e La partitella (1996) con un gruppo di giovani attori. Mette in scena i testi di Roberto Cavosi tra cui Operette morali tratto da Giacomo Leopardi (1998) e Rosanero, con Ottavia Piccolo (1999).
Nel 2000 dirige Johnny Dorelli e Daniela Poggi in L’amico di tutti di Bernard Slade e per il Teatro di Siracusa mette in scena i due testi euripidei, Elettra e Oreste. Torna di nuovo alla tragedia greca nel 2002 firmando per il Teatro Olimpico di Vicenza Ifigenia in Aulide con Giuseppe Pambieri, Lia Tanzi, Micol Pambieri e dirige gli stessi attori ne Il fu Mattia Pascal di Tullio Kezich (2003). Nello stesso anno mette in scena La coscienza di Zeno con Massimo D’Apporto e Frammenti di un discorso amoroso di Thomas Bernhard con Massimo De Francovich, a cui segue Psycosis 4.48 (2004) di Sarah Kane, con Giovanna Mezzogiorno. Nello stesso anno cura il progetto Eneide nostra contemporanea, un percorso di lettura integrale dell’opera di Virgilio che si è avvalso dell’interpretazione di Massimo Popolizio, Manuela Mandracchia e Maurizio Donadoni.